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Ai piedi dell’uomo la trama della storia

di David Sorgato

Un tappeto racconta infinite storie. Il ‘mestiere’ della tessitura ha un’origine che si perde all’inizio dell’uomo e nei secoli è staro realizzato in quasi nella totalità del globo, e quindi la selezione di tappeti e tessuti antichi della prossima asta di giugno è sicuramente un’occasione unica per entrare in contatto con vere e proprie rarità dell’arte tessile, che hanno espresso con creatività e passione un oggetto unico che oltrepassa il tempo.
Un esempio è un magnifico tappeto indiano dell’aria di Agra, dell’India settentrionale del 1880 – 1900 in buono stato di conservazione. Famosi per eleganza e qualità i tappeti indiani di Agra non solo adornavano i Palazzi dei Radjà, ma vennero commissionati dai nobili inglesi per adornare i salotti in Inghilterra. Questo tappeto è un bellissimo esempio a decoro con grandi plamette e collare di nubi. Molto raro è anche un Suzani della seconda metà del XIX secolo, dal formato multi preghiera “Saf” e con un bizzarra iscrizione poetica turco – uzbeka contro il matrimonio, forse di una setta religiosa che praticava il celibato, che recita: “La tua giovinezza è un fiore rosso, se vuoi che si sbiadisca, allora sposati! Il frutto del tormento non matura ogni anno: ehi voi, guerrieri, se vuoi che il frutto del tormento maturi, allora sposati. Se vuoi che migliaia di sofferenze ti arrivino in testa, allora sposati”. Tra i tappeti caucasici, i Kazan Karapchof a fondo rosso sono particolarmente rari. Quello che sarà esitato a giugno è particolare per una bordatura decisamente insolita, per una intensità cromatica e una creatività grafica di vitale impatto, e perché esemplari di questa qualità molto di rado vengono presentati sul mercato.