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I trittici della Crociera Atlantica. Un mito filatelico in volo

La Crociera Atlantica del Decennale, fu organizzata da Italo Balbo nel 1933 per celebrare il decimo anniversario della fondazione dell’Aeronautica militare italiana come forza armata autonoma, e venne effettuata con 25 idrovolanti “Savoia-Marchetti S.55X” equipaggiati con un centinaio di piloti e fra andata e ritorno coprì una distanza di quasi 20.000 km, superando tutte le imprese aeree compite sino ad allora.
La meta principale della trasvolata a tappe era rappresenta dall’Esposizione Universale “Century of Progress” che si tenne a Chicago tra il 1933 e il 1934 per festeggiare il centenario della città. La crociera partì il 1luglio 1933 da Orbetello per raggiungere Chicago in sette tappe, dove arrivò il 15 luglio. Da Chicago riparti il 19 luglio per New York (dove venne accolta in trionfo) e il 25 luglio ripartì per Roma, dove arrivò il 12 agosto 1933.
Le otto squadriglie erano identificate da un cerchio, o una stella, in uno dei quattro colori. Da qui le denominazioni delle squadriglie: Nera stellataNera cerchiataRossa stellataRossa cerchiataBianca stellataBianca cerchiataVerde stellataVerde cerchiata.

Dal punto di vista filatelico, vennero emessi dal Regno d’Italia specifici francobolli di posta aerea detti “trittici” perché composti da tre sezioni, in due valori da 25 Lire e 50 Lire. Per ognuno di questi vennero emesse 20 coppie recanti le sigle di 20 apparecchi, (lotto 604, stima 4.000 – 6.000 euro) identificati in base ai relativi piloti. Furono anche emessi appositi “trittici” per la posta aerea di servizio e altri francobolli per le Colonie italiane.
Gli apparecchi trasportarono corrispondenze affrancate con i “trittici” e per ciascun apparecchio si conoscono gli esatti quantitativi trasportati nelle varie tappe.
Oltre a sette aerogrammi affrancati con il trittico (lotti 605/611) vi è da segnalare uno dei rarissimi esemplari del trittico che non reca la sigla del pilota in sovrastampa. Se ne conoscono solamente 40 esemplari e rappresenta una delle massime rarità filateliche del Regno d’Italia (lotto 612, stima 20.000 – 40.000 euro).