525
BARTOLOMEO BETTERA
(Bergamo, 1639 ; 1699 circa)
Natura morta con strumenti musicali
Olio su tela, cm 94X130,5
Natura morta con strumenti musicali
Olio su tela, cm 94X130,5
STIMA € 30.000 - 50.000
Provenienza:
Bergamo, collezione Secco Suardo
Milano, collezione Vitali
Milano, collezione privata
Bibliografia:
C. Volpe, in La natura morta italiana, catalogo della mostra, Milano 1964, p. 93
M. Rosci, Baschenis Bettera & Co. Produzione e mercato della natura morta del Seicento in Italia, Milano 1971, p. 67, n. 119
G. D. Mueller, Baschenis Evaristo Der Imitator von Musikstilleben und sein Kreis, in Kunst im Hessen und am Mittelsheim, 1978, p. 23, n. 40
M. Rosci, Bartolomeo Bettera, in I Pittori Bergamaschi. Il Seicento, Bergamo 1985, III, p. 164, n. 16b
Bartolomeo Bettera fu uno dei più noti specialisti di nature morte con strumenti musicali in relazione con il conterraneo Evaristo Baschenis (1617 ; 1677). Le sue creazioni, infatti, rivelano sorprendenti esiti qualitativi, altresì confermati dagli studi condotti dopo il restauro delle tele già della collezione Suardo e oggi conservate all'Accademia Carrara di Bergamo, in cui 'la qualità cromatica e luministica della pellicola pittorica cede con difficoltà il passo a quella del caposcuola' (Cfr. Rosci 1987, p. 288). La similitudine tra i due artisti è d'altronde comprovata dai non pochi disguidi attributivi, la cui revisione fu risolta grazie alle ricerche condotte da Marco Rosci nei cataloghi ragionati del 1971 e del 1985. La tela in esame presenta adagiati su un piano ricoperto da un elegante tappeto diversi strumenti musicali, secondo una scenografia cara all'artista, maniacale nel descrivere sontuose tende e preziosi tessuti. Per variare la scena il pittore ha collocato alcuni libri e spartiti, mentre in secondo piano si scorge uno mobile intarsiato, il tutto è distribuito con un ordine indistinto ma affascinante, mirato a esaltare l'aspetto ornamentale della composizione, eseguita con una stesura precisissima, matericamente ricca e altresì avvalorata da una bellissima conservazione. Per quanto riguarda il rapporto con il Baschenis, si ricorda che i due, sia pur coincidenti per le iconografie, appartengono a due entità e destini culturali diversi. Bettera realizza sia soggetti desunti dal maestro, sia tele che si accompagnavano 'a pendant', quasi a voler definire al meglio la differenza tra le due impostazioni e la idiosincrasia retorica della loro essenza illustrativa. Per questo motivo non si possono più condividere i pregiudizi critici che descrivono 'arruffate' le opere del Bettera, come se l'artista fosse orientato a privilegiare la logica dell'accumulo compositivo con il solo scopo di creare immagini ridondanti. Bettera, a onor del vero, aggiornò il lessico del Baschenis con una logica illustrativa barocca, maggiormente apprezzata dalla committenza, ed è infatti evidente che le sue creazioni riflettono un confronto non solo con la pittura nordeuropea ma anche con le nature morte da parata care al collezionismo romano.
