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Miuccia Prada a capo della Fondazione

Fondazione Prada Milano. Foto Delfino Sisto Legnani

MIUCCIA PRADA FORMALIZZA IL RUOLO DI DIRETTRICE DI FONDAZIONE PRADA E ISTITUISCE UN COMITATO DI INDIRIZZO

Milano, 18 settembre 2023 – Fondazione Prada, un’istituzione culturale creata nel 1993 da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, opera nella convinzione che l’arte e lo studio siano utili e necessari per comprendere i cambiamenti che avvengono nel mondo attraverso prospettive inedite e coinvolgenti. Miuccia Prada formalizza il proprio ruolo di Direttrice della Fondazione, ribadendo il suo diretto impegno nei progetti presenti e futuri, così come avvenuto per quelli passati.

Come dichiara Miuccia Prada, “fin dall’inizio attraverso le attività della Fondazione ho voluto affrontare l’indagine della cultura umana nella sua varietà e complessità. Nel corso di questi trent’anni mi sono interrogata in varie forme su come la ricerca artistica e intellettuale possa incidere sulla vita delle persone. Cercare risposte sempre più attuali a questa domanda è lo scopo fondamentale che mi sono proposta con la Fondazione.”

Un Comitato di indirizzo, che opererà a stretto contatto con la Presidente e
Direttrice Miuccia Prada, il Direttore Generale Cristian Valsecchi, la Head of Programs Chiara Costa e il gruppo di lavoro interno della Fondazione, sarà integrato nella struttura istituzionale, con lo scopo di approfondire con maggiore intensità i temi più rilevanti del presente ed esplorare questioni emergenti del nostro futuro.

Il Comitato di indirizzo è composto da studiosi, docenti, scienziati, artisti e registi: Giuliana Bruno, Emmet Blakeney Gleason Professor of Visual and Environmental Studies alla Harvard University; Giancarlo Comi, Professore onorario di Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano; Theaster Gates, artista, attivista e Professore all’University of Chicago nel Department of Visual Arts; Alejandro González Iñárritu, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico; Salvatore Settis, archeologo, storico dell’arte e Professore Emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

I compiti principali del Comitato di indirizzo sono individuare le aree di ricerca più stimolanti per lo sviluppo di progetti multidisciplinari in grado di avere un impatto sul dibattitto culturale contemporaneo e tracciare possibili linee di sperimentazione e percorsi educativi. Ogni componente contribuisce a un intenso confronto teorico partendo dalle proprie competenze e discipline di appartenenza: dall’educazione e i visual studies (Giuliana Bruno) alle neuroscienze (Giancarlo Comi), dalle pratiche sociali (Theaster Gates) al cinema e ai linguaggi visivi (Alejandro González Iñárritu), fino ai dialoghi tra culture (Salvatore Settis).

Grazie a uno scambio costante tra personalità provenienti da vari campi del sapere e dell’arte, Fondazione Prada punta a testare nuove pratiche culturali e ad affermarsi come una piattaforma in continuo divenire per la condivisione di conoscenze e l’avanzamento della ricerca creativa. La Fondazione diventa sempre più un laboratorio di idee, uno spazio in cui la coesistenza tra discipline e linguaggi genera risonanze e intersezioni culturali imprevedibili e contribuisce a espandere la portata dei saperi.

Una vasta rete di collaborazioni con artisti, curatori, scienziati, studiosi, registi, architetti, musicisti e intellettuali e un’articolata programmazione, che si estende nelle tre sedi di Milano e Venezia, inaugurate tra il 2011 e il 2016, e, dal 2018, in altri spazi a Shanghai, Tokyo e New York, permettono di dialogare con un pubblico internazionale e plurale. Lo sforzo si concentra nella sperimentazione di modalità innovative di apprendimento e momenti di confronto libero da gerarchie interpretative. Fondazione Prada vuole incoraggiare dinamiche di partecipazione più attive e inclusive che tengano conto di una molteplicità di identità, sensibilità e istanze sollevate dalle comunità e dai singoli individui. Un’attenzione particolare è rivolta ai giovani e alla loro formazione che si traduce in una serie di progetti destinati ai bambini e agli studenti e di attività educative ed espositive sviluppate con scuole, università e centri di ricerca italiani e internazionali nell’ambito delle materie umanistiche e scientifiche e delle arti visive.

