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ANTONIO DE BELLIS (Rodio del Cilento, 1610? ; Napoli, 1656 o 1658)
VIVIANO CODAZZI
(Bergamo, 1604 circa ; Roma, 1670) e/o
ANTONIO DE MICHELE
(attivo a Napoli intorno al 1647)
VIVIANO CODAZZI
(Bergamo, 1604 circa ; Roma, 1670) e/o
ANTONIO DE MICHELE
(attivo a Napoli intorno al 1647)
La Piscina Probatica
Olio su tela, cm 212,5X171
STIMA € 30.000 - 50.000
Provenienza:
Probabilmente Napoli, Chiesa di San Diego all'Ospedaletto, fino al 1784
Collezione Pagano (cfr. Spinosa 1984 e De Vito 1984), fino al 2016
Bibliografia:
N. Spinosa, La pittura napoletana del '600, Milano 1984, fig. 199 (come Antonio de Bellis)
G. de Vito, Ritrovamenti e precisazioni a seguito della prima edizione della mostra del '600 napoletano, in: Ricerche sul '600 napoletano. Saggi vari in memoria di Raffaello Causa, 1984, p. 13, illustrato p. 59 fig. 41 (come Antonio de Bellis)
N. Spinosa, Civiltà del Seicento a Napoli, catalogo della mostra a cura di R. Causa, G. Galasso, N. Spinosa, Napoli 1984, vol. I, pp. 234-236, n. 248 (citato come Antonio de Bellis a p. 236)
B. Daprà, Antonio de Bellis, in Tra luci e ombre: la pittura a Napoli da Battistello Caracciolo a Luca Giordano, catalogo della mostra a cura di D. M. Pagano, L. Rocco, N. Spinosa, Napoli 1996, p. 43, (citato come Antonio e Bellis)
N. Spinosa, Il Maestro dell'Annuncio ai pastori, Bartolomeo Bassante, Antonio de Bellis o Bernardo Cavallino? Riflessioni e dubbi sul primo Seicento a Napoli, in Scritti in memoria di Raffaello Causa. Saggi e documenti per la storia dell'arte 1994-1995, Napoli 1996, p. 251, (citato come Antonio de Bellis)
S. Causa, La strategia dell'attenzione: pittori a Napoli nel primo Seicento, Napoli 2007, p. 145, fig. 79 (come Antonio de Bellis)-
G. Wiedmann, Francesco Guarini e Antonio De Bellis 'tutti discepoli del Cavalier Massimo Stanzione', in Francesco Guarini. Nuovi contributi a cura di G. M. Pavone, Napoli 2012, vol. 1, pag. 57 (citato come Antonio de Bellis)
A. Della Ragione, Antonio de Bellis. Opera completa, Napoli 2021, p. 32, fig. 019
N. Spinosa, Il maestro degli Annunci ai pastori e i pittori dal tremendo impasto (Napoli 1625 ; 1650), Roma 2021, p. 261, fig. D.42.1 (come Antonio de Bellis)
Il gusto della rovina e dell'architettura dipinta si era ampiamente affermato a napoli grazie alle opere di Viviano Codazzi (1604-1670) e a riferimento dell'opera qui presentata l'esempio si ha nelle prospettive architettoniche realizzate dall'artista nella piscina probatica che il Lanfranco dipinse dopo il 1644 per la chiesa dei santissimi Apostoli. Fu proprio questa impresa, come indicato da Stefano Causa, a ispirare il rapporto con la scenografica composizione architettonica del dipinto in esame, in cui la figura della bagnante trova altresì confronto in un disegno per una delle storie di San Carlo Borromeo nella chiesa di San Carlo alle Mortelle, mentre la figura di un apostolo a sinistra con lo sguardo verso l'osservatore si può riconoscere nell'autoritratto del pittore (cfr. de Vito 1984). Per il grande formato e l'imponente disposizione spaziale Riccardo Lattuada suggerisce che la tela fosse destinata quale pala d'altare per la chiesa di san Diego all'Ospedaletto e che sia sopravvissuta al crollo durante il terremoto del 1784. Infatti, alcune fonti raccontano che la chiesa conteneva tele del 'cavalier Massimo, e altre di Andrea Vaccaro, Antonio de Bellis, Michele Fracanzano, scipione da salerno e altri' (cfr. P. Sarnelli, Guida de' forestieri curiosi di vedere e d'intendere le cose più notabili della regal città di Napoli e del suo amenissimo distretto, ritrovata colla lettura de' buoni scrittori, e colla propria diligenza dall'abate Pompeo Sarnelli, Napoli 1685, pp. 253-254). Detto ciò, Antonio De Bellis si può considerare uno dei principali protagonisti della pittura napoletana, espressivo di un abile sentimento pittorico prossimo a quello di Bernardo Cavallino e Andrea Vaccaro. La nostra composizione descrive con acume la scena, avvalorata da un raffinato registro cromatico dai sapienti rimandi tonali, rinvigoriti da una fredda luminosità caravaggesca che modella le figure.
