559 Views |  Like

Romanée-Conti. Il nettare degli Dei

Romanée-Conti non è soltanto il vino più famoso del mondo ma anche il produttore migliore di sempre. Come dice il famoso critico e storico del vino britannico Clave Coates “L’esempio più puro, aristocratico e intenso di Pinot Nero che si possa immaginare. Non solo nettare: un metro di valutazione con cui giudicare tutti gli altri Borgogna”. Un terreno leggendario da secoli menzionato per la prima volta nel 1232 quando il vigneto era di proprietà del Monastero di Saint-Vivant. I monaci erano i maggiori proprietari terrieri in quel periodo a Vosne-Romanée e possedevano la maggior parte di quelli che oggi conosciamo come vigneti Grand Cru.

Nei vigneti viene utilizzato il concetto di Selection Massale dei vecchi cloni del vigneto Romanée-Conti pre-1945, l’ultima vendemmia prima della sostituzione delle viti. Questi cloni hanno il loro carattere e producono pochissimo. Il risultato è che nella maggior parte dei vigneti delle tenute si raccoglie circa la metà di ciò che è permesso, ma si ottengono vini con un equilibrio perfetto.

Tutte le uve vengono raccolte a mano dalla stessa squadra anno dopo anno. Dopo essere arrivate in cantina, le uve vengono nuovamente smistate per portare solo uve sane alla fase successiva. Non c’è fermentazione a freddo, quindi il mosto giace naturalmente fino a quando la fermentazione effettiva inizia, dopo alcuni giorni.

I vini prodotti al Domaine de la Romanée-Conti negli ultimi 20-30 anni sono forse i migliori vini che abbiano mai prodotto e alcuni dei più costosi al mondo.

Nell’asta di Wine & Spirits è presente un bottiglia di Gran Cru del 1966 con una base d’asta di 3.000 – 4.000 euro (lotto 300). Un’occasione per assaporare l’assoluto e fare un’ottimo investimento.