Miuccia Prada. Photo Brigitte Lacombe

Miuccia Prada

È Presidente e Direttrice di Fondazione Prada, Amministratore Esecutivo del Gruppo Prada, Co-Direttore Creativo di Prada, insieme a Raf Simons, e Direttore Creativo di Miu Miu. Dopo la laurea in Scienze Politiche, conseguita presso l’Università degli Studi di Milano, ha iniziato a disegnare le collezioni per il marchio fondato dal nonno Mario Prada nel 1913. Alla fine degli anni Settanta è entrata in società con l’imprenditore Patrizio Bertelli, trasformando Prada in una delle aziende di prodotti di lusso leader su scala globale. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per l’originale visione, la capacità di innovazione e il contributo dato alla moda internazionale. Nel 2000 è stata insignita di un dottorato honoris causa dal Royal College of Art di Londra. Nel 2006 è stata nominata Officier dans l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della cultura francese. Nel 2012 il Costume Institute of the Metropolitan Museum of Art di New York le ha dedicato, insieme a Elsa Schiaparelli, la mostra “Schiaparelli and Prada: Impossible Conversations”. Nel 2015 ha ottenuto il titolo di Cavaliere di Gran Croce, la massima onorificenza della Repubblica Italiana, come riconoscimento al suo successo internazionale e al suo contributo nei campi della creatività, della moda e dello stile. Per il suo impegno nella promozione delle arti e della cultura attraverso la Fondazione è stata premiata dal New Museum of Contemporary Art di New York (2000) e dall’Hammer Museum di Los Angeles in occasione della quinta edizione del “Gala in the Garden” (2007), ha ricevuto il Premio McKim dell’American Academy in Rome (2010), il Leo Award della Motion Picture Arts & Sciences Foundation of British Columbia di Vancouver (2013) e l’Agnes Gund Curatorial Award dell’Independent Curators International (ICI) di New York (2013).

Giuliana Bruno

Giuliana Bruno

Vive e lavora a New York. È Emmet Blakeney Gleason Professor of Visual and Environmental Studies alla Harvard University. È nota a livello internazionale per la sua ricerca che esplora le intersezioni tra arti visive, architettura e media. Il suo Atlante delle emozioni. In viaggio tra arte, architettura e cinema (2006, ristampa 2015) ha ricevuto il premio Kraszna-Krausz come miglior libro sulle immagini in movimento, lanciando la teoria filosofica della geografia emozionale. È autrice di vari altri volumi, tra cui il pluripremiato Rovine con Vista. Napoli e il cinema di Elvira Notari (1995, ristampa 2023), Pubbliche intimità. Architettura e arti visive (2009) e Superfici. A proposito di estetica, materialità e media (2016). I suoi contributi sull’arte contemporanea sono pubblicati in volumi editi, tra gli altri, dal Museum of Modern Art (MoMA), dal Guggenheim Museum, dal Whitney Museum, dal Museo Reina Sofia e, in Italia, dalla Fondazione Prada, dalla Biennale di Venezia e dal MAXXI. Il suo ultimo libro è Atmospheres of Projection. Environmentality in Art and Screen Media (2022). I suoi scritti sono tradotti in 12 lingue. È stata Louis Kahn Resident in storia dell’arte all’American Academy in Rome. Ha tenuto conferenze presso prestigiose università internazionali, accademie come la Shanghai Academy of Social Science e musei, tra i quali la Tate Modern, il Centre Pompidou, il Jewish Museum di Berlino, il Garage Museum of Contemporary Art di Mosca, il Dia Center for the Arts di New York, il MoMA, il Guggenheim, il Whitney e il Louvre. Nel 2017, ha curato una sezione della mostra “Carta bianca. Capodimonte Imaginaire”, su invito del Museo Madre e del Museo di Capodimonte. Per i suoi meriti di ricerca interdisciplinare sulla cultura visiva, è stata insignita di un dottorato honoris causa dall’Institute for Doctoral Studies in the Visual Arts.