Bibliografia di riferimento:
M. Rosci, Metodi di produzione delle botteghe bergamasche e natura morta italiana. Asterischi su Baschenis, Bettera e collaterali, in Arte illustrata, 1, 1968,1, pp. 22-28
E. De Pascale, Baschenis e dintorni: il caso Bartolomeo Bettera, in Evaristo Baschenis e la natura morta in Europa, catalogo della mostra curata da F. Rossi, Milano 1996, pp. 79-85
C. Giannini, Giovanni Secco Suardo: gli anni del collezionismo, in Giovanni Secco Suardo. La cultura del restauro tra tutela e conservazione dell'opera d'arte, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Bergamo 9-11 marzo 1995), supplemento al n. 98 (1996) del Bollettino d'Arte, 1998, pp. 63-72
Bartolomeo Bettera, catalogo della mostra a cura di A. Cottino, Bergamo 2008, ad vocem
Bergamo, collezione Secco Suardo
Milano, collezione Vitali
Milano, collezione privata
Bibliografia:
C. Volpe, in La natura morta italiana, catalogo della mostra, Milano 1964, p. 93
M. Rosci, Baschenis Bettera & Co. Produzione e mercato della natura morta del Seicento in Italia, Milano 1971, p. 67, n. 119
G. D. Mueller, Baschenis Evaristo Der Imitator von Musikstilleben und sein Kreis, in Kunst im Hessen und am Mittelsheim, 1978, p. 23, n. 40
M. Rosci, Bartolomeo Bettera, in I Pittori Bergamaschi. Il Seicento, Bergamo 1985, III, p. 164, n. 16b
Bartolomeo Bettera fu uno dei più noti specialisti di nature morte con strumenti musicali in relazione con il conterraneo Evaristo Baschenis (1617 ; 1677). Le sue creazioni, infatti, rivelano sorprendenti esiti qualitativi, altresì confermati dagli studi condotti dopo il restauro delle tele già della collezione Suardo e oggi conservate all'Accademia Carrara di Bergamo, in cui 'la qualità cromatica e luministica della pellicola pittorica cede con difficoltà il passo a quella del caposcuola' (Cfr. Rosci 1987, p. 288). La similitudine tra i due artisti è d'altronde comprovata dai non pochi disguidi attributivi, la cui revisione fu risolta grazie alle ricerche condotte da Marco Rosci nei cataloghi ragionati del 1971 e del 1985. La tela in esame presenta adagiati su un piano ricoperto da un elegante tappeto diversi strumenti musicali, secondo una scenografia cara all'artista, maniacale nel descrivere sontuose tende e preziosi tessuti. Per variare la scena il pittore ha collocato alcuni libri e spartiti, mentre in secondo piano si scorge uno mobile intarsiato, il tutto è distribuito con un ordine indistinto ma affascinante, mirato a esaltare l'aspetto ornamentale della composizione, eseguita con una stesura precisissima, matericamente ricca e altresì avvalorata da una bellissima conservazione. Per quanto riguarda il rapporto con il Baschenis, si ricorda che i due, sia pur coincidenti per le iconografie, appartengono a due entità e destini culturali diversi. Bettera realizza sia soggetti desunti dal maestro, sia tele che si accompagnavano 'a pendant', quasi a voler definire al meglio la differenza tra le due impostazioni e la idiosincrasia retorica della loro essenza illustrativa. Per questo motivo non si possono più condividere i pregiudizi critici che descrivono 'arruffate' le opere del Bettera, come se l'artista fosse orientato a privilegiare la logica dell'accumulo compositivo con il solo scopo di creare immagini ridondanti. Bettera, a onor del vero, aggiornò il lessico del Baschenis con una logica illustrativa barocca, maggiormente apprezzata dalla committenza, ed è infatti evidente che le sue creazioni riflettono un confronto non solo con la pittura nordeuropea ma anche con le nature morte da parata care al collezionismo romano.
