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Arredare con gioioso decoro

Mauro Tajocchi

Il grande storico dell’arte inglese John Pope Hennessy, che visse a Firenze in una bellissima casa affacciata sul Ponte Vecchio, sosteneva il rapporto con gli oggetti è più costante che con gli uomini (gli oggetti non cambiano mai natura e non diventano noiosi). Il collezionismo non è altro che un’attività culturale complessa, alimentata da una passione onnivora di conoscenza che come sosteneva Baudelaire alimenta “La mia grande, la mia unica, la mia primitiva passione è glorificare il culto delle immagini”.
Le opere d’arte segnano l’evolversi del gusto, che in una casa diviene una personale wunderkammer delle meraviglie. In fondo è nello stupore della scoperta la scintilla che rende imperioso e inarrestabile l’incendio di una passione che in alcuni casi diviene ossessione di una bellezza salvifica.
Nella prossima asta di Arredi, Sculture e Oggetti d’Arte del 23-24 giugno saranno esitati un corpus di oggetti provenienti da una prestigiosa collezione milanese, raccolti con eclettico gusto per esaltare la grande decorazione, tra un grandioso fasto tardo barocco, un grazioso artificio rococò e un’olimpica misura neoclassica. A partire da una gruppo in marmo raffigurante la “Vanitas” del XVIII – XIX secolo, e da una coppia di sculture veneziane settecentesche in legno laccato e dorato, raffiguranti servi mori su una base rocciosa che ancora testimoniano una forza e un entusiasmo plastico tipico del virtuosismo di un Seicento assai vicino al secolo del Lumi. Coeve e sempre provenienti dalla Serenissima, un’elegante coppia di poltrone in legno intagliato con impianto mistilineo ornato a decoro floreale policromo.
Di gusto neoclassico una coppia di vasi napoletani dell’atelier Giovine del 1823 biansati e decorati, probabilmente con ritratti di Francesco I di Borbone, reggente del Regno delle Due Sicilie e Maria Isabella di Borbone, e un tavolo da centro impiallacciato in legno di mogano del XIX – XX secolo, con piano circolare in marmo verde supportati da slanciate figure muliebri all’antica in bronzo dorato.