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L’arte italiana oltre le AVANGUARDIE

L’arte italiana del XX secolo è una fucina continua di meraviglie. Nello scorrere dei decenni oltre i grandi movimenti d’avanguardia come il Futurismo e la Metafisica, grandi artisti hanno percorso ricerche così significative da raccontare parte delle infinite declinazioni dell’italico vocabolario visivo del secolo appena trascorso.

Attento alla pittura impressionista francese dell’ultimo scorcio dell’Ottocento, e in particolare al naturalismo di sintesi prospettica di Paul Cézanne, Arturo Tosi attraversa la prima parte del XX secolo delineando un percorso che unisce gli influssi d’oltralpe con una solida tradizione prospettica italiana che prende origine dal Rinascimento fiorentino. Fondatore, nel 1925, con Margherita Sarfatti del movimento “Novecento” che richiama ad un “ordine delle arti” dopo le temperie avanguarististe, nel Paesaggio di Montagna del 1936, l’artista lombardo trova un equilibrio tra natura e colore, tra forma e luce, attraverso un tono asciutto e posato che aspira, riuscendovi, ad uno spazio senza tempo.

Distante solo qualche anno, siamo nel 1942, una rara tela di Ennio Morlotti dal titolo, Meriggio – meriggio a Ponticello riferibile a periodo di “Corrente”, movimento fondato da Ernesto Treccani, che voleva scardinare i vetusti canoni accademici inserendo i fatti brevi della vita quotidiana in una tavolozza accesa e appassionata, che faceva propri gli insegnamenti di Giotto e Van Gogh, Cézanne, Soutine e Rouault, e il titanico Picasso di “Guernica”.

Uno splendido Paesaggio. Lungotevere del 1955 di Fausto Pirandello dà la possibilità, infine, di ammirare un esempio di travagliata eleganza neo cubista di un’artista fra i più grandi del ‘900 per qualità e coerenza, capace di attraversare con incantevole stile molteplici fasi del suo percorso creativo: dal tonalismo ‘verista’ degli anni Trenta insieme a Emanuele Cavalli, Roberto Melli e Giuseppe Caporossi, ad una rilettura deformata in chiave espressionista del cubismo di Picasso e Braque negli anni Cinquanta, con originali soluzioni in bilico tra astrazione e figurazione.