Giancarlo Comi. Photo Claudia Ferri

Giancarlo Comi

È Professore Onorario di Neurologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Presidente del comitato scientifico di “Human Brains”, il progetto multidisciplinare dedicato alle neuroscienze e sviluppato da Fondazione Prada dal 2018. Ha fondato nel 2004 l’Istituto di Neurologia Sperimentale presso l’IRCCS San Raffaele che ha diretto fino al 2020. Dal 2013, a oggi, è presidente della European Charcot Foundation, la principale fondazione operativa a livello mondiale nel campo della sclerosi multipla e patologie correlate. Dal 2012 al 2021 è stato chiamato a co-presiedere lo Steering Committee della Progressive Multiple Sclerosis Alliance e l’Industry Forum della stessa, organizzazione che riunisce le maggiori industrie farmaceutiche e tecnologiche interessate alla sclerosi multipla. Nell’ambito della sua carriera è stato presidente di varie Società Scientifiche Nazionali, incluse quelle di Neurologia, di Neurofisiologia Clinica, di Psicofisiologia. È stato Presidente della European Neurological Society. È socio onorario della Società Francese di Neurologia, della Società Rumena di Neurologia, dell’Accademia Russa di Neuroscienze, della Spanish Society of Neurology (SEN), della Bulgarian Society of Neurology e del BCTRIMS, Brazilian Congress of Multiple Sclerosis. Ha ricevuto molteplici riconoscimenti, come il premio onorario Marinescu conferito dalla Società Rumena di Neurologia e il Charcot Award for MS research dall’MS International Federation (MSIF). Nel 2016 riceve l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano, nel 2018 viene nominato Ufficiale della Repubblica Italiana e nel 2021 diventa Commendatore della Repubblica Italiana per meriti scientifici. È stato Principal Investigator di numerose sperimentazioni cliniche neurologiche di fase II e III, principalmente nell’ambito della sclerosi multipla. È autore di oltre 1000 articoli scientifici, con un h-index di 132, apparsi sulle più prestigiose riviste internazionali ed editore di libri scientifici. Ha organizzato ed è stato relatore di più di 600 convegni scientifici, nazionali e internazionali. È co-editore di Neurological Sciences e membro di comitati editoriali di importanti riviste scientifiche.

Theaster Gates. Photo Sarah Pooley

Theaster Gates

È un artista impegnato attivamente in campo sociale che vive e lavora a Chicago. Negli ultimi dieci anni Gates ha tradotto le complessità del concetto di Blackness attraverso la teoria dello spazio e lo sviluppo del territorio, la scultura e la performance. Grazie all’ampiezza del suo approccio come pensatore, creatore e costruttore, estende il ruolo dell’artista ad agente di cambiamento. La sua pratica performativa e il suo lavoro di artista visivo trovano radici nella conoscenza, negli oggetti, nella storia e negli archivi della cultura black. Le sue opere e performance sono state presentate presso il New Museum, New York, Stati Uniti (2022); la Triennale di Aichi, Tokoname, Giappone (2022); il Serpentine Pavilion, Londra, Regno Unito (2022); il Victoria and Albert Museum, Londra, Regno Unito (2021); la Whitechapel Gallery di Londra, Regno Unito (2013 e 2021); la Tate Liverpool, Regno Unito (2020); Haus der Kunst, Monaco di Baviera, Germania (2020); Walker Art Center, Minneapolis, Stati Uniti (2019); Palais de Tokyo, Parigi, Francia (2019); Sprengel Museum, Hannover, Germania (2018); Kunstmuseum Basel, Svizzera (2018); National Gallery of Art, Washington D. C., Stati Uniti (2017); Art Gallery of Ontario, Canada (2016); Fondazione Prada, Milano (2016 – 2018); Kunsthaus Bregenz, Austria (2016); Punta della Dogana, Venezia (2013); e dOCUMENTA (13), Kassel, Germania (2012). Nel 2010, Gates ha creato la Rebuild Foundation, una piattaforma non profit per l’arte, lo sviluppo culturale e la trasformazione urbana che sostiene gli artisti e rafforza le comunità attraverso una programmazione artistica gratuita e servizi culturali innovativi nel quartiere di Grand Crossing, nel South Side di Chicago. Gates ha ricevuto numerosi premi e lauree honoris causa, tra i quali il Frederick Kiesler Prize for Architecture and the Arts (2022); una Honorary Fellowship del Royal Institute of British Architects (2021); il World Economic Forum Crystal Award (2020); il J.C. Nichols Prize for Visionaries in Urban Development (2018); il Nasher Sculpture Prize (2018); lo Sprengel Museum Kurt Schwitters Prize (2017); e l’Artes Mundi 6 Prize (2015). Nell’aprile 2018 Gates è stato nominato per la prima volta Distinguished Visiting Artist e Director of Artist Initiatives presso il Lunder Institute for American Art, Colby College, Waterville Maine. È stato Visiting Artist in Residence presso l’American Academy in Rome (2020) e nel 2021 è stato introdotto all’American Academy of Arts and Letters. Gates è Professore all’University of Chicago nel Department of Visual Arts e ricopre il ruolo di Consigliere speciale del Presidente per le iniziative artistiche.

