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Paul Storr silver shapes the British Empire

Paul Storr è uno dei grandi maestri dell’argenteria inglese tra XVIII e XIX secolo, capace di creare degli oggetti che fin d’allora furono icone della gloria e della forza dell’Impero Britannico. Naque a Londra nel 1771. Nel 1796, Paul Storr apre bottega in Air Street, a Piccadilly, ed è qui che Storr produce i primi pezzi importanti della sua lunga carriera, che prosegue nel 1803 prima collaborando con Philip Rundell (1743-1827) , uno dei più famosi argentieri dell’epoca, con cui stringe un proficuo sodalizio che durerà vent’anni, poi dal 1826 con John Samuel Hunt, nipote della moglie, nella prestigiosa sede al 13 di New Bond Street diretta da John Mortimer. Le opere, così come la fama di Paul Storr e Samuel Hunt, raggiunsero il loro apice agli inizi del XIX secolo, come reazione all’algido e misurato neoclassicismo inglese. I loro oggetti, tanto esuberanti nella decorazione da ricordare il dinamismo rococò e gli elementi vegetali del periodo eclettico, senza dimenticare voluttuose citazioni classiche rivisitate con turbinoso talento, sono l’esempio di una fantasia tanto portentosa quanto flessibile, pronta a celebrare quella borghesia nobilitata che si era affermata con la rivoluzione industriale.
Questi quattro rinfrescatoi in argento realizzati nel 1817 recano l’arma di Charles Chetwynd-Talbot, secondo conte Talbot (1777-1849) e di sua moglie Frances, figlia di Charles Lambert. Il secondo conte, che rivestì un importante ruolo politico durante il regno degli ultimi Hannover, compì i propri studi alla Christ Church di Oxford, per poi andare in missione diplomatica presso l’ambasciata britannica in Russia sotto Lord Whitworth. Nel 1812, è nominato Lord Luogotenente d’Irlanda e Lord Luogotenente dello Staffordshire (carica che mantiene fino alla morte); nel 1821 conseguì il cavalierato di Saint Patrick, e nel 1844 la nomina a cavaliere della Giarrettiera, il cui emblema spicca in due dei quattro rinfrescatoi.