206
GIAMBATTISTA TIEPOLO
(Venezia, 1696 - Madrid, 1770)
Sant'Antonio da Padova
Olio su tela, cm 120X61
Sant'Antonio da Padova
Olio su tela, cm 120X61
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
Provenienza:
Milano, collezione Giuseppe Beltrami
Milano, collezione privata (1949)
Bibliografia:
P. Molmenti, G. B. Tiepolo, la sua vita e le sue opere, Milano 1909, p. 341 (come Domenico Tiepolo)
E. Sack, Giambattista und Domenico Tiepolo, Ihr Leben und Hire Werke, Hamburg 1910, p. 312, n. 94(come Domenico Tiepolo, ma giudicata simile ai lavori di Aranjuez)
P. Molmenti, Tiepolo. La vie et l'oeuvre du Peintre, Parigi 1911, tav. 251
Nei pionieristici studi di Molmenti e di Sack, questa piccola pala fu assegnata a Giandomenico Tiepolo, quando il pittore guarda alle ultime creazioni spagnole del padre. Tuttavia, il confronto fra i due studiosi si avvaleva di una riproduzione fotografica e da allora il dipinto non fu più oggetto di studio. Il suo riapparire ha pertanto permesso a Giorgio Fossaluzza una riconsiderazione critica del dipinto, proponendo di ricondurlo al catalogo di Giambattista, ravvisandovi una data d'esecuzione al quarto decennio, vale a dire, nel momento in cui l'autore evolve con maggiore evidenza. Sono gli anni in cui Tiepolo porta a termine gli affreschi di Udine e le tele di palazzo Dolfin a Venezia, oggi conservate a Vienna, New York e Pietroburgo- ed è in questa fase che si colloca l'opera, connotata da una sciolta conduzione pittorica e una peculiare costruzione scenica, la medesima che riconosciamo negli affreschi e nelle pale d'altare di questo momento, la cui articolazione compositiva si fa accentuatamente verticale. A confronto possiamo qui ricordare la pala di Pieve di Sacco, l'Adorazione del Bambino custodita nella Sacrestia dei canonici della Basilica di San Marco, l'Educazione della Vergine di Santa Maria della Fava e la pala realizzata per la chiesa padovana di San Prosdocimo oggi custodita all'Accademia di Venezia. Rispetto a queste opere, la tela in esame presenta però una riuscita fermezza compositiva nell'enfatizzare la centralità della figura e il suo atteggiamento meditativo nel momento in cui riceve il serto di gigli. Nondimeno, l'opera condivide con le creazioni degli anni Trenta una peculiare agilità delle stesure e una più consapevole sensibilità cromatica, riconoscibile nel panneggio rosato che avvolge il Bimbo e nel tessuto blu che spicca al centro della composizione, artificio che equilibra e ravviva con le sue screziature la scena. Quanto al riscontro tipologico, il volto squadrato e teso del Santo, sapientemente costruito dalla gradazione chiaroscurale, rammenta ancora le opere degli anni Venti ma, soprattutto, indica un preciso confronto con il San Rocco della collezione Von Pannwitz a Bennebrock e di collezione Cicogna a Milano (Gemin, Pedrocco 1993, pp. 306 cat. 184, 309 cat. 196).
Si ringrazia Giorgio Fossaluzza per l'attribuzione.
