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Museo Picasso Parigi

Se il XX secolo è una galassia di espressività artistica che rompe il vincolo della verosimiglianza, che dal Rinascimento era l’architrave dell’essere artista (vero riflesso della società che ha celebrato quel secolo come testimone di una modernità che si fa storia) Picasso è il sole che dà calore e luce con una produzione che oltre a suscitare stupore e ammirazione per la immensa e curiosa vastità, è movimento di pensiero che diviene fotogramma della creazione.
La scultura è la materia della fantasia che si plasma con l’impavida audacia di un Picasso pronto a riscrivere il vocabolario dell’arte occidentale attraverso il semplice sgorgare di un’immaginazione inarrestabile e titanica, che è insieme primitiva e classica, antica e moderna.
Dopo la retrospettiva al Moma di New York, l’obiettivo della mostra al Musée National Picasso di Parigi, aperta fino al 28 agosto 2016, è di ripercorrere, attraverso quindici sezioni disposte su due piani e oltre 240 pezzi, l’intera produzione plastica del maestro di Malaga, dagli inizi del secolo scorso agli anni ’60.