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Omega. Il re degli orologi

Prima della creazione ufficiale dell’azienda Omega il suo fondatore, Louis Brandt, diede vita a La Generale Watch Co., fondata a La Chaux-de-Fonds, in Svizzera, nel 1848; Brandt iniziò assemblando orologi da tasca ricaricabili con chiavetta con parti fornite da un artigiano locale.. Vendeva i suoi orologi dall’Italia alla Scandinavia passando per l’Inghilterra, il suo principale mercato. Nel 1894 i suoi due figli Louis-Paul e César svilupparono una rivoluzionaria produzione aziendale che permise alle componenti di divenire intercambiabili. Entro il 1903 il successo del marchio “Omega” spinse La Generale Watch Co. a trasformarlo in una e vera e propria azienda indipendente, e l’Omega Watch Co. fu così ufficialmente fondata quello stesso anno.
Louis-Paul e César Brandt morirono entrambi nel 1903, lasciando una delle più grandi e importanti compagnie di orologi – con 240 mila orologi prodotti ogni anno e con 800 impiegati – nelle mani di quattro giovani persone, il più vecchio dei quali, Paul-Emile Brandt, non aveva ancora compiuto 24 anni.
Brandt fu il grande architetto e costruttore dell’azienda: la sua influenza si fece sentire per tutto il mezzo secolo a venire. Le difficoltà economiche di quegli anni lo portarono, dall’inizio della Prima guerra mondiale, a lavorare attivamente, fino ad arrivare all’unione dell’Omega alla Tissot; nel 1930 si giunse, infine, alla fondazione di un unico gruppo, l’SSIH, con base a Geneva.
Sotto la leadership congiunta di Brandt e di Joseph Resier’s, dal 1955, il gruppo SSIH continuò a crescere e a moltiplicarsi, assorbendo o creando in tutto cinquanta compagnie, incluse la Lanco e la Lemania. Entro gli anni ’70 l’SSIH era diventata l’azienda produttrice di orologi numero uno in Svizzera e la terza nel mondo.
Inoltre raggiunse un importantissimo traguardo: l’Omega riuscì infatti a superare per numero di vendite la sua principale rivale, la Rolex, nonostante quest’ultima vendesse i propri orologi a prezzi superiori. Questa rivalità tra le due case svizzere fu vista come una competizione per il titolo di “re della marca svizzera di orologi”.
Negli anni ’60 la NASA decise di utilizzare il cronografo “Speedmaster” per tutte le missioni spaziali dagli anni ’60 in poi, compreso lo sbarco sulla Luna; il cronografo fu quindi scelto per accompagnare i tre astronauti, Neill Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins, nel loro viaggio verso la Luna.Dagli anni Novanta in poi, l’agente 007 James Bond porta sempre al polso un orologio Omega “Seamaster”.
Un cronografo con cassa in oro giallo degli anni ’50 con pulsanti ad oliva, quadrante argento con indici applicati in oro giallo, lancette in oro, vetro plastica, movimento meccanico a carica manuale calibro 33,3 CHRO n.11.028.041, recentemente revisionato e in perfetto stato di conservazione sarà battuto nella prossima asta milanese del 3 marzo 2022 (lotto 326) con una stima di 8.000 – 10.000 euro.