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Palazzo Reale Milano

“Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco”. La mostra che aprirà il prossimo 26 ottobre a Palazzo Reale di Milano fino al 26 febbraio 2017 si focalizza su un ambito poco indagato dell’arte di Rubens (Siegen 1577 – Anversa 1640), ovvero l’ammirazione del grande artista fiammingo verso l’arte italiana. L’esposizione, curata da Anna Lo Bianco affiancata da un comitato scientifico internazionale, mette a confronto 70 opere accuratamente selezionate, di cui 40 dell’artista, che sottolineano da una parte il legame con la grande arte italiana di Michelangelo, Tiziano, Tintoretto e il mondo classico, ma anche coi suoi contemporanei come Caravaggio, Annibale Carracci e Federico Barocci; dall’altra l’influenza che Rubens ha avuto sull’arte barocca, come Pietro da Cortona, Lanfranco e Gian Lorenzo Bernini. A questi il maestro olandese insegna come la pittura sia sacra sia profana è un teatro concitato e in movimento, dove la rappresentazione che invade uno spazio drammaticamente plastico e complesso, è una messinscena di personaggi che non sono più solo santi e dei, ma uomini e donne che vivono intensamente le emozioni in cui ognuno può riconoscersi. La grandiosità di Rubens ha le sue radici nel viaggio di formazione in Italia che l’artista intraprende nel 1600. Conosce le meraviglie delle corti, come quella fastosa e raffinata di Vincenzo I Gonzaga a Mantova, dove il giovane diviene pittore di corte e ha modo di studiare i capolavori del Cinquecento veneziano. Nel 1601, il Duca gli offre di conoscere la Città Eterna con la memoria dell’antico e un clima artistico effervescente e variegato, che tra classicismo e naturalismo, getta le basi di un moderno linguaggio visivo che coniuga bellezza e artificio con dinamico splendore, di cui Rubens è eccelso interprete per la capacità sbalorditiva di trasfigurare la realtà attraverso il piacere dei sensi.