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GIOVANNI MIGLIARA (1785-1837)
Porticato della Basilica di Sant'Ambrogio a Milano
Firmato “Gio Migliara” in basso a sinistra
Sul retro cartellino e timbro di partecipazione alla 'Mostra commemorativa di Giovanni Migliara', Citta' di Alessandria, maggio ; settembre 1937 XV
Firmato “Gio Migliara” in basso a sinistra
Sul retro cartellino e timbro di partecipazione alla 'Mostra commemorativa di Giovanni Migliara', Citta' di Alessandria, maggio ; settembre 1937 XV
STIMA € 20.000 - 30.000
Olio su tela, cm 58,5X72
Provenienza: Milano, collezione privata; Milano, collezione Felice Bianchi; Finarte, Milano 13 ottobre 1987
Pubblicazioni: A. Mensi, “Giovanni Migliara”, Bergamo 1937, tav XXXI, n. 762, p. 82; A.Mensi, a cura di, “Mostra Commemorativa di Giovanni Migliara”, Pinacoteca Civica di Alessandria, Alessandria 1937, sez IV n 20 pag 39
La basilica di Sant’Ambrogio fu un soggetto non di rado affrontato dall’artista: l’opera qui illustrata era parte della nota collezione Felice Bianchi insieme ad un'altra versione titolata Cortile della basilica di Sant’Ambrogio in Milano, un olio su tela 63X50(tav XXX) catalogata dal Mensi con il n 761 e riprodotta in un incisione di L. Cerubini posseduta dalla Pinacoteca Civica di Alessandria. Il nostro dipinto mostra quelle qualità coloristiche che contraddistinguono le opere migliori del pittore. Nel dipinto, la luce solare è diffusa e stemperata, spiccano il verde brillante dell’erba del cortile e il rosso acceso dell’addobbo della porta della chiesa. Il senso del passato e del silenzio creano una atmosfera magica ravvivata dalla figura della popolana seduta sull’erba con le mani in grembo che pare malinconicamente assorta nella preghiera e, indietro, dalla figura di prelato chiuso nei suoi pensieri.
Si ringrazia Catalogart per la documentazione qui pubblicata.
Bibliografia di riferimento: M.Cozzoli, M.Rosci “Il volto della Lombardia da Carlo Porta a Carlo Cattaneo paesi e vedute 1800-1859”, Milano 1975, ad vocem; E.Sioli Lenani, “Dipinti della Raccolta Zanoletti” , Milano1940, ad vocem
Provenienza: Milano, collezione privata; Milano, collezione Felice Bianchi; Finarte, Milano 13 ottobre 1987
Pubblicazioni: A. Mensi, “Giovanni Migliara”, Bergamo 1937, tav XXXI, n. 762, p. 82; A.Mensi, a cura di, “Mostra Commemorativa di Giovanni Migliara”, Pinacoteca Civica di Alessandria, Alessandria 1937, sez IV n 20 pag 39
La basilica di Sant’Ambrogio fu un soggetto non di rado affrontato dall’artista: l’opera qui illustrata era parte della nota collezione Felice Bianchi insieme ad un'altra versione titolata Cortile della basilica di Sant’Ambrogio in Milano, un olio su tela 63X50(tav XXX) catalogata dal Mensi con il n 761 e riprodotta in un incisione di L. Cerubini posseduta dalla Pinacoteca Civica di Alessandria. Il nostro dipinto mostra quelle qualità coloristiche che contraddistinguono le opere migliori del pittore. Nel dipinto, la luce solare è diffusa e stemperata, spiccano il verde brillante dell’erba del cortile e il rosso acceso dell’addobbo della porta della chiesa. Il senso del passato e del silenzio creano una atmosfera magica ravvivata dalla figura della popolana seduta sull’erba con le mani in grembo che pare malinconicamente assorta nella preghiera e, indietro, dalla figura di prelato chiuso nei suoi pensieri.
Si ringrazia Catalogart per la documentazione qui pubblicata.
