Ritratto di giovane compositore e famiglia (Vincenzo Bellini?) Olio su tela, cm 118X146 L'ottocento propone un rinnovato interesse verso il mondo della famiglia e la nuova visione borghese consente immagini di notevole naturalezza, al contrario dei modelli di antico regime quando il ritratto mirava esclusivamente a celebrare i valori dinastici. Il nostro dipinto si evidenzia cosi' per la sua e spontaneita' fotografica. Tuttavia, le pose assunte dagli effigiati alludono comunque alla consapevolezza del proprio status sociale e al moderno concetto del decoro. L'attenta descrizione dei volti si tramuta in sobrieta' espressiva, inaugurando una moderna estetica. L'unico accenno che ci consente di conoscere qualcosa di piu' e' lo spartito che il giovane uomo ha nella mano sinistra, giovane che si riconosce verosimilmente in Vincenzo Bellini (Catania, 1801 ; Puteaux, 1835), compositore italiano tra i piu' celebri dell'Ottocento.
Cristo Olio su tela, cm 93X112 L'immagine evoca una simile composizione realizzata da Alessandro Bonvicino detto il Moretto (Brescia, 1498 circa ; 1554), cosi' anche lo stile e la stesura pittorica apparirebbero compatibili con una tecnica cinquecentesca. Si tratta di una iconografia particolarmente diffusa in ambito lombardo-veneto, basti pensare alle versioni di Tiziano Vecellio e Sebastiano del Piombo, ma altresi' replicata con varianti dallo stesso Bonvicino come dalla tela custodita alla Pinacoteca Tosio Martinengo. Il nostro dipinto esprime assai bene il naturalismo e il gioco di luce che caratterizza buona parte della produzione pittorica bresciana, basti pensare alle Nativita' di Gerolamo Savoldo. Naturalismo e giochi di luce che, come sappiamo, furono importantissimi non solo per la formazione di Michelangelo Merisi, ma anche per tutti quegli artisti che si dilettarono a realizzare immagini a 'Lume di notte'. Appare evidente che lo scopo e' quello di creare iconografie dal sentito carattere devozionale e non prive di una religiosita' contagiata da passioni e sentimenti riformistici.
Filosofo Olio su tavola ottagonale, cm 44X32 Ad Anassimandro di Mileto (610 ; 546 a.C.) si attribuisce la creazione della prima mappa del mondo, il primo a tracciarne uno schema (perimetron) e a costruire un globo, tuttavia, l'immagine di un vecchio canuto intento a misurarne con un compasso le dimensioni si riconosce iconograficamente in Democrito. Il filosofo greco, sostenitore dell'infinita' dei mondi, invita a rinunciare ad una concezione teleologica ed antropocentrica dell'universo e a ridere della pretesa di chi crede di scorgere negli eventi che accadono un significato assoluto. La tela qui presentata si attribuisce ad un autore nordico, influenzato dallo stile di Abraham Bloemaert (Gorinchem, 1564 ; Utrecht, 1651).
Madonna con il Bambino fra i Santi Giovanni Evangelista, Caterina d'Alessandria, Lucia e Antonio Abate Tempera su tavola, cm 23,5X20 La tavola in esame, in buone condizioni conservative, presenta una stesura pittorica cromaticamente felice e brillante. I dati di stile e scrittura suggeriscono una data di esecuzione tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo e un'appartenenza culturale toscana e nello specifico, fiorentina. Le reminiscenze dell'arte di Agnolo Gaddi e della bottega orcagnesca indirizzano la ricerca attributiva ad un gruppo specifico di artisti attenti alle volumetrie espresse con severita' e alle lievi delicatezze di gusto gotico, concepite su una struttura d'inizi Trecento e che ricorda Giovanni da Milano. L'impaginazione sintetica e la plasticita', insieme agli indizi morelliani, conducono cosi' a riconoscere (come suggerito da Luciano Bellosi in una scheda destinata alla proprieta') quale possibile autore Cenni Di Francesco Di Ser Cenni, attivo a Firenze dal 1369 al 1415 circa. Le notizie biografiche lo indicano nell'elenco dell'Arte dei Medici e degli Speziali nel 1369; nel 1410 firma e data un affresco nella Chiesa di San Francesco a Volterra. La sua produzione si caratterizza per l'intensa eleganza formale e il felice colorismo, aspetti che, come prima accennato, riscontriamo nell'opera in esame e che e' possibile altresi' notare nella 'Pentecoste' della Pieve di San Martino di Sesto Fiorentino, nel Polittico del Paul Getty Museum, nella 'Madonna col Bambino' dell'Haggin Museum in California o della Collezione Kress. Tuttavia molti indizi conducono a pensare la tavola quale opera giovanile, un periodo in cui l'attivita' del Cenni rimane ancora criticamente nebulosa, mentre l'alta qualita', appare superiore a quella ordinariamente espressa dall'artista.
San Pietro Tempera grassa su tavola, cm 145X58 Il dipinto raffigura San Pietro, riconoscibile per l'evidente attributo illustrativo rappresentato dalla chiave. Sia pur elegante e di notevoli dimensioni, l'opera presenta caratteri periferici e si suppone sia da riferire ad un'artista di Scuola umbra. Ad indirizzare la ricerca in quest'ambito e' l'iconografia, ancora vincolata a modelli quattrocenteschi, riflessi dall'uso degli ornamenti dorati e nel mettere in evidenza quegli aspetti illustrativi atti a rendere immediatamente comprensibili le immagini. A questo proposito e' interessante come nella zona di Terni, a Ferentillo, si trovi un dipinto murale tardo quattrocentesco con una simile figurazione di San Pietro. Si deve altresi' dire che la nostra tavola tradisce la conoscenza alla lontana del classicismo peruginesco, diffuso in Italia Centrale nel corso del XVI secolo dai suoi seguaci, sulla scia di Eusebio da san Giorgio e Giannicolo di Paolo.
Ritratto del filosofo Agostino Nifo Olio su tela, cm 63X49 Agostino Nifo (Sessa, 1469-70 ; Salerno? tra il 1539 e il 1546) studio' filosofia all'Universita' di Napoli e di Padova dove fu allievo di Nicoletto Vernia e insegno' a Padova, Napoli, Salerno, Pisa.
Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per offrirti l'esperienza più pertinente ricordando le tue preferenze. Cliccando su "Accetta tutto", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Impostazioni cookie" e fornire un consenso selezionato.
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati sul tuo browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Tuttavia, la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.