2
AGOSTINO UGOLINI
(Verona, 1755 - 1824)
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
Provenienza:
Italia, collezione privata
Stimato dal monsignor Gualfardo Ridolfi quale 'anima rarissima per l'interezza de' suoi costumi, e per la pietà', Agostino Ugolini si formò nella bottega di Giovanni Battista Buratto (Verona, 1731 - 1793), ma la sua produzione mostra le suggestioni dei più importanti artisti veronesi d'età barocca. Balestra, Cignaroli e Rotari influenzarono il suo lessico, caratterizzato da un colorismo vivace, accesi accordi cromatici e peculiari regie di lume. Questo aspetto si coglie in modo particolare osservando i suoi bozzetti, la cui rapidità d'esecuzione non attenua il gusto per la compiutezza (cfr. Ferrarini, 2000). Questa predilezione a 'rifinire' la si riscontra anche nella produzione di Pietro Rotari e Giambettino Cignaroli, evidenziando un preciso intento estetico degli studi. Tornando al dipinto in esame, si avverte tuttavia una scioltezza di notevole sprezzatura, in perfetta sintonia con il tenore rocaille dell'arte veneta e lagunare, persuadendoci a contraddire l'idea che i modelletti della scuola veronese abbiano un fine 'prevalentemente didattico- a differenza di quanto accadeva in ambito veneziano dove godevano di un mercato specifico' (cfr. Ferrarini, 2000). Siffatto aspetto potrebbe pertanto suggerire una data d'esecuzione precoce della tela in esame, a discapito delle difficoltà sollevate dalla critica di riuscire a dare un ordine cronologico all'attività dell'artista. A questo proposito, basti il confronto con la Madonna con il bambino, san Giovanni battista e l'angelo custode che, probabile modelletto della pala per la chiesa degli Oratoriani eseguita prima del 1795, esibisce una conduzione e un contegno decisamente più classicheggiante. Si può quindi affermare che nei modelletti di Ugolini non prevalga la compiutezza, ma una sorprendente padronanza tecnica che gli consente una decisa libertà espressiva e di tocco. Un talento, tra l'altro, già messo in luce dall'abate Giannantonio Moschini, che lo definiva 'eccelente nel pingere in breve spazio, e che piace per la grazia, con cui incanta, e per la vaghezza con cui colorisce' (Moschini, 1806-1808, I, p. 132).
L'opera è corredata da una scheda critica di Elvio Mich.
Bibliografia di riferimento:
G. A. Moschini, Della Letteratura Veneziana del secolo XVIII fino a' nostri giorni, Venezia 1806-1808
G. Bresciani, L'elogio funebre di Agostino Ugolini pittore veronese, Verona 1826, ad vocem
D. Zannandreis, Le Vite de' Pittori, Scultori e Architetti Veronesi, circa 1831-1834, edizione a cura di G. Biadego, Verona 1891, pp. 508-512
A. Ferrarini, I modelletti di Agostino Ugolini, in Verona Illustrata, 13, 2000, pp. 51-60
E. Mich, Panorama della pittura dell'Ottocento, in Storia del Trentino. L'età contemporanea 1803-1918, a cura di M. Garbari, A. Leonardi, V, Bologna 2003, pp. 439-489
A. Ferrarini, Agostino Ugolini, in I pittori dell'Accademia di Verona (1764-1813), a cura di L. Caburlotto, F. Magani, S. Marinelli, C. Rigoni, Verona 2011, pp. 385-392
L. Fabbri, Sulla sfortuna attribuzionistica della pittura del Settecento veronese, in Verona Illustrata, 31, 2018, pp. 71-81
S. Marinelli, Contraddizioni nel primo Ottocento veronese, in Verona Illustrata, 32, 2019, pp. 65-74
Italia, collezione privata
