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Gianguido Scarampella. Raccoglitore di meraviglie

PREVIEW/ Arredi e Arti Decorative 19 – 20 novembre 2019

Ogni collezione è un’emozione, ogni casa, villa e palazzo è un tesoro da scoprire, ogni opera dal capolavoro all’oggetto d’affezione merita l’attenzione di uno sguardo attento che ammira la creatività che diviene storia. Con questo approccio apertamente curioso Gianguido Scarampella si è sempre approcciato al mondo dell’antiquariato, che ha attraversato con stratificata competenza che gli ha fatto scegliere oggetti che hanno sollecitato il suo gusto di raccoglitore di meraviglie.

Nella prossima vendita di Arredi, verranno esitate ad offerta libera una selezione di opere passate dalla sua galleria bresciana , che come un florilegio raccontano la sua eterogenia e gustosa sensibilità, come il cassettone impiallacciato in legni vari del XVIII-XIX secolo di maggioliniana memoria, ornato con decoro floreale stilizzato  anta frontale retrattile e a scomparsa decorata a strisce verticali e due cassetti interni, piano centrato da allegoria musicale entro riserva ovale, e il cassettone a ribalta con alzata impiallacciato in legno di noce e radica del XVIII secolo interamente ornato da cornici ebanizzate a rilievo e riserve rocaille e cimasa architettonica tripartita.

Di colto quanto artificioso gusto archeologico da Grand Tour il grande rilievo del XIX secolo, raffigurante un’arma araldica con torre e aquila entro cartiglio con volute, che pare erede di una piranesiana memoria, così come la grande slitta in legno intagliato e laccato del XVIII secolo con la prua con la figura di cigno stilizzato, che pare evocare con la sua leggerezza il mondo spensierato della fanciullezza e delle favole nordiche.

Infine, una grande tela di misure parietali e ottima qualità raffigurante il Ritratto di cacciatore con selvaggina e cani in un paesaggio, eseguita con una chiara matrice nordica per il brano di figura dalla mano di Vittore Ghislandi detto Fra Galgario mentre i brani paesistici e animalier sono probabilmente da riferire al Crivellone due più noti maestri della pittura lombarda settecentesca.Cassettone a ribalta con alzata impiallacciato in legno di noce e radica, XVIII secolo stima a offerta libera