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SIGNORINI, Telemaco (1835-1901). Raccolta di sonetti in dialetto romanesco autografi e trascrizioni da Belli. [1880-1890].
Importante corpus di venti poesie autografe in dialetto romano e otto liriche di grafia non identificata con correzioni di mano dello stesso pittore. Queste ultime sono trascrizioni di sonetti di Giuseppe Gioacchino Belli mentre tra gli autografi nove sono inediti sonetti romaneschi scritti di pugno dall'artista cui si aggiungono cinque trascrizioni da Belli e sei epigrammi in vernacolo fiorentino dal ‘ciclo di Berta'. Si tratta di un unicum nell'attivitá letteraria svolta dal pittore, una sperimentazione in dialetto romanesco, sulla scia dell'amato Belli di cui aveva progettato di dare alle stampe un'antologia di poesie da lui curata. L'amore di Signorini per la poesia dialettale fiorentina è riscontrabile sia nelle "99 discussioni artistiche" sia nello "Zibaldone" ma questa raccolta getta luce sul tentativo dell'artista con la versificazione in romanesco che dá vita a un singolare quanto inconsueto esperimento letterario, fondato sulla capacitá di assimilare alla sua vena creativa una lingua che non è la propria e che pure egli rivela di padroneggiare con estrema versatilitá.
20 componimenti su otto pagine in carta lettera filigranata (180 x 113mm e 210 x 135mm) e 4 su carta diario (195 x 147mm) (bruniture e piccoli difetti). Provenienza: le lettere sono accompagnate da una trascrizione dattilografata dell'inizio del XX secolo. Scheda critica disponibile su richiesta.
20 componimenti su otto pagine in carta lettera filigranata (180 x 113mm e 210 x 135mm) e 4 su carta diario (195 x 147mm) (bruniture e piccoli difetti). Provenienza: le lettere sono accompagnate da una trascrizione dattilografata dell'inizio del XX secolo. Scheda critica disponibile su richiesta.
STIMA € 4.000 - 6.000
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