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SEBASTIANO RICCI
(Belluno, 1659 - Venezia, 1734)
MARCO RICCI (per il brano di paesaggio)
(Belluno, 1676 - Venezia, 1730)
Visione di San Bruno
Olio su tela, cm 100X126
MARCO RICCI (per il brano di paesaggio)
(Belluno, 1676 - Venezia, 1730)
Visione di San Bruno
Olio su tela, cm 100X126
ESTIMATE € 30,000 - 50,000
Provenienza:
Venezia, collezione del conte Algarotti?
Bologna, Collezione Marabini
Milano, collezione privata
Bibliografia:
Archivio fotografico fondazione Cini, n. 434205
R. Pallucchini, Giunte a Sebastiano Ricci, in Proporzioni, 1950, pp. 212-215, Tav. CCXL
J. Daniels, Sebastiano Ricci, Hove 1976, p. 18, n. 58
J. Daniels, L'opera completa di Sebastiano Ricci, Milano 1976, pp. 96-97, n. 116-18, n. 58
A. Scarpa, Sebastiano Ricci, Milano 2006, p. 360, n. P/66
L'opera fu attribuita a Sebastiano Ricci da Roberto Longhi, resa nota nel 1950 da Rodolfo Pallucchini e pubblicata da Annalisa Scarpa (cfr. Pallucchini 1950- Scarpa 2006). Detto ciò, è imprescindibile rimarcare da subito l'alta qualità del dipinto, riconoscendolo nell'immagine archiviata dalla fondazione Cini, a sua volta probabilmente identificabile con la tela appartenente alla collezione Algarotti (cfr. Scarpa 2006). Questa premessa è doverosa per segnare la distanza qualitativa del dipinto in esame rispetto alla versione recentemente apparsa sul mercato americano, che rivela una sprezzatura incerta e una scolastica esecuzione. L'analisi minuziosa della tela Marabini, difatti, manifesta una sensibilità disegnativa e di pennello degna del maestro, mentre lo stile indica una datazione al primo lustro del XVIII secolo, quando l'artista dopo i soggiorni a Bologna, a Roma e in Lombardia, mette in pratica una strepitosa gestione pittorica, che evoca sì i modelli felsinei e capitolini, ma li coniuga magistralmente con la sensibilità cromatica e atmosferica lagunare, come già ben constatò Luigi Lanzi: 'Le forme delle sue figure han bellezza, nobiltà, grazia sul far di Paolo (Veronese), le attitudini sono oltre il comun modo naturali, pronte, svariatissime- le composizioni son dirette dalla verità e dirette dal buon senso. Benché bravo nel maneggio del pennello, non ne abusò, come moltissimi han fatto, alla celerità; le sue figure son disegnate con precisione, e staccate da' fondi, che spesso tinge di un bellissimo azzurro, su cui trionfano' (cfr. L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, III, Bassano 1809, pp. 274-276). L'esito di questo proficuo periodo di formazione, infatti, condusse il pittore a concepire una sapiente sintesi tra decorativismo e sostanziosa pittura, contrassegnata da stesure e colpi di lume atti alla narrazione. Inoltre, nel nostro caso è possibile giudicare l'armoniosità d'insieme del brano paesistico dipinto da Marco Ricci, autore che aveva già dato prova di talento coadiuvando Sebastiano negli affreschi di Palazzo Taverna a Roma (cfr. Pallucchini 1950). Concludendo, tornano ancora utili le parole del Pallucchini quando asserisce che a Venezia durante i primi anni del Settecento: 'Ricci risolveva quella varia cultura, di cui diveniva il diffusore e il depositario al tempo stesso, su un piano distintivo di colore, divenuto franco e luminoso'.
Ringraziamo Giorgio Fossaluzza per aver confermato l'attribuzione.
Venezia, collezione del conte Algarotti?
