214
ANTONIO MOLINARI
(Venezia, 1655 - 1704)
Lucrezia
Olio su tela, cm 114X96
Lucrezia
Olio su tela, cm 114X96
ESTIMATE € 8,000 - 12,000
Provenienza:
Conti Federici
Milano, Asta della Galleria del Corso, 17-22 dicembre 1923, lotto 283 (come Paolo Veronese)
Milano, collezione privata
Lodato da Antonio Maria Zanetti che lo giudicò 'genio vigoroso ed originale' (cfr. A. Zanetti, Della pittura veneziana e delle opere pubbliche de' veneziani maestri, 1771, libro V, p. 407), Antonio Molinari, seguendo la linea del padre Giovanni, si perfezionò nella bottega di Antonio Zanchi, da cui apprese il gusto tenebroso e il robusto naturalismo che apprezziamo nelle sue opere giovanili, come la Susanna e i vecchioni e La vendetta di Tomiri conservate alla Staatliche Gemäldegalerie di Kassel. Tuttavia, in lui si ravvisa una evidente modernità in grado di aggiornare il gusto della precedente generazione in chiave settecentesca. La sua arte, infatti, tiene conto progressivamente degli esiti di Sebastiano Ricci. Si deve pertanto riconoscere al Molinari maturo questo importantissimo merito e constatarne l'affinità con Bartolomeo Bambini e altri artefici che determinarono il distacco dalla pittura dei 'tenebrosi'. In questi anni, infatti, l'artista conseguì un ragguardevole successo, dipingendo quadri da stanza dedicati alle eroine e ai protagonisti della storia romana. Ricordiamo in questo caso il Nerone davanti al cadavere di Agrippina di Kassel, l'Antonio e Cleopatra del Museo civico di Bassano e le tele a pendant di collezione privata raffiguranti Porzia e Cleopatra che scioglie la perla (cfr. Craievich 2005, p. 161, n. 82a), opere che manifestano una teatralità più equilibrata, meno concitata e dunque solenne, aspetti che ben riscontriamo nell'opera in esame e che Giorgio Fossaluzza assegna all'ultimo decennio del Seicento. Si deve infine prestare attenzione all'arma araldica a guisa di spilla visibile sulla spalla dell'ancella che si può riconoscere nell'arma della famiglia Medici, suggerendo una possibile committenza dell'opera. Si deve infatti tener conto che l'interesse da parte granducale nei confronti della pittura veneta iniziò agli inizi del Seicento per il tramite di diversi intermediari come Paolo Del Sera (1614-1672) e si intensificò con l'avvento di Ferdinando de Medici che si avvaleva dei servigi e dei consigli di Niccolò Cassana (Venezia, 1659 - Londra, 1714).
Si ringrazia Giorgio Fossaluzza per l'attribuzione.
Bibliografia di riferimento:
C. Monbeig Goguel, Drawings by Antonio Molinari in the Louvre, in Master Drawings, 23-24, 1985-1986, p. 238
S. Brink, Genio vigoroso e originale. Die Zeichnungen des Antonio Molinari, catalogo della mostra, Düsseldorf 2005, p. 82
A. Craievich, Antonio Molinari, Soncino 2005, ad vocem
Conti Federici
Milano, Asta della Galleria del Corso, 17-22 dicembre 1923, lotto 283 (come Paolo Veronese)
Milano, collezione privata
Lodato da Antonio Maria Zanetti che lo giudicò 'genio vigoroso ed originale' (cfr. A. Zanetti, Della pittura veneziana e delle opere pubbliche de' veneziani maestri, 1771, libro V, p. 407), Antonio Molinari, seguendo la linea del padre Giovanni, si perfezionò nella bottega di Antonio Zanchi, da cui apprese il gusto tenebroso e il robusto naturalismo che apprezziamo nelle sue opere giovanili, come la Susanna e i vecchioni e La vendetta di Tomiri conservate alla Staatliche Gemäldegalerie di Kassel. Tuttavia, in lui si ravvisa una evidente modernità in grado di aggiornare il gusto della precedente generazione in chiave settecentesca. La sua arte, infatti, tiene conto progressivamente degli esiti di Sebastiano Ricci. Si deve pertanto riconoscere al Molinari maturo questo importantissimo merito e constatarne l'affinità con Bartolomeo Bambini e altri artefici che determinarono il distacco dalla pittura dei 'tenebrosi'. In questi anni, infatti, l'artista conseguì un ragguardevole successo, dipingendo quadri da stanza dedicati alle eroine e ai protagonisti della storia romana. Ricordiamo in questo caso il Nerone davanti al cadavere di Agrippina di Kassel, l'Antonio e Cleopatra del Museo civico di Bassano e le tele a pendant di collezione privata raffiguranti Porzia e Cleopatra che scioglie la perla (cfr. Craievich 2005, p. 161, n. 82a), opere che manifestano una teatralità più equilibrata, meno concitata e dunque solenne, aspetti che ben riscontriamo nell'opera in esame e che Giorgio Fossaluzza assegna all'ultimo decennio del Seicento. Si deve infine prestare attenzione all'arma araldica a guisa di spilla visibile sulla spalla dell'ancella che si può riconoscere nell'arma della famiglia Medici, suggerendo una possibile committenza dell'opera. Si deve infatti tener conto che l'interesse da parte granducale nei confronti della pittura veneta iniziò agli inizi del Seicento per il tramite di diversi intermediari come Paolo Del Sera (1614-1672) e si intensificò con l'avvento di Ferdinando de Medici che si avvaleva dei servigi e dei consigli di Niccolò Cassana (Venezia, 1659 - Londra, 1714).
Si ringrazia Giorgio Fossaluzza per l'attribuzione.
Bibliografia di riferimento:
C. Monbeig Goguel, Drawings by Antonio Molinari in the Louvre, in Master Drawings, 23-24, 1985-1986, p. 238
S. Brink, Genio vigoroso e originale. Die Zeichnungen des Antonio Molinari, catalogo della mostra, Düsseldorf 2005, p. 82
A. Craievich, Antonio Molinari, Soncino 2005, ad vocem
LOTS
1
FRANCESCO GUARDI
FRANCESCO GUARDI
(Venezia, 1712 - 1793)
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
ESTIMATE € 3,000 - 5,000
2
AGOSTINO UGOLINI
AGOSTINO UGOLINI
(Verona, 1755 - 1824)
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
3
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
4
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
5
HENDRIK FRANS VAN LINT
HENDRIK FRANS VAN LINT
(Anversa, 1684 - Roma, 1763)
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
6
ERASMUS DE BIE
ERASMUS DE BIE
(Anversa, 1629 - 1675)
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
ESTIMATE € 500 - 800
7
THOMAS VAN APSHOVEN
THOMAS VAN APSHOVEN
(Anversa, 1622 - 1664)
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
ESTIMATE € 500 - 800
8
EGBERT VAN HEEMSKERCK
EGBERT VAN HEEMSKERCK
(Harleem, 1634 - Londra, 1704)
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
10
SIMON JOHANNES VAN DOUW
SIMON JOHANNES VAN DOUW
(Anversa, 1630 circa - dopo il 1677)
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
ESTIMATE € 500 - 800
11
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
(Amsterdam, 1566 - prima del 1616)
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
12
STEFANO POZZI
STEFANO POZZI
(Roma, 1699 - 1768)
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
ESTIMATE € 3,000 - 5,000