346 Views |  Like

Il fascino della divisa

Le uniformi e divise di gala presentate nella terza sessione dell’asta genovese di Arredi, Dipinti, Sculture, Ceramiche e Oggetti d’Arte che si terrà nella storica sede genovese di Palazzo del Melograno mercoledì 30 marzo 2022 alle ore 15.00, provengono dalle collezioni appartenenti ad una famiglia patrizia, e costituiscono un interessante spaccato della produzione di questi abiti da apparato, tra Otto e Novecento (lotti 783 – 800).

Di grande qualità e dal notevole impatto decorativo, riportano ad un mondo dove l’esercizio della diplomazia si accompagnava ad una necessaria attitudine al formalismo ed alla etichetta: legati al servizio diplomatico svolto da diversi personaggi di famiglia per il regno d’Italia (ma anche per altri Stati  dell’epoca), questi abiti costituiscono anche un importante documento di costume.

Tra i lotti più intriganti, si segnala la rara marsina di gala utilizzata dai grandi commis della Corte messicana, probabilmente appartenuta a Giuseppe Corio, marchese di Sacconago e principe di Castelcicala, ministro plenipotenziario di Massimiliano d’Asburgo, imperatore del Messico (lotto 799, stima 4.000 – 6.000 euro), e quella già appartenente ad un Truchsesse  (siniscalco imperiale), sotto Francesco Giuseppe I d’Austria (lotto 800, stima 2.200  – 2.600 euro).

Il termine marsina deriva tradizionalmente dal nome del belga Jean de Marsin (1601 – 1673), capo delle truppe spagnole in Fiandra. Accessorio ineludibile per la vita di Corte per circa tre secoli, era un abito da cerimonia con giacca a falde lunghe, spesso in velluto ricamato o comunque riccamente guarnito, indossata con la sottomarsina,  una giubba finta.