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L’arte si conserva in ambasciata

Oltre all’immensa ricchezza artistica che l’Italia ha stratificato in millenni, come ad esempio i 47 siti inseriti nella Lista del Patrimonio dell’Umanità, Roma, Firenze, Assisi, Venezia, Siena, Pisa e Napoli e un territorio disseminato di centri storici di incomparabile bellezza, con 95.000 chiese monumentali, 40.000 rocche e castelli, 30.000 dimore storiche con 4.000 giardini, 36.000 fra archivi e biblioteche, 20.000 centri storici, 5.600 musei ed aree archeologiche e 1.500 conventi, il Belpaese conserva un patrimonio enorme, valutabile in 11.000 opere d’arte italiana nelle innumerevoli Ambasciate disseminate in tutto il mondo, di cui oltre due terzi in Europa.

Un tesoro immenso tenuto con cura dal Ministero degli Affari Esteri, che aveva bisogno di essere catalogato, valorizzato e restaurato con un contributo che grazie ad Anna Della Croce di Dojola, ex ambasciatore a Stoccolma,  in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e dei Beni Culturali, si è sostanziato il 30 giugno 2011 con un finanziamento di Arcus di 400.000 euro. Un’iniziativa di grande respiro internazionale che ha trovato il plauso del Ministero dei beni e delle attività culturali e che ha coinvolto in questa prima fase le Ambasciate più dotate, grandi e piccole che siano: Londra, Parigi, Lisbona, Dublino, Berlino, Stoccolma, Vienna e Praga.  Per sei di queste la schedatura è completata mentre per Stoccolma e Vienna è in fase avanzata. È auspicabile che il progetto prosegua prevedendo una unità stabile preposta, competente e dotata di bilancio in modo che il prestigio, l’eccellenza e la cultura siano ancora valori associati al paese Italia.