Bibliografia di riferimento: M.Cozzoli, M.Rosci “Il volto della Lombardia da Carlo Porta a Carlo Cattaneo paesi e vedute 1800-1859”, Milano 1975, ad vocem; E.Sioli Lenani, “Dipinti della Raccolta Zanoletti” , Milano1940, ad vocem
LOTTI
37
JACOPO DANTONIO NEGERETTI (maniera di)
JACOPO DANTONIO NEGERETTI (maniera di)
(Serina, 1480 ; Venezia, 1528)
Ritratto di cortigiana, detta la Bella
Olio su tela, cm 99X86
Ritratto di cortigiana, detta la Bella
Olio su tela, cm 99X86
STIMA € 1.500 - 2.500
38
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Ritratto di gentiluomo
Olio su tela, cm 77X63
Incastonato in una preziosa cornice dorata, il dipinto si attribuisce ad un artista nordico, plausibilmente di Scuola inglese. L'effigiato veste elegantemente secondo la moda settecentesca e il preciso codice di rango. La qualita' dell'opera si percepisce specialmente analizzando la stesura pittorica, con cui l'autore ha delineato il volto e la mimesi delle vesti.
Olio su tela, cm 77X63
Incastonato in una preziosa cornice dorata, il dipinto si attribuisce ad un artista nordico, plausibilmente di Scuola inglese. L'effigiato veste elegantemente secondo la moda settecentesca e il preciso codice di rango. La qualita' dell'opera si percepisce specialmente analizzando la stesura pittorica, con cui l'autore ha delineato il volto e la mimesi delle vesti.
STIMA € 1.500 - 2.500
39
PITTORE SENESE DEL XVII SECOLO
PITTORE SENESE DEL XVII SECOLO
Maddalena
Olio su tela, cm 66X51
La qualita' espressa da questa tela rivela la sua pertinenza alla Scuola centro-italiana con inflessioni che riflettono lo stile di un artista senese ed esiti di stile in analogia con Rutilio Manetti (Siena, 1571 ; 1639). La scioltezza del segno, la fresca stesura, la brillantezza dei pigmenti mostrano valori estetici che evocano il fare pittorico dell'importante maestro. Preme far convogliare l'attenzione sul bellissimo brano delle mani e il modo con cui l'autore descrive la capigliatura scompigliata della Santa, la cui figura si staglia in profondita' grazie al raffinato incarnato, a contrasto con il mirabile fondale azzurro. E' sorprendente l'intensita' espressiva del volto, delineato con delicata sensibilita' ed un gusto estetico inspiegabile, senza tener conto delle profonde meditazioni che il pittore deve aver svolto sui testi della pittura romana, compiendo una mirabile sintesi tra il Classicismo e le moderne istanze naturalistiche.
Olio su tela, cm 66X51
La qualita' espressa da questa tela rivela la sua pertinenza alla Scuola centro-italiana con inflessioni che riflettono lo stile di un artista senese ed esiti di stile in analogia con Rutilio Manetti (Siena, 1571 ; 1639). La scioltezza del segno, la fresca stesura, la brillantezza dei pigmenti mostrano valori estetici che evocano il fare pittorico dell'importante maestro. Preme far convogliare l'attenzione sul bellissimo brano delle mani e il modo con cui l'autore descrive la capigliatura scompigliata della Santa, la cui figura si staglia in profondita' grazie al raffinato incarnato, a contrasto con il mirabile fondale azzurro. E' sorprendente l'intensita' espressiva del volto, delineato con delicata sensibilita' ed un gusto estetico inspiegabile, senza tener conto delle profonde meditazioni che il pittore deve aver svolto sui testi della pittura romana, compiendo una mirabile sintesi tra il Classicismo e le moderne istanze naturalistiche.
