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COPPIA DI CONSOLE IN LEGNO INTAGLIATO, SCOLPITO E DORATO, ROMA, TERZO QUARTO DEL XVIII SECOLO
piani impiallacciati in marmo nero d'Aquitania con ciglio in bronzo dorato, fasce traforate e mistilinee, montanti a doppia voluta con terminali a ricciolo riuniti da crociera alla base, il tutto ornato da ricco intaglio floreale a rilievo; usure, alcune cadute e mancanze nella doratura, parti di fregio mancanti, restauri, difetti, i marmi con minori sbeccature e graffi e parti di impiallacciatura da riattaccare
Le console, alt. cm 99, larg. cm 160, prof. cm 76
I piani, cm 156X78,5X5
Le console, alt. cm 99, larg. cm 160, prof. cm 76
I piani, cm 156X78,5X5
STIMA € 40.000 - 60.000
Provenienza:
Roma, già Palazzo Massimo di Rignano Colonna all'Ara Coeli
Roma, collezione privata degli Eredi
Intorno alla metà del Settecento, a Roma si assiste al veloce passaggio dal barocco ai più frivoli modelli rocaille, sulla scia della moda in voga a Parigi.
Tra gli esempi rococò più precoci, il progetto di Luigi Vanvitelli (1700 - 1773) per il rinnovamento di Palazzo Sciarra di Carbognano (tra il 1743 e il 1750) voluto dal cardinale Prospero Colonna, il Salotto con le Storie di Venere a Palazzo Odescalchi (1745), e ancora degli stessi anni, e sempre ispirati dal noto architetto, i lavori ordinati da don Paolo Borghese (poi principe Aldobrandini) per la ristrutturazione del suo appartamento al secondo piano dell'omonimo palazzo. Di qualche anno più tardi invece, i cantieri approntati per le decorazioni di molte fra le più importanti residenze capitoline- su tutti, l'Appartamento dell'Aurora a Palazzo Colonna e gli interni dei palazzi Doria Pamphili, Barberini, Corsini e della Villa Chigi (E. Colle, Il mobile Rococò in Italia, Milano 2003, p. 93 e segg.)
In tema di arredo e per confronto stilistico con i nostri straordinari tavoli, andranno considerati alcuni lavori di artigiani attivi nell'Urbe intorno al terzo quarto del Settecento, eseguiti nel pieno gusto Luigi XV. Spiccano tra di essi, quelli attribuiti all'intagliatore Nicola Carletti, fornitore di sedie, sofà e tavoli anche per il cardinale Flavio Chigi II; celebri, le sedute per la sua villa sulla Salaria (G. Lizzani, Il mobile romano, Milano 1997, pp. 39-40, nn. 76-77) ed altri finimenti ricondotti da Alvar González-Palacios, sempre al Carletti (Fasto Romano. Dipinti, sculture, arredi dai Palazzi di Roma, Roma 1991, tav. LXIV e pp. 178-179, cat. 121-122, Arredi e ornamenti alla corte di Roma. 1560-1795, Milano 2004, pp. 204 - 205). Si vedano poi, una serie di console dorate con ; foglie, cartelle alla francese ; oggi conservate presso l'Accademia dei Lincei a Palazzo Corsini, dove in almeno tre di esse, il piede è prossimo ai nostri (E. Colle, op. citata, pp. 148-151) e altri esemplari nelle collezioni del Quirinale (A. G. P., I mobili italiani, Milano 1996, pp. 175-178).
Non raro infine l'uso del marmo d'Aquitania (nero e bianco antico) per placcare i piani, come quello per un tavolo alla 'francese', anch'esso rifinito con ciglio in bronzo dorato (Galleria Nazionale d'Arte Antica Corsini, E. Colle, op. citata, 167-147).
Bibliografia di riferimento:
A. Gonzàlez-Palacios, Casa d'oro, Milano 1966, p. 254
E. Colle, op. citata, Milano 2003, p. 144
Roma, già Palazzo Massimo di Rignano Colonna all'Ara Coeli
Roma, collezione privata degli Eredi
Intorno alla metà del Settecento, a Roma si assiste al veloce passaggio dal barocco ai più frivoli modelli rocaille, sulla scia della moda in voga a Parigi.
