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Augusto Bozzi e Sergio Saporiti Modern by Vocation

Essenziale, innovativo, sperimentale: il nome di Augusto Bozzi (1924-1982) è strettamente legato a quello dell’azienda lombarda Saporiti, per la quale dalla fine degli anni Quaranta disegnò sedie e poltrone.

Sergio Saporiti (1928-2014) che fonda la società nel 1945, volle lavorare fin dall’inizio con architetti e designer in grado di realizzare prodotti in cui la semplicità si coniugasse con l’innovazione nell’uso di materiali d’avanguardia nel campo dell’arredamento: fu Augusto Bozzi il primo a collaborare con il giovane Saporiti per i mercati esteri (soprattutto svizzero, tedesco e francese).

I due diedero corpo a idee d’avanguardia al livello internazionale nel campo del design sia dal punto di vista della progettazione, ma soprattutto nella scelta dei materiali e nella finitura dei dettagli. È proprio Rosselli, che con il suocero Gio Ponti e l’ingegner Fornaroli, creerà uno degli studi di progettazione più importanti della storia del design italiano. Diventa il vero e proprio art director della “Saporiti”, una presenza decisiva per l’evoluzione dell’azienda a livello globale. Tra le sedute più celebri e imitate di Augusto Bozzi, va ricordata la “Ariston”, del 1957. Ma già una decina di anni prima, con la “Major Chair”, aveva incominciato a connotare di raffinata ed elegante italianità i prodotti che fino ad allora avevano molto risentito dell’influenza scandinava.

Sono da riferire agli anni ’50 una coppia di poltrone modello Golden in metallo verniciato, gomma, ottone, tessuto imbottito, e dello stesso decennio una poltrona modello Etere minor, che saranno esitate nell’asta di Design del 16 giugno 2017.