Bibliografia di riferimento:
M. Rosci, Metodi di produzione delle botteghe bergamasche e natura morta italiana. Asterischi su Baschenis, Bettera e collaterali, in Arte illustrata, 1, 1968,1, pp. 22-28
E. De Pascale, Baschenis e dintorni: il caso Bartolomeo Bettera, in Evaristo Baschenis e la natura morta in Europa, catalogo della mostra curata da F. Rossi, Milano 1996, pp. 79-85
C. Giannini, Giovanni Secco Suardo: gli anni del collezionismo, in Giovanni Secco Suardo. La cultura del restauro tra tutela e conservazione dell'opera d'arte, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Bergamo 9-11 marzo 1995), supplemento al n. 98 (1996) del Bollettino d'Arte, 1998, pp. 63-72
Bartolomeo Bettera, catalogo della mostra a cura di A. Cottino, Bergamo 2008, ad vocem
LOTTI
544
GAETANO FERRI
GAETANO FERRI
Bologna, 1822 ; Oneglia, 1896
Le tre età della vita
Firmato Gaet Ferri e datato 1868 al centro a destra
Olio su tela, cm 100X85
Le tre età della vita
Firmato Gaet Ferri e datato 1868 al centro a destra
Olio su tela, cm 100X85
STIMA € 8.000 - 10.000
422
GAETANO STEGANI
GAETANO STEGANI
(Bologna, 1719 ; Rimini, 1787)
Capricci architettonici e paesaggi di fantasia
Firmati Gaetano Stegani in basso al centro
Penna e acquerello su carta, cm 36X49 (6)
Capricci architettonici e paesaggi di fantasia
Firmati Gaetano Stegani in basso al centro
Penna e acquerello su carta, cm 36X49 (6)
STIMA € 4.000 - 7.000
435
GASPARE LANDI
GASPARE LANDI
(Piacenza, 1756 ; 1830)
Ritratto d'uomo
Olio su tela, cm 100X81
Ritratto d'uomo
Olio su tela, cm 100X81
STIMA € 3.000 - 5.000
466
GASPARE LOPEZ
GASPARE LOPEZ
(Napoli, 1650 ; Firenze, 1740)
Natura morta
Olio su tela, cm 62,5X75
Natura morta
Olio su tela, cm 62,5X75
STIMA € 3.000 - 5.000
548
GEORG JAKOBIDES
GEORG JAKOBIDES
Mitylene, 1853 ; 1932
Natura silente con mele
Firmato G Jakobides in basso a sinistra
Olio su tela, cm 42X62,5
Natura silente con mele
Firmato G Jakobides in basso a sinistra
Olio su tela, cm 42X62,5
STIMA € 5.000 - 8.000
447
GIACINTO BRANDI
GIACINTO BRANDI
(Poli, 1623 ; Roma, 1691)
Testa di profeta
Olio su tela, cm 74,5X61
Testa di profeta
Olio su tela, cm 74,5X61
STIMA € 1.500 - 2.500
455
GIACOMO PAROLINI
GIACOMO PAROLINI
(Ferrara, 1663 ; 1733)
Annunciazione
Olio su tela applicata su tavola, cm 52,5X38
Annunciazione
Olio su tela applicata su tavola, cm 52,5X38
STIMA € 2.000 - 3.000
500
GIAN GIOSEFFO DAL SOLE (attr. a)
GIAN GIOSEFFO DAL SOLE (attr. a)
(Bologna, 1654 ; 1719)
L'amor divino
Olio su tela, cm 101X80
L'amor divino
Olio su tela, cm 101X80
STIMA € 4.000 - 7.000
551
GINO FEDERICI
GINO FEDERICI
Milano, 1888 ; 1973
Paesaggio di montagna
Firmato G Federici in basso a sinistra
Olio su tela, cm 118X177
Paesaggio di montagna
Firmato G Federici in basso a sinistra
Olio su tela, cm 118X177
STIMA € 1.000 - 2.000
511
GIOACCHINO ASSERETO
GIOACCHINO ASSERETO
(Genova, 1600 ; 1649)
San Tommaso apostolo (1636-1639)
Olio su tela, cm 135X105
San Tommaso apostolo (1636-1639)
Olio su tela, cm 135X105
STIMA € 30.000 - 50.000
527
GIOACCHINO ASSERETO
GIOACCHINO ASSERETO
(Genova, 1600 ; 1649)
Re Alfonso VII di Castiglia
Olio su tela, cm 141X182
Re Alfonso VII di Castiglia
Olio su tela, cm 141X182
STIMA € 60.000 - 120.000
484
GIOVANNI BATTISTA BUSIRI
GIOVANNI BATTISTA BUSIRI
(Roma, 1698 ; 1757)
Veduta del Colosseo con figure
Olio su tela, cm 100X115
Veduta del Colosseo con figure
Olio su tela, cm 100X115
STIMA € 10.000 - 15.000