di Redazione
Sarà all’asta a Milano il prossimo 24 novembre 2016, da Wannenes, un raro arazzo a foglie verdi del ‘600 appena inserito in catalogo dall’esperto di dipartimento David Sorgato.
Gli arazzi Feuilles de choux (verdure a foglie verdi) di manifattura fiamminga, evocano il mondo fiabesco dell’Eden perduto. Erano pensati in serie o come singoli esemplari per i nobili, che li acquistavano per arredare in modo accogliente alcuni ambienti delle loro residenze principesche. Sono classificabili a seconda dei tipi di piante rappresentate, oppure in base alla presenza di elementi figurativi e faunistici, felini, draghi, grifi e unicorni, tratti liberamente dai “bestiari” del tempo, con valore allegorico.
Arazzo fiammingo Feuilles de choux, Grammont, 1550-1600, cm 312 x 326, Stima: 38.000 – 45.000 euro
La tecnica di tessitura utilizzava di consueto una catena di 5/6 fili a centimetro ed una trama in lana, con scarso uso di filati in seta.
La gamma cromatica era ristretta ad un numero relativamente esiguo di tinte verdi, blu, giallo, fra cui eccezionalmente spiccava il rosso, colore presente in questo splendido esemplare Feuille de Choux della metà del XVI secolo (1550-1600), che per eleganza può competere con i più suntuosi arazzi istoriati.
Dalla profonda foresta magica colore blu scuro, le grandi e folte foglie verdi smeraldo sfumate con tocchi di luce giallo, danno vita a un movimento continuo di lunghi rami fioriti di ranuncoli clematis color rosso che si diramano dal vaso posto sull’asse centrale dell’arazzo verso l’alto. Cinque uccellini colorati ed una farfalla, vivacizzano la composizione.
Passiflore, corniole, papaveri e ramoscelli di quercia si alternano a cesti di grande frutta matura lungo la lussureggiante bordura a balaustra. I decori lungo la parte perimetrale del campo e lungo la fascia esterna contribuiscono a creare un effetto di profondità e di piani di lettura.
E’ raro poter riconoscere la provenienza degli arazzi Feuilles de choux, poiché la prassi delle manifatture europee era di utilizzare stilemi analoghi per arazzerie di città differenti, Bruge, Anversa, Audenarde. Anche in questo caso il marchio non è visibile, ma l’impianto, le proporzioni e i colori sono riconducibili alla città di Grammont, garanzia di una produzione antica anteriore al XVII secolo. Il simbolo di Grammont era una croce montata su tre gradini.
ASTA TAPPETI E TESSUTI ANTICHI
24 NOVEMBRE 2016 c/o sala Carroponte, Open Care
Via G.B. Piranesi 10, 20137 Milano
ESPOSIZIONE 22 – 24 NOVEMBRE 2016
sala Carroponte, Open Care
Via G.B. Piranesi 10, 20137 Milano
10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00