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I Nodi Preziosi della Storia

La storia passa attraverso un tappeto. Il ‘mestiere’ della tessitura è molto antico e prodotto nei secoli in quasi tutti i continenti, in quasi tutti i paesi. Esistono ancora zone dove cercare, aree che non sono state studiate in modo specifico e che possono essere sviluppate. La prossima asta di Tappeti e Tessuti antichi di giugno diventa così un momento di conoscenza prezioso dove è possibile entrare in contatto con vere e proprie rarità dell’arte tessile come un grande frammento di tappeto proveniente dall’Azerbaijan del XVIII secolo, più precisamente caucasico dell’area di Kuba o Nagorno Karabagh, realizzato per un Beylerbey della provincia dell’Impero Safavide, decorato a grandi foglie e palmette o Harshang su fondo blu, con particolare variante della bordura dalle misure decisamente importanti (478 x 278 cm).
In ottomano la parola Baylerbeyi significa “Bei dei Bey” ovvero “Comandante dei Comandanti” e il titolo era usato per indicare il rango più elevato degli amministratori locali, che in quanto ufficiali dell’esercito ottomano erano chiamati Pascià.

Esistono due varianti al Türk ve İslam Eserleri Museum di Istanbul: la prima con medaglioni a forma tonda con perimetro a doppi uncini, e una versione più tarda  con una bordura molto ampia e bella, simile all’esemplare che sarà esitato, che ha un brillante colore giallo. Normalmente questo imponente decoro lo si vede nei tappeti cosiddetti Compartment and Three Rug, della Persia Nord Occidentale del XVIII secolo oggi esposti nei musei.

Sempre dall’Azerbaijan si impone per bellezza e proporzioni uno splendido Kilim Kuba con il raro motivo ad “automobili” del 1900 circa (350 x 225 cm), e un antico e grande tappeto Derbend realizzato nel 1870 circa nell’area del Daghestan caucasico, dove bellissima è la composizione cromatica con l’abbondante utilizzo del colore melanzana (242 x 150 cm).