Stimato dal monsignor Gualfardo Ridolfi quale 'anima rarissima per l'interezza de' suoi costumi, e per la pietà', Agostino Ugolini si formò nella bottega di Giovanni Battista Buratto (Verona, 1731 - 1793), ma la sua produzione mostra le suggestioni dei più importanti artisti veronesi d'età barocca. Balestra, Cignaroli e Rotari influenzarono il suo lessico, caratterizzato da un colorismo vivace, accesi accordi cromatici e peculiari regie di lume. Questo aspetto si coglie in modo particolare osservando i suoi bozzetti, la cui rapidità d'esecuzione non attenua il gusto per la compiutezza (cfr. Ferrarini, 2000). Questa predilezione a 'rifinire' la si riscontra anche nella produzione di Pietro Rotari e Giambettino Cignaroli, evidenziando un preciso intento estetico degli studi. Tornando al dipinto in esame, si avverte tuttavia una scioltezza di notevole sprezzatura, in perfetta sintonia con il tenore rocaille dell'arte veneta e lagunare, persuadendoci a contraddire l'idea che i modelletti della scuola veronese abbiano un fine 'prevalentemente didattico- a differenza di quanto accadeva in ambito veneziano dove godevano di un mercato specifico' (cfr. Ferrarini, 2000). Siffatto aspetto potrebbe pertanto suggerire una data d'esecuzione precoce della tela in esame, a discapito delle difficoltà sollevate dalla critica di riuscire a dare un ordine cronologico all'attività dell'artista. A questo proposito, basti il confronto con la Madonna con il bambino, san Giovanni battista e l'angelo custode che, probabile modelletto della pala per la chiesa degli Oratoriani eseguita prima del 1795, esibisce una conduzione e un contegno decisamente più classicheggiante. Si può quindi affermare che nei modelletti di Ugolini non prevalga la compiutezza, ma una sorprendente padronanza tecnica che gli consente una decisa libertà espressiva e di tocco. Un talento, tra l'altro, già messo in luce dall'abate Giannantonio Moschini, che lo definiva 'eccelente nel pingere in breve spazio, e che piace per la grazia, con cui incanta, e per la vaghezza con cui colorisce' (Moschini, 1806-1808, I, p. 132).
L'opera è corredata da una scheda critica di Elvio Mich.
Bibliografia di riferimento:
G. A. Moschini, Della Letteratura Veneziana del secolo XVIII fino a' nostri giorni, Venezia 1806-1808
G. Bresciani, L'elogio funebre di Agostino Ugolini pittore veronese, Verona 1826, ad vocem
D. Zannandreis, Le Vite de' Pittori, Scultori e Architetti Veronesi, circa 1831-1834, edizione a cura di G. Biadego, Verona 1891, pp. 508-512
A. Ferrarini, I modelletti di Agostino Ugolini, in Verona Illustrata, 13, 2000, pp. 51-60
E. Mich, Panorama della pittura dell'Ottocento, in Storia del Trentino. L'età contemporanea 1803-1918, a cura di M. Garbari, A. Leonardi, V, Bologna 2003, pp. 439-489
A. Ferrarini, Agostino Ugolini, in I pittori dell'Accademia di Verona (1764-1813), a cura di L. Caburlotto, F. Magani, S. Marinelli, C. Rigoni, Verona 2011, pp. 385-392
L. Fabbri, Sulla sfortuna attribuzionistica della pittura del Settecento veronese, in Verona Illustrata, 31, 2018, pp. 71-81
S. Marinelli, Contraddizioni nel primo Ottocento veronese, in Verona Illustrata, 32, 2019, pp. 65-74
LOTS
1
FRANCESCO GUARDI
FRANCESCO GUARDI
(Venezia, 1712 - 1793)
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
ESTIMATE € 3,000 - 5,000
2
AGOSTINO UGOLINI
AGOSTINO UGOLINI
(Verona, 1755 - 1824)
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
3
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
4
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
5
HENDRIK FRANS VAN LINT
HENDRIK FRANS VAN LINT
(Anversa, 1684 - Roma, 1763)
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
6
ERASMUS DE BIE
ERASMUS DE BIE
(Anversa, 1629 - 1675)
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
ESTIMATE € 500 - 800
7
THOMAS VAN APSHOVEN
THOMAS VAN APSHOVEN
(Anversa, 1622 - 1664)
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
ESTIMATE € 500 - 800
8
EGBERT VAN HEEMSKERCK
EGBERT VAN HEEMSKERCK
(Harleem, 1634 - Londra, 1704)
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
10
SIMON JOHANNES VAN DOUW
SIMON JOHANNES VAN DOUW
(Anversa, 1630 circa - dopo il 1677)
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
ESTIMATE € 500 - 800
11
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
(Amsterdam, 1566 - prima del 1616)
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
12
STEFANO POZZI
STEFANO POZZI
(Roma, 1699 - 1768)
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
ESTIMATE € 3,000 - 5,000