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Amarone Quintarelli. Capolavoro travolgente

Wine & Spirits Autunno 2019 di Gelasio Gaetani d’Aragona

Bere vino è come condividere un’opera d’arte, dove si può essere partecipi di un capolavoro non solo tramite gli occhi ma anche attraverso il palato. Se Giuseppe “Bepi” Quintarelli viene a tutti gli effetti considerato un artista, il suo capolavoro è ovviamente il vino in cui ha creduto, dove ogni singola annata è un insieme di pazienza e passione. Il suo lavoro è stato una vera e propria fonte di ispirazione per tutti quei produttori che hanno cominciato a cimentarsi con la produzione di Amarone, traghettando la Valpolicella dei vini semplici e beverini – Recioto e Amarone erano minuscole eccezioni – in terra di vini importanti. La tenuta si trova nel cuore della Valpolicella a Ceré di Negrar sulle pendici del monte Cà Paletta. Le vigne sono coltivate su terreni caratterizzati dalla presenza di basalti e calcare, particolarmente vocati per la coltivazione della vite. Ciò che contraddistingue l’Amarone è la complessità, il carattere e l’unicità degli aromi e il colore rosso rubino impenetrabile. Nasce da un assemblaggio di corvina veronese, rondinella e corvinone che profuma di prugne, ciliegie sotto spirito, cacao e caffè. Il sorso è travolgente, morbido, caldo e sensuale, mai fastidioso nonostante l’estrema ricchezza di profondità aromatica e persistenza. In cantina ci si affida al tempo e alla pazienza, con la consapevolezza che solo lunghi affinamenti in legno prima e in bottiglia dopo, permettono di ottenere vini dagli aromi armoniosi, complessi, longevi a affascinanti. Solo così nascono le famose etichette di Quintarelli. Con certezza annoverato tra i vini più pregiati d’Italia, sarà tra i protagonisti della prossima asta di Wine & Spirits, assieme ad una numerosa collezione di “colleghi” di cantina, con cinque bottiglie di Amarone della Valpolicella Classico superiore 1993. Fra le sue ultime cose che Luigi Veronelli lasciò scritto fu la spontaneità di “inginocchiarsi di fronte ad una bottiglia di Amarone …….e memorare i poeti”.