“Dipingevo dal vero in tele di bastante grandezza, cercando di terminare lo studio sul posto, senz’aggiungerne una pennellata a caso… Ciò che mi guidava era il sentimento della natura; mai non pensavo all’effetto direttamente”: con queste parole l’artista amava definire il suo approccio all’arte.
Massimo Taparelli D’Azeglio (Torino 1798 – 1866) fu artista poliedrico, che amava l’arte in tutte le sue forme e riusciva a esprimersi in maniera impeccabile sia attraverso la pittura che la scrittura, che gli procurò un posto indipendente nella storia di quel periodo. Nella pittura rimase diviso tra il genere neoclassico e il genere storico, ma essenzialmente amava definirsi “verista“.
Pittore, scrittore, politico, d’Azeglio sintetizza la figura dell’artista moderno, versatile e dalle frequentazioni cosmopolite, pur restando fortemente aggrappato a un profondo senso di patriottismo.
Nell’asta web-only di Dipinti Antichi e del XIX (20 gennaio – 1 febbraio 2023) verrà esitato un suggestivo Paesaggio fluviale con cacciatori (lotto 149, stima 1.000 – 1.500 euro) dove gli elementi che animano l’ambientazione, il cielo terso velato da veloci nuvole bianche, la macchia del bosco verde e rigogliosa che fa da cornice, sono opera certamente di un grande paesaggista quale fu d’Azeglio. Il registro cromatico morbido e delicato, è giocato sulle infinite modulazioni dei verdi e dei bruni, coese a rendere la natura protagonista assoluta.
Per studiare come pittore la natura dal vero, d’Azeglio visse molto nei Castelli e nella campagna romana, in cerca del paesaggio e del costume, rendendo la sua tavolozza classicamente ariosa ma venata di un romantico realismo, che collocano la sua opera come un momento di transizione tra i vedutisti del ‘700 e gli impressionisti e macchiaioli del secondo Ottocento.
Lotto 149 | Massimo Tapparelli d’Azeglio, Torino, 1790 – 1862, Paesaggio fluviale con cacciatori, Firmato Azeglio in basso a destra , Olio su tela, cm 34,5 x 41,5 | Stima €. 1.000 – 1.500