Bibliografia di riferimento:
M. Gemin, F. Pedrocco, Giambattista Tiepolo. I dipinti. Opera completa, Venezia 1993, ad vocem
F. Pedrocco, Giambattista Tiepolo: gli esordi, in Giambattista Tiepolo, catalogo della mostra a cura di A. Bayer, K. Christiansen, G. Nepi Scirè, F. Pedrocco, G. Romanelli, Milano 1996, pp. 37-51
G.M. Pilo, Per la giovinezza di Giovan Battista Tiepolo, in Arte Documento, 10, 1996, pp. 168-173
Milano, collezione Giuseppe Beltrami
Milano, collezione privata (1949)
Bibliografia:
P. Molmenti, G. B. Tiepolo, la sua vita e le sue opere, Milano 1909, p. 341 (come Domenico Tiepolo)
E. Sack, Giambattista und Domenico Tiepolo, Ihr Leben und Hire Werke, Hamburg 1910, p. 312, n. 94(come Domenico Tiepolo, ma giudicata simile ai lavori di Aranjuez)
P. Molmenti, Tiepolo. La vie et l'oeuvre du Peintre, Parigi 1911, tav. 251
Nei pionieristici studi di Molmenti e di Sack, questa piccola pala fu assegnata a Giandomenico Tiepolo, quando il pittore guarda alle ultime creazioni spagnole del padre. Tuttavia, il confronto fra i due studiosi si avvaleva di una riproduzione fotografica e da allora il dipinto non fu più oggetto di studio. Il suo riapparire ha pertanto permesso a Giorgio Fossaluzza una riconsiderazione critica del dipinto, proponendo di ricondurlo al catalogo di Giambattista, ravvisandovi una data d'esecuzione al quarto decennio, vale a dire, nel momento in cui l'autore evolve con maggiore evidenza. Sono gli anni in cui Tiepolo porta a termine gli affreschi di Udine e le tele di palazzo Dolfin a Venezia, oggi conservate a Vienna, New York e Pietroburgo- ed è in questa fase che si colloca l'opera, connotata da una sciolta conduzione pittorica e una peculiare costruzione scenica, la medesima che riconosciamo negli affreschi e nelle pale d'altare di questo momento, la cui articolazione compositiva si fa accentuatamente verticale. A confronto possiamo qui ricordare la pala di Pieve di Sacco, l'Adorazione del Bambino custodita nella Sacrestia dei canonici della Basilica di San Marco, l'Educazione della Vergine di Santa Maria della Fava e la pala realizzata per la chiesa padovana di San Prosdocimo oggi custodita all'Accademia di Venezia. Rispetto a queste opere, la tela in esame presenta però una riuscita fermezza compositiva nell'enfatizzare la centralità della figura e il suo atteggiamento meditativo nel momento in cui riceve il serto di gigli. Nondimeno, l'opera condivide con le creazioni degli anni Trenta una peculiare agilità delle stesure e una più consapevole sensibilità cromatica, riconoscibile nel panneggio rosato che avvolge il Bimbo e nel tessuto blu che spicca al centro della composizione, artificio che equilibra e ravviva con le sue screziature la scena. Quanto al riscontro tipologico, il volto squadrato e teso del Santo, sapientemente costruito dalla gradazione chiaroscurale, rammenta ancora le opere degli anni Venti ma, soprattutto, indica un preciso confronto con il San Rocco della collezione Von Pannwitz a Bennebrock e di collezione Cicogna a Milano (Gemin, Pedrocco 1993, pp. 306 cat. 184, 309 cat. 196).
Si ringrazia Giorgio Fossaluzza per l'attribuzione.
Bibliografia di riferimento:
M. Gemin, F. Pedrocco, Giambattista Tiepolo. I dipinti. Opera completa, Venezia 1993, ad vocem
F. Pedrocco, Giambattista Tiepolo: gli esordi, in Giambattista Tiepolo, catalogo della mostra a cura di A. Bayer, K. Christiansen, G. Nepi Scirè, F. Pedrocco, G. Romanelli, Milano 1996, pp. 37-51
G.M. Pilo, Per la giovinezza di Giovan Battista Tiepolo, in Arte Documento, 10, 1996, pp. 168-173
LOTS
1
FRANCESCO GUARDI
FRANCESCO GUARDI
(Venezia, 1712 - 1793)
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
ESTIMATE € 3,000 - 5,000
2
AGOSTINO UGOLINI
AGOSTINO UGOLINI
(Verona, 1755 - 1824)
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
3
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
4
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
5
HENDRIK FRANS VAN LINT
HENDRIK FRANS VAN LINT
(Anversa, 1684 - Roma, 1763)
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
6
ERASMUS DE BIE
ERASMUS DE BIE
(Anversa, 1629 - 1675)
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
ESTIMATE € 500 - 800
7
THOMAS VAN APSHOVEN
THOMAS VAN APSHOVEN
(Anversa, 1622 - 1664)
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
ESTIMATE € 500 - 800
8
EGBERT VAN HEEMSKERCK
EGBERT VAN HEEMSKERCK
(Harleem, 1634 - Londra, 1704)
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
10
SIMON JOHANNES VAN DOUW
SIMON JOHANNES VAN DOUW
(Anversa, 1630 circa - dopo il 1677)
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
ESTIMATE € 500 - 800
11
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
(Amsterdam, 1566 - prima del 1616)
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
12
STEFANO POZZI
STEFANO POZZI
(Roma, 1699 - 1768)
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
ESTIMATE € 3,000 - 5,000