1103
COFANETTO IN LEGNO E PASTIGLIA DORATA, FERRARA, INIZIO DEL XVI SECOLO
attribuibile alla 'Bottega dei Temi Morali e Amorosi', interamente istoriato sui quattro lati, il coperchio a vassoio con presa a sfera entro mascheroni grotteschi e girali, piedi a bulbo schiacciato; usure, alcune sbeccature e mancanze, cadute e screpolature nella pastiglia, restauri in alcune porzioni del bordo superiore, serratura mancante
Reca al verso del fondo e scritto ad inchiostro, monogramma della nobile famiglia lucchese dei Cittadella
Alt. cm 12, larg. cm 16, prof. cm 10,5
Reca al verso del fondo e scritto ad inchiostro, monogramma della nobile famiglia lucchese dei Cittadella
Alt. cm 12, larg. cm 16, prof. cm 10,5
STIMA € 5.000 - 6.000
Provenienza:
Lucca, collezione privata
Lucca, collezione Bertocchini
Lucca, collezione Cittadella
Esposizioni e bibliografia:
I. Belli Barsali, 'I palazzi dei mercanti nella Lucca del '500. Immagine di una città stato al tempo dei Medici', catalogo della mostra a cura di, Lucca, Palazzo Pubblico 1980, pag. 516 e 519
Nel 1984, Patrik de Winter, in uno studio generale ma proficuo, in tema di scatole e cofanetti rinascimentali in pastiglia, rese noto un ampio corpus di esemplari, attribuendoli a botteghe diverse e dividendoli per gruppi; tra le tante, quelle del 'Giudizio di Salomone', dei 'Trionfi Romani', delle 'Figure allungate' e infine quella dei 'Temi Morali e Amorosi'. E proprio a quest'ultima bottega, come le altre molto attiva nei primi decenni del Cinquecento nell'Italia settentrionale, pare appartenere con buona probabilità anche la nostra scatola: presenta infatti la medesima iconografia tratta di repertori antichi e classici, con episodi e leggende anche dalle Metamorfosi di Ovidio. Forte di uno schema ben consolidato, come da tradizione, è istoriata su tutti i lati, con il fronte suddiviso in due parti, dove a sinistra trovano spazio i personaggi del famoso episodio di Diana e Atteone, nel retro il mito di Piramo e Tisbe, e ancora nei fianchi, trofei militari. Oggi, molti di questi raffinati oggetti, sono conservati in alcuni dei più prestigiosi musei al mondo; tra gli altri, il Victoria and Albert Museum e la Wallace Collection di Londra, il Museo del Louvre a Parigi, il Metropolitan Museum di New York e ancora, più vicino al nostro, non solo per le piccole dimensioni, l'esemplare oggi nelle collezioni della Fondazione Cini a Venezia (G. Manni, 'Mobili antichi in Emilia Romagna', Modena 1993, pag. 16).
Bibliografia di riferimento:
AA.VV. 'Cofanetti in pastiglia del rinascimento italiano', Verona 2000, ad vocem
G. Manni, 'Mobili antichi in Emilia Romagna', Modena 1993, pag. 11 e segg.
G. Manni, 'Mobili in Emilia. Con una indagine sulla civiltà dell'arredo alla corte degli Estensi', Modena 1986, pag. 51 e segg.
P. De Winter, 'A little-known creation of renaissance decorative arts: the white lead pastiglia box', in 'Saggi e memorie di storia dell?Arte', n. 14, 1984
Lucca, collezione privata
Lucca, collezione Bertocchini
Lucca, collezione Cittadella
Esposizioni e bibliografia:
I. Belli Barsali, 'I palazzi dei mercanti nella Lucca del '500. Immagine di una città stato al tempo dei Medici', catalogo della mostra a cura di, Lucca, Palazzo Pubblico 1980, pag. 516 e 519
Nel 1984, Patrik de Winter, in uno studio generale ma proficuo, in tema di scatole e cofanetti rinascimentali in pastiglia, rese noto un ampio corpus di esemplari, attribuendoli a botteghe diverse e dividendoli per gruppi; tra le tante, quelle del 'Giudizio di Salomone', dei 'Trionfi Romani', delle 'Figure allungate' e infine quella dei 'Temi Morali e Amorosi'. E proprio a quest'ultima bottega, come le altre molto attiva nei primi decenni del Cinquecento nell'Italia settentrionale, pare appartenere con buona probabilità anche la nostra scatola: presenta infatti la medesima iconografia tratta di repertori antichi e classici, con episodi e leggende anche dalle Metamorfosi di Ovidio. Forte di uno schema ben consolidato, come da tradizione, è istoriata su tutti i lati, con il fronte suddiviso in due parti, dove a sinistra trovano spazio i personaggi del famoso episodio di Diana e Atteone, nel retro il mito di Piramo e Tisbe, e ancora nei fianchi, trofei militari. Oggi, molti di questi raffinati oggetti, sono conservati in alcuni dei più prestigiosi musei al mondo; tra gli altri, il Victoria and Albert Museum e la Wallace Collection di Londra, il Museo del Louvre a Parigi, il Metropolitan Museum di New York e ancora, più vicino al nostro, non solo per le piccole dimensioni, l'esemplare oggi nelle collezioni della Fondazione Cini a Venezia (G. Manni, 'Mobili antichi in Emilia Romagna', Modena 1993, pag. 16).
Bibliografia di riferimento:
AA.VV. 'Cofanetti in pastiglia del rinascimento italiano', Verona 2000, ad vocem
G. Manni, 'Mobili antichi in Emilia Romagna', Modena 1993, pag. 11 e segg.
G. Manni, 'Mobili in Emilia. Con una indagine sulla civiltà dell'arredo alla corte degli Estensi', Modena 1986, pag. 51 e segg.
P. De Winter, 'A little-known creation of renaissance decorative arts: the white lead pastiglia box', in 'Saggi e memorie di storia dell?Arte', n. 14, 1984
LOTTI
769
COPPIA DI CASSETTONI IMPIALLACCIATI IN LEGNI VARI, NAPOLI, FINE DEL XVIII SECOLO
COPPIA DI CASSETTONI IMPIALLACCIATI IN LEGNI VARI, NAPOLI, FINE DEL XVIII SECOLO
STIMA € 4.000 - 6.000