L'analisi generale rivela altresì l'influenza di Giuseppe Ribera, con cui il nostro mosse i primi passi ma anche gli echi del Cavallino e di Massimo Stanzione, dimostrando come De Bellis esprima digressioni più ampie e ricche di riferimenti con i maggiori artisti della sua epoca e nel corso degli anni Quaranta dovette godere di buona fama. Per quanto riguarda la datazione si può collocare in questi anni per le analogie con la Madonna del Rosario e anime del Purgatorio conservata al Museo Diocesano di Napoli che, collocabile alla metà del quinto decennio, mostra anch'essa nella parte inferiore un particolare naturalismo, in cui si leggono ancora chiare le influenze del Maestro degli Annunci e del Vitale ma stemperati dai modi del Cavalier Massimo.
Probabilmente Napoli, Chiesa di San Diego all'Ospedaletto, fino al 1784
Collezione Pagano (cfr. Spinosa 1984 e De Vito 1984), fino al 2016
Bibliografia:
N. Spinosa, La pittura napoletana del '600, Milano 1984, fig. 199 (come Antonio de Bellis)
G. de Vito, Ritrovamenti e precisazioni a seguito della prima edizione della mostra del '600 napoletano, in: Ricerche sul '600 napoletano. Saggi vari in memoria di Raffaello Causa, 1984, p. 13, illustrato p. 59 fig. 41 (come Antonio de Bellis)
N. Spinosa, Civiltà del Seicento a Napoli, catalogo della mostra a cura di R. Causa, G. Galasso, N. Spinosa, Napoli 1984, vol. I, pp. 234-236, n. 248 (citato come Antonio de Bellis a p. 236)
B. Daprà, Antonio de Bellis, in Tra luci e ombre: la pittura a Napoli da Battistello Caracciolo a Luca Giordano, catalogo della mostra a cura di D. M. Pagano, L. Rocco, N. Spinosa, Napoli 1996, p. 43, (citato come Antonio e Bellis)
N. Spinosa, Il Maestro dell'Annuncio ai pastori, Bartolomeo Bassante, Antonio de Bellis o Bernardo Cavallino? Riflessioni e dubbi sul primo Seicento a Napoli, in Scritti in memoria di Raffaello Causa. Saggi e documenti per la storia dell'arte 1994-1995, Napoli 1996, p. 251, (citato come Antonio de Bellis)
S. Causa, La strategia dell'attenzione: pittori a Napoli nel primo Seicento, Napoli 2007, p. 145, fig. 79 (come Antonio de Bellis)-
G. Wiedmann, Francesco Guarini e Antonio De Bellis 'tutti discepoli del Cavalier Massimo Stanzione', in Francesco Guarini. Nuovi contributi a cura di G. M. Pavone, Napoli 2012, vol. 1, pag. 57 (citato come Antonio de Bellis)
A. Della Ragione, Antonio de Bellis. Opera completa, Napoli 2021, p. 32, fig. 019
N. Spinosa, Il maestro degli Annunci ai pastori e i pittori dal tremendo impasto (Napoli 1625 ; 1650), Roma 2021, p. 261, fig. D.42.1 (come Antonio de Bellis)
Il gusto della rovina e dell'architettura dipinta si era ampiamente affermato a napoli grazie alle opere di Viviano Codazzi (1604-1670) e a riferimento dell'opera qui presentata l'esempio si ha nelle prospettive architettoniche realizzate dall'artista nella piscina probatica che il Lanfranco dipinse dopo il 1644 per la chiesa dei santissimi Apostoli. Fu proprio questa impresa, come indicato da Stefano Causa, a ispirare il rapporto con la scenografica composizione architettonica del dipinto in esame, in cui la figura della bagnante trova altresì confronto in un disegno per una delle storie di San Carlo Borromeo nella chiesa di San Carlo alle Mortelle, mentre la figura di un apostolo a sinistra con lo sguardo verso l'osservatore si può riconoscere nell'autoritratto del pittore (cfr. de Vito 1984). Per il grande formato e l'imponente disposizione spaziale Riccardo Lattuada suggerisce che la tela fosse destinata quale pala d'altare per la chiesa di san Diego all'Ospedaletto e che sia sopravvissuta al crollo durante il terremoto del 1784. Infatti, alcune fonti raccontano che la chiesa conteneva tele del 'cavalier Massimo, e altre di Andrea Vaccaro, Antonio de Bellis, Michele Fracanzano, scipione da salerno e altri' (cfr. P. Sarnelli, Guida de' forestieri curiosi di vedere e d'intendere le cose più notabili della regal città di Napoli e del suo amenissimo distretto, ritrovata colla lettura de' buoni scrittori, e colla propria diligenza dall'abate Pompeo Sarnelli, Napoli 1685, pp. 253-254). Detto ciò, Antonio De Bellis si può considerare uno dei principali protagonisti della pittura napoletana, espressivo di un abile sentimento pittorico prossimo a quello di Bernardo Cavallino e Andrea Vaccaro. La nostra composizione descrive con acume la scena, avvalorata da un raffinato registro cromatico dai sapienti rimandi tonali, rinvigoriti da una fredda luminosità caravaggesca che modella le figure.
