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Stroke and Color

Le figure di Amedeo Modigliani sono lineari, eteree e arcaiche sia che siano disegnate, dipinte o scolpite.
Nei disegni ancor di più si coglie una purezza del tratto che rende tangibile la sua volontà di giungere all’essenza dell’espressione, sintesi della linearità di Costantin Brancusi ma anche della statuaria etrusca che lo aveva formato nella natia Livorno.
Colli allungati, occhi a mandorla, bocche increspate e nasi storti, i suoi personaggi femminili e maschili sono delle maschere spogliate dell’anima per divenire totem di una bellezza senza tempo.
I suoi disegni sono fra i più ricercati dal mercato internazionale, e la matita su carta che verrà presentata nella prossima asta del 25 maggio negli spazi milanesi di Open Care, del 1916 dal titolo Ragazza con le mani giunte è da considerarsi come una dei più interessanti sia dal punto di vista stilistico che per la storia delle provenienze (oltre ad essere presente nei due cataloghi ragionati del Patani e del Parisot, e alla grande mostra a Palazzo Reale di Milano nel 1958).

Infatti, dopo essere stato in una collezione privata parigina, è passato dalla prestigiosa galleria milanese de “Il Milione” di Ghiringhelli, e nella collezione di Cesare Tosi, sarto di gran fama (il pittore Sironi lo definì «architetto umano») che vestì il principe Umberto e il duca d’Aosta, i Romanoff emigrati in Italia, Trilussa, artisti e campioni dello sport.
Innamorato dell’arte moderna fu amico e mecenate dei pittori, e mise insieme una collezione di prim’ordine come attestano i giornali tra gli anni ’50 e ’60, tra cui figuravano De Chirico, De Pisis, Sironi, Modigliani, Guttuso, Picasso, Kandinski, Tangui e Klee.

Giallino di Piero Dorazio è una grande tela del 1977 di 190 x 210 cm, che racconta il percorso felice di un grande protagonista dell’astrattismo italiano (l’opera è presente nella monografia di Marisa Volpi Orlandini, Alfieri Edizioni d’Arte, Venezia 1977, e alla mostra alla Galleria Emmerich di New York dello stesso anno).
Firmatario nel 1947 del “Gruppo Forma 1” con Ugo Attardi, Pietro Consagra, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo, Giulio Turcato e Carla Accardi, l’artista romano incentra la sua ricerca sull’equilibrio tra segno e colore come concertazione della luce, come sottolineava magistralmente il poeta Giuseppe Ungaretti in una sua introduzione del 1966 (Un intenso splendore, cat. Im Erker Galerie, San Gallo): “In quei suoi tessuti o meglio membrane, di pittura uniforme quasi monocroma e pure intrecciata di fili diversi di colore, di raggi di colore, s’aprono, dentro i fitti favi gli alveoli custodi di pupille pregne di luce, armati di pungiglioni di luce”.

Amedeo-Modigliani-Ragazza-mani-giunte

Amedeo Modigliani Ragazza con le mani giunte, 1916, matita su carta, cm 41,1 x 26,2
Stima € 30.000 – 40.000