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Antonio Greppi e il lusso patrizio

Un Pezzo di Storia Milanese

Greppi è il solo che io abbia conosciuto il quale, avendo ammassata una grande ricchezza, abbia sempre avuto l’animo magnifico e signorile, ed è il solo uomo che, immerso negli affari importanti, non ha perduto l’energia e la sensibilità di cuore. Egli è bene presso la Corte, e bene presso la città; molti lo vogliono arbitro delle loro differenze…

Questo ritratto incantevole esce dalla penna dei non sempre benevoli fratelli Verri: pubblicato da Giuseppe Beretti nel 2005, ben descrive la personalità del conte Antonio Greppi, fermiere generale del ducato milanese (attività fiscale certo non amata dai concittadini) magnate ed, è evidente, uomo di gran cuore.
Ai successi finanziari che accompagneranno la famiglia di Antonio per alcune generazioni ancora, si era affiancata una fulminea carriera sociale: e così i Greppi, di stirpe mercantile bergamasca, avevano ottenuto nel 1757 l’ambita cittadinanza milanese e, cosa ancora più importante, gli ambitissimi “onori patrizi” nel 1774 (il titolo di conte di Bussero e Corneliano, ottenuto nel 1778, paradossalmente forse era cosa meno importante).

È probabile che proprio negli anni intorno al 1774-1778 i Greppi abbiano pensato a fornire la casa (che era una proprietà già dei Lurani, e destinata a diventare, grazie ai lavori commissionati da Antonio, uno dei luoghi alti del Neoclassicismo milanese) anche di un servizio araldico in maiolica prodotto in una delle due più rinomate manifatture milanesi, quella di Felice Clerici e l’altra di Pasquale Rubati. Entrambi erano tra l’altro fornitori di casa Greppi, come risulta dai libri dei conti di Antonio, per esempio ancora nel 1779 (un servizio di piatti da Rubati e piastrelle da camino dal Clerici).

Come è stato a suo tempo dimostrato da Raffaella Ausenda, entrambe le manifatture milanesi parteciparono, resta incerto con che tempi, alla realizzazione di questo insieme, ora disperso e solo in piccola parte conservato nelle Civiche Raccolte del Castello Sforzesco di Milano. Del servizio Greppi la vendita del 15 maggio presenta un grande piatto lussuosamente decorato al centro con l’arma di famiglia: un vero monumento all’abilità, ed alle aspirazioni soddisfatte, dell’amabile Greppi.