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PIATTO DA PARATA IN CERAMICA INGOBBIATA GRAFFITA, MANIFATTURA LORETZ, MILANO, INIZIO DEL XX SECOLO
a decoro araldico, nei modi secenteschi dei Cuzio, a vetrina bruna (ferraccia); qualche difetto ed usura
Alt. cm 5,5, diam. cm 36.4
Alt. cm 5,5, diam. cm 36.4
STIMA € 500 - 800
Questa ceramica è la copia, accurata, del piatto conservato a Torino presso il Museo Civico d'Arte Antica di Palazzo Madama. L'originale è uno dei quindici esemplari, attualmente noti, realizzati a Pavia nel XVII secolo: sono manufatti particolarmente insoliti, che hanno destato l'interesse degli studiosi a partire dalla seconda metà dell'Ottocento. Insoliti perché si tratta di ceramiche ingobbiate graffite prodotte in un'epoca in cui ormai si producevano solo maioliche, e perché propongono decorazioni estremamente complesse, di gusto barocco. Altro dato insolito, presentano un gran numero di scritte, che informano del nome dell'autore, dei suoi titoli, del luogo (Pavia) e dell'anno in cui l'oggetto è stato realizzato. Tanta complessità spinse probabilmente i Loretz ad imitare i piatti Cuzio con l'intenzione di dimostrare la loro abilità. In seguito, Giano Loretz vendette nove delle sue copie Cuzio ai Musei Civici di Pavia, che già possedevano quattro originali, con l'intenzione di riportare idealmente a Pavia i piatti Cuzio 'esulati', che a inizio del Novecento erano ormai diventati una gloria della produzione artistica pavese (E. Venturelli, 'Le ceramiche di Carlo e Giano Loretz in un album di fotografie d'epoca donato al MIC da Carlo Loretz junior', in 'Faenza', XCIV 2008, 1-6, p. 37, fig. 189).
LOTTI