Tra gli esempi rococò più precoci, il progetto di Luigi Vanvitelli (1700 - 1773) per il rinnovamento di Palazzo Sciarra di Carbognano (tra il 1743 e il 1750) voluto dal cardinale Prospero Colonna, il Salotto con le Storie di Venere a Palazzo Odescalchi (1745), e ancora degli stessi anni, e sempre ispirati dal noto architetto, i lavori ordinati da don Paolo Borghese (poi principe Aldobrandini) per la ristrutturazione del suo appartamento al secondo piano dell'omonimo palazzo. Di qualche anno più tardi invece, i cantieri approntati per le decorazioni di molte fra le più importanti residenze capitoline- su tutti, l'Appartamento dell'Aurora a Palazzo Colonna e gli interni dei palazzi Doria Pamphili, Barberini, Corsini e della Villa Chigi (E. Colle, Il mobile Rococò in Italia, Milano 2003, p. 93 e segg.)
In tema di arredo e per confronto stilistico con i nostri straordinari tavoli, andranno considerati alcuni lavori di artigiani attivi nell'Urbe intorno al terzo quarto del Settecento, eseguiti nel pieno gusto Luigi XV. Spiccano tra di essi, quelli attribuiti all'intagliatore Nicola Carletti, fornitore di sedie, sofà e tavoli anche per il cardinale Flavio Chigi II; celebri, le sedute per la sua villa sulla Salaria (G. Lizzani, Il mobile romano, Milano 1997, pp. 39-40, nn. 76-77) ed altri finimenti ricondotti da Alvar González-Palacios, sempre al Carletti (Fasto Romano. Dipinti, sculture, arredi dai Palazzi di Roma, Roma 1991, tav. LXIV e pp. 178-179, cat. 121-122, Arredi e ornamenti alla corte di Roma. 1560-1795, Milano 2004, pp. 204 - 205). Si vedano poi, una serie di console dorate con ; foglie, cartelle alla francese ; oggi conservate presso l'Accademia dei Lincei a Palazzo Corsini, dove in almeno tre di esse, il piede è prossimo ai nostri (E. Colle, op. citata, pp. 148-151) e altri esemplari nelle collezioni del Quirinale (A. G. P., I mobili italiani, Milano 1996, pp. 175-178).
Non raro infine l'uso del marmo d'Aquitania (nero e bianco antico) per placcare i piani, come quello per un tavolo alla 'francese', anch'esso rifinito con ciglio in bronzo dorato (Galleria Nazionale d'Arte Antica Corsini, E. Colle, op. citata, 167-147).
Bibliografia di riferimento:
A. Gonzàlez-Palacios, Casa d'oro, Milano 1966, p. 254
E. Colle, op. citata, Milano 2003, p. 144
LOTTI
1
TRITTICO IN BRONZO DORATO E SMALTI CLOISONNÈ, FRANCIA, ULTIMO QUARTO DEL XIX SECOLO
TRITTICO IN BRONZO DORATO E SMALTI CLOISONNÈ, FRANCIA, ULTIMO QUARTO DEL XIX SECOLO
STIMA € 800 - 1.200
8
COPPIA DI TABOURET IN LEGNO INTAGLIATO, LACCATO E DORATO, INIZIO DEL XIX SECOLO
COPPIA DI TABOURET IN LEGNO INTAGLIATO, LACCATO E DORATO, INIZIO DEL XIX SECOLO
STIMA € 1.200 - 1.600
9
COPPIA DI DIVANI IN LEGNO E STOFFA, MANIFATTURA ITALIANA, METÀ CIRCA DEL XX SECOLO
COPPIA DI DIVANI IN LEGNO E STOFFA, MANIFATTURA ITALIANA, METÀ CIRCA DEL XX SECOLO
STIMA € 2.000 - 3.000