Bologna, Collezione Marabini
Milano, collezione privata
Bibliografia:
Archivio fotografico fondazione Cini, n. 434205
R. Pallucchini, Giunte a Sebastiano Ricci, in Proporzioni, 1950, pp. 212-215, Tav. CCXL
J. Daniels, Sebastiano Ricci, Hove 1976, p. 18, n. 58
J. Daniels, L'opera completa di Sebastiano Ricci, Milano 1976, pp. 96-97, n. 116-18, n. 58
A. Scarpa, Sebastiano Ricci, Milano 2006, p. 360, n. P/66
L'opera fu attribuita a Sebastiano Ricci da Roberto Longhi, resa nota nel 1950 da Rodolfo Pallucchini e pubblicata da Annalisa Scarpa (cfr. Pallucchini 1950- Scarpa 2006). Detto ciò, è imprescindibile rimarcare da subito l'alta qualità del dipinto, riconoscendolo nell'immagine archiviata dalla fondazione Cini, a sua volta probabilmente identificabile con la tela appartenente alla collezione Algarotti (cfr. Scarpa 2006). Questa premessa è doverosa per segnare la distanza qualitativa del dipinto in esame rispetto alla versione recentemente apparsa sul mercato americano, che rivela una sprezzatura incerta e una scolastica esecuzione. L'analisi minuziosa della tela Marabini, difatti, manifesta una sensibilità disegnativa e di pennello degna del maestro, mentre lo stile indica una datazione al primo lustro del XVIII secolo, quando l'artista dopo i soggiorni a Bologna, a Roma e in Lombardia, mette in pratica una strepitosa gestione pittorica, che evoca sì i modelli felsinei e capitolini, ma li coniuga magistralmente con la sensibilità cromatica e atmosferica lagunare, come già ben constatò Luigi Lanzi: 'Le forme delle sue figure han bellezza, nobiltà, grazia sul far di Paolo (Veronese), le attitudini sono oltre il comun modo naturali, pronte, svariatissime- le composizioni son dirette dalla verità e dirette dal buon senso. Benché bravo nel maneggio del pennello, non ne abusò, come moltissimi han fatto, alla celerità; le sue figure son disegnate con precisione, e staccate da' fondi, che spesso tinge di un bellissimo azzurro, su cui trionfano' (cfr. L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, III, Bassano 1809, pp. 274-276). L'esito di questo proficuo periodo di formazione, infatti, condusse il pittore a concepire una sapiente sintesi tra decorativismo e sostanziosa pittura, contrassegnata da stesure e colpi di lume atti alla narrazione. Inoltre, nel nostro caso è possibile giudicare l'armoniosità d'insieme del brano paesistico dipinto da Marco Ricci, autore che aveva già dato prova di talento coadiuvando Sebastiano negli affreschi di Palazzo Taverna a Roma (cfr. Pallucchini 1950). Concludendo, tornano ancora utili le parole del Pallucchini quando asserisce che a Venezia durante i primi anni del Settecento: 'Ricci risolveva quella varia cultura, di cui diveniva il diffusore e il depositario al tempo stesso, su un piano distintivo di colore, divenuto franco e luminoso'.
Ringraziamo Giorgio Fossaluzza per aver confermato l'attribuzione.
LOTS
1
FRANCESCO GUARDI
FRANCESCO GUARDI
(Venezia, 1712 - 1793)
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
ESTIMATE € 3,000 - 5,000
2
AGOSTINO UGOLINI
AGOSTINO UGOLINI
(Verona, 1755 - 1824)
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
3
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
4
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
5
HENDRIK FRANS VAN LINT
HENDRIK FRANS VAN LINT
(Anversa, 1684 - Roma, 1763)
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
6
ERASMUS DE BIE
ERASMUS DE BIE
(Anversa, 1629 - 1675)
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
ESTIMATE € 500 - 800
7
THOMAS VAN APSHOVEN
THOMAS VAN APSHOVEN
(Anversa, 1622 - 1664)
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
ESTIMATE € 500 - 800
8
EGBERT VAN HEEMSKERCK
EGBERT VAN HEEMSKERCK
(Harleem, 1634 - Londra, 1704)
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
10
SIMON JOHANNES VAN DOUW
SIMON JOHANNES VAN DOUW
(Anversa, 1630 circa - dopo il 1677)
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
ESTIMATE € 500 - 800
11
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
(Amsterdam, 1566 - prima del 1616)
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
12
STEFANO POZZI
STEFANO POZZI
(Roma, 1699 - 1768)
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
ESTIMATE € 3,000 - 5,000