L'analisi generale rivela altresì l'influenza di Giuseppe Ribera, con cui il nostro mosse i primi passi ma anche gli echi del Cavallino e di Massimo Stanzione, dimostrando come De Bellis esprima digressioni più ampie e ricche di riferimenti con i maggiori artisti della sua epoca e nel corso degli anni Quaranta dovette godere di buona fama. Per quanto riguarda la datazione si può collocare in questi anni per le analogie con la Madonna del Rosario e anime del Purgatorio conservata al Museo Diocesano di Napoli che, collocabile alla metà del quinto decennio, mostra anch'essa nella parte inferiore un particolare naturalismo, in cui si leggono ancora chiare le influenze del Maestro degli Annunci e del Vitale ma stemperati dai modi del Cavalier Massimo.
LOTTI
485
GIOVANNI PAOLO PANINI
GIOVANNI PAOLO PANINI
(Piacenza, 1691 ; Roma, 1765)
Veduta ideata di porto
Olio su tela, cm 87X128
Veduta ideata di porto
Olio su tela, cm 87X128
STIMA € 20.000 - 30.000
486
ABRAHAM GOVAERTS
ABRAHAM GOVAERTS
(Anversa, 1589 ; 1626)
Paesaggi con figure
Olio su tela, cm 112X165 (2)
Paesaggi con figure
Olio su tela, cm 112X165 (2)
STIMA € 30.000 - 40.000
487
DOMENICO DE MARCHIS detto il TEMPESTINO (attr. a)
DOMENICO DE MARCHIS detto il TEMPESTINO (attr. a)
(Roma, 1646 ; 1713)
Paesaggio con il viaggio di Rebecca
Olio su tela, cm 132X170
Paesaggio con il viaggio di Rebecca
Olio su tela, cm 132X170
STIMA € 3.000 - 5.000
488
FRANCESCO CASANOVA (attr. a)
FRANCESCO CASANOVA (attr. a)
(Londra, 1727 ; Vorderbrühl, 1803)
Scontro tra cavallerie turche e cristiane
Olio su tela, cm 76,5X101
Scontro tra cavallerie turche e cristiane
Olio su tela, cm 76,5X101
STIMA € 2.000 - 3.000
489
GIUSEPPE BERNARDINO BISON
GIUSEPPE BERNARDINO BISON
(Palmanova, 1762 ; Milano, 1844)
Paesaggio con eleganti viaggiatori
Olio su tela applicata su tavola, cm 19,5X25
Paesaggio con eleganti viaggiatori
Olio su tela applicata su tavola, cm 19,5X25
STIMA € 4.000 - 7.000
492
GIOVANNI STEFANO DANEDI
GIOVANNI STEFANO DANEDI
(Treviglio, 1612 ; Milano, 1690)
Testa di San Giovanni
Olio su tela, cm 53X70
Testa di San Giovanni
Olio su tela, cm 53X70
STIMA € 2.000 - 3.000
493
ORAZIO DE FERRARI
ORAZIO DE FERRARI
(Voltri, 1606 ; Genova, 1657)
Compianto dei progenitori sul corpo di Abele
Olio su tela, cm 150X202
Compianto dei progenitori sul corpo di Abele
Olio su tela, cm 150X202
STIMA € 8.000 - 12.000
494
FERDINANDO SANFELICE (attr. a)
FERDINANDO SANFELICE (attr. a)
(Napoli, 1675 ; 1748)
Cena in Emmaus
Olio su tela, cm 127X181,5
Cena in Emmaus
Olio su tela, cm 127X181,5
STIMA € 5.000 - 8.000
495
PIETRO PALTRONIERI
PIETRO PALTRONIERI
(Mirandola, 1673 ; Bologna, 1741)
Coppia di vedute di fantasia
Tempera su tela, cm 10,7X25 (2)
Coppia di vedute di fantasia
Tempera su tela, cm 10,7X25 (2)
STIMA € 2.000 - 3.000
496
ALPHONSE CHARLES MASSON
ALPHONSE CHARLES MASSON
(Parigi, 1814 ; 1898)
Coppia di paesaggi
Firmati A Masson in basso a sinistra
Olio su tavola, cm 12,7X24,3 (2)
Coppia di paesaggi
Firmati A Masson in basso a sinistra
Olio su tavola, cm 12,7X24,3 (2)
STIMA € 800 - 1.200