366
GIROLAMO MUZIANO (seguace di)
(Acquafredda, 1528/1532 - Roma, 1592)
San Girolamo
Olio su tela, cm 157X163
San Girolamo
Olio su tela, cm 157X163
STIMA € 3.000 - 5.000
Girolamo Muziano, bresciano di nascita ma romano d'adozione, nel 1560 entrava al servizio del cardinale Ippolito II d'Este come responsabile dei grandi cantieri pittorici del Quirinale, di Montegiordano e di Villa d'Este a Tivoli. Questo breve indizio biografico è sufficiente per comprendere l'importante ruolo che ricoprì il pittore nel vivace ambiente artistico capitolino, con Federico Zuccari, Livio Agresti e Cesare Nebbia. A Roma il Muziano lascia testimonianze nei principali edifici di culto ed è indubbia la sua influenza sugli artefici contemporanei e delle successive generazioni, come Sebastiano del Piombo, Tiziano e Annibale Carracci. La tela in esame raffigura un soggetto assai frequentato dal pittore e confacente al suo naturalismo di derivazione lombarda. Il rilievo plastico del santo inginocchiato al centro della scena si esprime attraverso un'attenta resa dei dettagli anatomici, secondo i principi del buon disegno tosco-romano, mentre il panneggio, che avvolge parte del busto e le gambe, presenta tonalità cangianti memori delle cromie di Girolamo Romanino e Alessandro Bonvicino; altresì il volto è desunto dai modelli di Girolamo Savoldo che del Muziano fu maestro. Si ricordano altre composizioni simili create dal pittore, prima fra tutte il San Gerolamo nel deserto dipinto per la Basilica Vaticana e ora in Santa Maria degli Angeli.
LOTTI