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Una Collezione di ceramiche artistiche

Le Ceramiche Artistiche

Le maioliche artistiche della fabbrica Ginori vengono presentate per la prima volta al pubblico internazionale in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1855 – alcune già impreziosite con la leggendaria tecnica del lustro, riscoperta, dopo un paio di secoli di oblio, dal chimico Giusto Giusti – e verranno prodotte a Doccia fino al 1940.

Questa collezione comprende oggetti databili per la maggior parte all’ultimo quarto del XIX secolo e rappresenta un delizioso esempio di quel gusto per la rielaborazione dei modelli antichi che ha dato vita a forme nuove dalla forte espressività plastica. Vasi, piatti, orcioli, forniture da camino, brocche, fiasche e uno svariato numero di pezzi di forma vengono decorati a grottesche, raffaellesche, fiori, paesaggi e figure. Una collezione unica, eterogenea e dalla forte personalità in cui ritrovare gli stilemi classici del nostro rinascimento reinterpretati ed attualizzati dal genio ginoriano.

Urbano Lucchesi (1844 – 1906) a Doccia

Direttore artistico della manifattura, probabilmente dal 1876 fino al 1906, Urbano Lucchesi introdusse una ricca varietà di soggetti con particolare attenzione per la rappresentazione del mondo rurale. Caratteristica delle sue opere è una spiccata vena narrativa, retaggio anche del suo passato di scultore, che trova sbocco naturale sia nei soggetti di genere, come il venditore di giornali e il giovane contadino intento a bere un uovo, sia nei soggetti di fantasia come il putto intento a cavalcare un pesce.

La Collezione Guido Tissi

Uomo colto, raffinato e cosmopolita, Guido Tissi ha riunito in un’unica collezione porcellane della manifattura Cozzi, testimonianza delle sue radici lagunari, della bassanese Antonibon, di Meissen, di Ludwigsburg e delle altre principali manifatture europee, lasciando poi spazio a qualche digressione sulle porcellane orientali e su qualche bella maiolica. Una scelta selezionata, numericamente e qualitativamente, frutto di una passione collezionistica radicata nella sua famiglia da generazioni.

Di grande interesse la brocca in porcellana policroma di Meissen databile al 1745-50 circa. Forse parte degli acquisti fatti, intorno alla metà del XVIII secolo, da Louise Elisabeth, duchessa di Parma e figlia amatissima di Luigi XV, questa porcellana è particolarmente interessante anche per la bella montatura in argento dorato che richiama i lavori dei marchand-merciers parigini e che la lega all’esemplare oggi a Palazzo Pitti.