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Un viaggio

Il tema del viaggio appassiona l’uomo da sempre. Anche la nostra vita è un breve viaggio, un viaggio verso l’ignoto dove anche il più esperto viaggiatore è costretto a fermarsi e a confrontarsi con tutto un corollario di domande e riflessioni senza però trovare alcuna risposta. Perché viaggiare, è in fondo uno stato dell’animo, a cui non si può chiedere ragione della sua esistenza, esiste perché noi esistiamo. Con il viaggio andiamo alla scoperta di nuovi mondi e di nuovi modi di vivere, sostituiamo il noto con l’ignoto, il famigliare con l’estraneo.
Il viaggio di Goethe in Italia nel 1786 è la scoperta del sentimento oltre la ragione, dell’abbandono ai sensi primordiali che questa terra ricca di cultura, arte, paesaggio e storia conserva con vitale disincanto, abituata da millenni a convivere con l’equilibrio tra bellezza e natura.

In questa chiave dobbiamo leggere l’erudita quanto dilettevole ricognizione nella storia della veduta napoletana da “souvenir” di Emilie Beck Saiello, che partendo dalla superba arcadia classicista di Nicolas Poussin si sviluppa come testimonianza di un viaggio di formazione per connaisseur del XVII e XVIII secolo, che culminerà in un linguaggio comune di cui Abraham Louis Rodolphe Ducros è delicato interprete.

Didier Priol, conservatore del Museo del Quebec, trova una sintesi alla maniera di Ducros quando dice che “le sue immagini prendono forma secondo un fragile equilibrio che oscilla tra la geometria ed il sentimento”. La memoria attraverso il “souvenirs de paysage” in epoca illuminista, che con sentimento muta nel ruderismo piranesiano e introduce al paesaggio romantico come quello di Jean-Baptiste Camille Corot.

Alessandro Secciani, come acuto analista finanziario e Direttore di Fondi&Sicav, sottolinea i destini paralleli tra borsa e arte, un viaggio globale tra nuovi mercati e opportunità dopo la crisi del 2008, che porta ad una diversificazione geografica del mercato e ad un’offerta trasversale per epoche e investimenti.

Beatrice Paolozzi Strozzi, direttore del Museo Nazionale del Bargello di Firenze ci introduce, attraverso Luca Violo, nella genesi del Rinascimento fiorentino che ha inizio con la gara del 1401 per le porte del Battistero tra Lorenzo Ghiberti e Filippo Brunelleschi, due ventenni che con immenso talento e cuore impavido danno forma a un cambiamento tanto epocale da essere ancora contemporaneo.

Amare l’arte è un viaggio che dura tutta una vita e Giovanni e Marella Agnelli, oltre al sentimento che li univa, condividevano la stessa passione per la bellezza e il salvifico stordimento che un’opera d’arte può provocare, balsamo indispensabile per sfuggire dai frenetici ritmi quotidiani. Nella riqualificazione del Lingotto superbamente concepita da Renzo Piano lo “Scrigno” occupa un ruolo preminente, così come la loro volontà di condividere con tutta la comunità un patrimonio di incomparabile valore per gusto e qualità, e che la direttrice Marcella Beraudo di Pralormo con appassionato vigore racconta nell’intervista a Serena Guardabassi Violo.

Il consuntivo per il 2012 ribadisce che il cuore dei collezionisti batte ancora per i dipinti antichi, capaci di regalare ‘viaggi’ della fantasia unici ed entusiasmanti e le aggiudicazioni di caratura assolutamente internazionale ne sono la migliore testimonianza.
Le preview offrono infine l’occasione di ammirare oggetti unici dove il desiderio di possederli è un viaggio entro il proprio gusto, come il portasigarette in argento realizzato per Gabriele d’Annunzio da Mario Buccellati per ricordare l’impresa di Fiume del 1919 o l’incantevole “Trombino” che negli anni Trenta Gianni Bulgari creò come anello di fidanzamento per l’amata Leonilde.

Per gli arredi la dimora dei conti Manfredi costituisce uno straordinario spaccato del fasto romano mentre la tela tardo barocca di Francesco Solimena raffigurante La conversione di Saulo contrapposta all’asciutta essenzialità concettuale dell’Achrome di Piero Manzoni del 1958-59, è il viatico per una lettura inaspettata e un’originale scelta collezionistica.

E il nostro viaggio nell’arte continua…

Pittore-Fiammingo-XVI-secolo-donna-veste-Maddalena

Pittore Fiammingo del XVI secolo
Ritratto di donna in veste di Maddalena
Stima € 20.000 – 30.000 Aggiudicazione € 421.600

TOP LOTS 2012

Pittori del XIV/XV secolo
Tre dipinti a fondo oro
Stima € 30.000 – 45.000 Aggiudicazione € 744.000

Pittore fiammingo del XV secolo
Ritratto di donna in veste di Maddalena
Stima € 20.000 – 30.000 Aggiudicazione € 421.600

Giorgio de Chirico
Piazza d’Italia; Malinconia Torinese, 1957
Stima € 120.000 – 150.000 Aggiudicazione € 210.800

Pittore napoletano del XVII secolo
San Sebastiano curato da Sant’Irene
Stima € 35.000 – 45.000 Aggiudicazione € 204.600

Lucio Fontana
Concetto Spaziale, 1959
Stima € 100.000 – 150.000 Aggiudicazione € 186.000

Servizio di piatti Famiglia Rosa Cina
Epoca Qianlong, 1736 – 1795
Stima € 50.000 – 70.000 Aggiudicazione € 173.600