Alejandro G. Inarritu. Photo Ugo Dalla Porta

Alejandro González Iñárritu

È regista, sceneggiatore e produttore cinematografico. È conosciuto per aver realizzato innovativi drammi psicologici che esplorano la condizione umana. Ha esordito alla regia nel 1999 con Amores Perros, film a episodi che ha riscosso un notevole successo riuscendo ad aggiudicarsi il premio della Semaine de la critique al Festival di Cannes nel 2000. Nel 2002, insieme ad altri registi internazionali, ha girato un episodio del film 11’09’’01 – September 11. Nel 2003, con 21 Grams, approfondisce ulteriormente l’esplorazione della narrazione del tempo, ottenendo il premio come miglior attore per Sean Penn alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2006 ha prodotto e diretto Babel concludendo la sua trilogia. Il film ha ricevuto il premio alla miglior regia al Festival di Cannes e 7 candidature agli Oscar® tra cui quella come miglior regista. Nel 2010 ha scritto e diretto Biutiful, con il quale ha ottenuto la sua seconda candidatura agli Oscar® per un film in lingua straniera. Nel 2014 è stato regista, sceneggiatore e produttore di Birdman, che nel 2015 ha ricevuto i premi Oscar® per il miglior film, la migliore regia, la migliore sceneggiatura originale e la miglior fotografia. Nel 2015 ha scritto, diretto e prodotto The Revenant, diventando il terzo regista al mondo a vincere un Oscar® per la miglior regia in due edizioni consecutive degli Academy Awards. Nel 2017 ha realizzato “CARNE y ARENA”, un’installazione di realtà virtuale prodotta da Legendary Entertainment e Fondazione Prada e presentata in anteprima al Festival di Cannes nella selezione ufficiale come primo progetto di realtà virtuale a essere incluso nel Festival. È stato successivamente presentato nella sede della Fondazione a Milano e in seguito in altre città internazionali. “CARNE y ARENA” ha ricevuto un Oscar® speciale dal Board of Governors of the Academy of Motion Picture Arts and Sciences che ha definito l’installazione multimediale concepita da Alejandro G. Iñárritu come “un viaggio profondamente emozionale e fisicamente coinvolgente nel mondo dei migranti”. Nel 2019 è stato presidente di giuria al Festival di Cannes. Nel 2022 ha scritto, diretto e prodotto il suo settimo lungometraggio Bardo, la cronaca falsa di alcune verità (Bardo or False Chronicles of a handful of Truths).

Salvatore Settis

Salvatore Settis

È Professore Emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha diretto il Getty Research Institute di Los Angeles (1994-1999) e la Scuola Normale Superiore di Pisa (1999-2010) e ha presieduto il Consiglio Scientifico del Louvre (2010-2023). È stato presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali (2007-2009) e membro fondatore dell’European Research Council (2005-2011). Warburg Professor ad Amburgo, ha tenuto a Oxford le Isaiah Berlin Lectures, a Washington le Mellon Lectures, a Madrid la Cátedra del Prado e a Mendrisio la Cattedra Borromini. Ha scritto di storia dell’arte antica (Saggio sull’Afrodite Urania di Fidia, 1966; La Colonna Traiana, 1988; Laocoonte. Fama e stile,1999; La Villa di Livia e la pittura di giardino, 2002) e post-antica (La «Tempesta» interpretata. Giorgione, i committenti, il soggetto, 1978; Iconografia dell’arte italiana, 1100-1500, 2005; Artisti e committenti tra Quattro e Cinquecento, 2010), nonché di orientamento culturale (Italia S.p.A. L’assalto al patrimonio culturale, 2002; Futuro del “classico”, 2004; Battaglie senza eroi. I beni culturali fra istituzioni e profitto, 2005; Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile, 2010; Azione popolare. Cittadini per il bene comune, 2012; Se Venezia muore, 2014; Costituzione! Perché attuarla è meglio che cambiarla, 2016; Architettura e democrazia. Paesaggio, città, diritti civili, 2017; Cieli d’Europa. Cultura, creatività, uguaglianza, 2017). Ha curato Memoria dell’Antico nell’arte italiana (1984-1986), I Greci. Storia, arte, cultura, società (1995-2002) e dirige la collana Mirabilia Italiae. I suoi scritti sono stati tradotti in 16 lingue. È membro dell’Accademia dei Lincei, delle Accademie di Francia, di Berlino, di Baviera e del Belgio, dell’American Philosophical Society di Philadelphia e dell’American Academy of Arts and Sciences. Ha curato numerose mostre tra le quali, più recentemente, “Serial Classic” (2015), “Portable Classic” (2015) e “Recycling Beauty” (2022) alla Fondazione Prada a Milano e Venezia e “I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori” ai Musei Capitolini a Roma (2020) e alle Gallerie d’Italia a Milano (2022).