STIMA € 2.000 - 3.000
40
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
Lo spettacolo di burattini
L'imbonitore
Olio su tela, cm 57X74 (2)
L'imbonitore
Olio su tela, cm 57X74 (2)
STIMA € 8.000 - 12.000
41
ADRIAEN VAN STALBEMPT (maniera di)
ADRIAEN VAN STALBEMPT (maniera di)
(Anversa, 1580 ; 1662)
Paesaggio invernale con fuga in Egitto
Olio su tela, cm 36,5X43,5
Paesaggio invernale con fuga in Egitto
Olio su tela, cm 36,5X43,5
STIMA € 1.000 - 1.500
42
PITTORE DEL XVII SECOLO
PITTORE DEL XVII SECOLO
Paesaggio con cavalieri
Olio su tela, cm 36,5X50,5
Questa affascinante tela e' databile alla prima meta' del XVII secolo. I caratteri di stile e di scrittura suggeriscono subito l'area di produzione capitolina e l'ambito culturale in cui e' stata concepita. L'atmosfera, l'aria rarefatta e il taglio realistico evocano i nomi di Goffredo Wals, Agostino Tassi e, in modo particolare, di Filippo di Liagno detto 'Filippo Napoletano', protagonista del Paesismo d'inizio Seicento con Adam Elsheimer e altre personalita' di origine nordica presenti a Roma. All'influenza fiamminga e olandese rimandano le figure rapidamente schizzate ma tracciate con precisione e accuratezza, memori di quelle callottiane e di Bartolomeo Breenbergh. Tipiche sono le nuvole e la netta delineazione dei contrasti tra luce e ombra che si riscontrano nelle opere del Napoletano attorno agli anni 1620-1625, quando il pittore coniuga in maniera ammirevole lucidita' di visione con sensibilita', preannunciando le creazioni di Claude Lorrain e le tematiche peculiari al Naturalismo dei Bamboccianti.
Olio su tela, cm 36,5X50,5
Questa affascinante tela e' databile alla prima meta' del XVII secolo. I caratteri di stile e di scrittura suggeriscono subito l'area di produzione capitolina e l'ambito culturale in cui e' stata concepita. L'atmosfera, l'aria rarefatta e il taglio realistico evocano i nomi di Goffredo Wals, Agostino Tassi e, in modo particolare, di Filippo di Liagno detto 'Filippo Napoletano', protagonista del Paesismo d'inizio Seicento con Adam Elsheimer e altre personalita' di origine nordica presenti a Roma. All'influenza fiamminga e olandese rimandano le figure rapidamente schizzate ma tracciate con precisione e accuratezza, memori di quelle callottiane e di Bartolomeo Breenbergh. Tipiche sono le nuvole e la netta delineazione dei contrasti tra luce e ombra che si riscontrano nelle opere del Napoletano attorno agli anni 1620-1625, quando il pittore coniuga in maniera ammirevole lucidita' di visione con sensibilita', preannunciando le creazioni di Claude Lorrain e le tematiche peculiari al Naturalismo dei Bamboccianti.
STIMA € 2.000 - 3.000
43
PITTORE EMILIANO DEL XVII SECOLO
PITTORE EMILIANO DEL XVII SECOLO
Maddalena
Olio su tela, cm 76X62
Il dipinto presenta un'esuberanza cromatica accompagnata da un rigoroso impianto disegnativo di sapore emiliano che conduce l'esecuzione a Gian Gioseffo dal Sole. Considerevole e' la qualita' estetica, raggiunta grazie ad una morbida e ricca stesura di pasta pittorica, altrettanto pregevole e' il sentimento languido, in cui la tensione luminosa declina elegantemente con esiti di morbidezza sentimentale ed un gusto in cui il Classicismo assume sinceri valori rococo'. Notevole e' altresi' la mimesi delle stoffe e dell'incarnato nel segno della migliore tradizione bolognese. A ricordare l'artista sovviene il confronto con la 'Lucrezia' conservata alla Galleria Sabauda, la 'Maddalena' della Pinacoteca Nazionale di Bologna e la 'Maddalena che contempla il crocifisso' del Museo di Varsavia, opere riconducibili alla giovinezza, ancora partecipi del XVII secolo.
Olio su tela, cm 76X62
Il dipinto presenta un'esuberanza cromatica accompagnata da un rigoroso impianto disegnativo di sapore emiliano che conduce l'esecuzione a Gian Gioseffo dal Sole. Considerevole e' la qualita' estetica, raggiunta grazie ad una morbida e ricca stesura di pasta pittorica, altrettanto pregevole e' il sentimento languido, in cui la tensione luminosa declina elegantemente con esiti di morbidezza sentimentale ed un gusto in cui il Classicismo assume sinceri valori rococo'. Notevole e' altresi' la mimesi delle stoffe e dell'incarnato nel segno della migliore tradizione bolognese. A ricordare l'artista sovviene il confronto con la 'Lucrezia' conservata alla Galleria Sabauda, la 'Maddalena' della Pinacoteca Nazionale di Bologna e la 'Maddalena che contempla il crocifisso' del Museo di Varsavia, opere riconducibili alla giovinezza, ancora partecipi del XVII secolo.
STIMA € 4.000 - 6.000
44
JUSTUS SUSTERMANS
JUSTUS SUSTERMANS
(Anversa, 1597 ; Firenze, 1681)
Madonna col Bambino
Olio su tela, cm 68X54,5
Madonna col Bambino
Olio su tela, cm 68X54,5
STIMA € 4.000 - 6.000
45
PIETRO MONTANINI (attr. a)
PIETRO MONTANINI (attr. a)
(Perugia, 1603 ; 1679)
Paesaggio con figure
Olio su tela, cm 49X65
Paesaggio con figure
Olio su tela, cm 49X65
STIMA € 400 - 500
46
GASPARD DUGHET (bottega di)
GASPARD DUGHET (bottega di)
(Roma, 1615 ; 1675)
Paesaggio con paese fortificato
Olio su tela, cm 49X65
Paesaggio con paese fortificato
Olio su tela, cm 49X65
STIMA € 400 - 500
48
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO
Marina in tempesta
Olio su tela, cm 44X74
In buone condizioni di conservazione, questa scena di 'Fortuna di mare' esibisce buone qualita' pittoriche e ornamentali, proponendo analogie illustrative con le opere del cosiddetto Monsu' Montagna, oggi riconosciuto storicamente in Van Plattenbergh. La drammatica descrizione dei fenomeni atmosferici, ottenuta grazie a un ductus pittorico vivace e a tratti graffiante nel descrivere le onde e il paesaggio costiero, sono le caratteristiche della sua arte. Sulla scorta della menzione che in 'La Felsina Pittrice' (1678), il conte Carlo Malvasia fa di un monsignor Rinaldo della Montagna, Luigi Lanzi, nella sua 'Storia Pittorica dell'Italia' (1792 ; 1809), credette di poter identificare il Montagna, di cui fanno cenno diverse fonti, con un olandese 'pittor di mare', in seguito sempre chiamato Monsu' Montagna o Renaud de la Montagne.
Olio su tela, cm 44X74
In buone condizioni di conservazione, questa scena di 'Fortuna di mare' esibisce buone qualita' pittoriche e ornamentali, proponendo analogie illustrative con le opere del cosiddetto Monsu' Montagna, oggi riconosciuto storicamente in Van Plattenbergh. La drammatica descrizione dei fenomeni atmosferici, ottenuta grazie a un ductus pittorico vivace e a tratti graffiante nel descrivere le onde e il paesaggio costiero, sono le caratteristiche della sua arte. Sulla scorta della menzione che in 'La Felsina Pittrice' (1678), il conte Carlo Malvasia fa di un monsignor Rinaldo della Montagna, Luigi Lanzi, nella sua 'Storia Pittorica dell'Italia' (1792 ; 1809), credette di poter identificare il Montagna, di cui fanno cenno diverse fonti, con un olandese 'pittor di mare', in seguito sempre chiamato Monsu' Montagna o Renaud de la Montagne.
STIMA € 1.000 - 1.200