199
GIUSEPPE PINACCI
(Siena, 1642 - 1718)
Battaglia tra cavallerie turche ed europee
Olio su tela, cm 92X151
Battaglia tra cavallerie turche ed europee
Olio su tela, cm 92X151
ESTIMATE € 3,000 - 5,000
Provenienza:
Milano, collezione privata
A Firenze il genere battaglistico non godette di un ampio pubblico di estimatori. Tuttavia, dopo il soggiorno di Salvator Rosa, la notorietà di Michelangelo Cerquozzi e la fama di Jacques Courtois detto il Borgognone (documentato a Siena e a Firenze prima del 1640), si avvertì l'interesse da parte dei collezionisti più avveduti. Nel 1648, infatti, Fabrizio Piermattei (uno dei principali agenti medicei a Roma) scrisse a Giovan Carlo che 'il Borgognone si porta assai bene nelle battaglie e va per una maniera assai simile a quella del Rosa' (cfr. N. Barbolani, Paesaggio e battaglia a Firenze dopo Salvator Rosa, in Firenze milleseicentoquaranta. Arti, lettere, musica, scienza, a cura di E. Fumagalli, A. Nova, M. Rossi, atti del convegno internazionale (Firenze, 11-12 dicembre 2008) Venezia 2010, pp. 325-348). Il contributo di Rosa e del Borgognone fu quindi determinante, altresì agevolato dalle cronache inerenti alla guerra contro i Turchi, le numerose rivolte civili e il conflitto trentennale che sconvolse l'Europa, eventi che condizionarono l'immaginario collettivo e, di conseguenza, il genere della battaglia divenne protagonista delle quadrerie. Detto ciò, gli artisti che si imposero furono per lo più forestieri, come il polacco Pandolfo Reschi (Danzica, 1643 - Firenze, 1699) e per l'appunto il senese Giuseppe Pinacci, ma è importante notare che entrambi frequentarono la bottega del fiammingo italianizzato Livio Mehus, per poi affidarsi agli insegnamenti del Borgognone. Detto ciò, la personalità dell'artista senese risulta ancora sfuggente, sia pur nota una sua mobilità e vivacità intellettuale attestata dalla frequentazione a Napoli del marchese de Carpio e di Padre Resta, con i quali fondò una 'scuola platonica' dedicata alla discussione di argomenti artistici, segnandone altresì lo stile curiosamente suggestionato anche dagli esempi del Coppola e di Gian Luigi Ruocco. Tornando alla tela qui presentata, è inequivocabile l'insegnamento del Borgognone, in particolare per la rappresentazione del combattimento descritto con realismo e attenta regia, che pone in risalto il vortice di violenza che trova il suo apice al centro della tela, con il cavaliere che vibra colpi di spada secondo una sorprendente intonazione realistica.
Bibliografia di riferimento:
C. Monbeig Goguel, Un nouveau regard sur Giuseppe Pinacci entre Naples et la Toscane, in Studi di Storia dell'Arte in onore di Mina Gregori, Cinisello Balsamo 1994, pp. 301-306
G. Sestieri, I pittori di battaglie. Maestri italiani e stranieri del XVII e XVIII secolo, Roma 1999, pp. 402-405, figg. 1-8, tavv. IV, pp. 110-112
Milano, collezione privata
A Firenze il genere battaglistico non godette di un ampio pubblico di estimatori. Tuttavia, dopo il soggiorno di Salvator Rosa, la notorietà di Michelangelo Cerquozzi e la fama di Jacques Courtois detto il Borgognone (documentato a Siena e a Firenze prima del 1640), si avvertì l'interesse da parte dei collezionisti più avveduti. Nel 1648, infatti, Fabrizio Piermattei (uno dei principali agenti medicei a Roma) scrisse a Giovan Carlo che 'il Borgognone si porta assai bene nelle battaglie e va per una maniera assai simile a quella del Rosa' (cfr. N. Barbolani, Paesaggio e battaglia a Firenze dopo Salvator Rosa, in Firenze milleseicentoquaranta. Arti, lettere, musica, scienza, a cura di E. Fumagalli, A. Nova, M. Rossi, atti del convegno internazionale (Firenze, 11-12 dicembre 2008) Venezia 2010, pp. 325-348). Il contributo di Rosa e del Borgognone fu quindi determinante, altresì agevolato dalle cronache inerenti alla guerra contro i Turchi, le numerose rivolte civili e il conflitto trentennale che sconvolse l'Europa, eventi che condizionarono l'immaginario collettivo e, di conseguenza, il genere della battaglia divenne protagonista delle quadrerie. Detto ciò, gli artisti che si imposero furono per lo più forestieri, come il polacco Pandolfo Reschi (Danzica, 1643 - Firenze, 1699) e per l'appunto il senese Giuseppe Pinacci, ma è importante notare che entrambi frequentarono la bottega del fiammingo italianizzato Livio Mehus, per poi affidarsi agli insegnamenti del Borgognone. Detto ciò, la personalità dell'artista senese risulta ancora sfuggente, sia pur nota una sua mobilità e vivacità intellettuale attestata dalla frequentazione a Napoli del marchese de Carpio e di Padre Resta, con i quali fondò una 'scuola platonica' dedicata alla discussione di argomenti artistici, segnandone altresì lo stile curiosamente suggestionato anche dagli esempi del Coppola e di Gian Luigi Ruocco. Tornando alla tela qui presentata, è inequivocabile l'insegnamento del Borgognone, in particolare per la rappresentazione del combattimento descritto con realismo e attenta regia, che pone in risalto il vortice di violenza che trova il suo apice al centro della tela, con il cavaliere che vibra colpi di spada secondo una sorprendente intonazione realistica.
Bibliografia di riferimento:
C. Monbeig Goguel, Un nouveau regard sur Giuseppe Pinacci entre Naples et la Toscane, in Studi di Storia dell'Arte in onore di Mina Gregori, Cinisello Balsamo 1994, pp. 301-306
G. Sestieri, I pittori di battaglie. Maestri italiani e stranieri del XVII e XVIII secolo, Roma 1999, pp. 402-405, figg. 1-8, tavv. IV, pp. 110-112
LOTS
1
FRANCESCO GUARDI
FRANCESCO GUARDI
(Venezia, 1712 - 1793)
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
ESTIMATE € 3,000 - 5,000
2
AGOSTINO UGOLINI
AGOSTINO UGOLINI
(Verona, 1755 - 1824)
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
3
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
4
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
5
HENDRIK FRANS VAN LINT
HENDRIK FRANS VAN LINT
(Anversa, 1684 - Roma, 1763)
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
6
ERASMUS DE BIE
ERASMUS DE BIE
(Anversa, 1629 - 1675)
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
ESTIMATE € 500 - 800
7
THOMAS VAN APSHOVEN
THOMAS VAN APSHOVEN
(Anversa, 1622 - 1664)
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
ESTIMATE € 500 - 800
8
EGBERT VAN HEEMSKERCK
EGBERT VAN HEEMSKERCK
(Harleem, 1634 - Londra, 1704)
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
10
SIMON JOHANNES VAN DOUW
SIMON JOHANNES VAN DOUW
(Anversa, 1630 circa - dopo il 1677)
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
ESTIMATE € 500 - 800
11
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
(Amsterdam, 1566 - prima del 1616)
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
12
STEFANO POZZI
STEFANO POZZI
(Roma, 1699 - 1768)
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
ESTIMATE € 3,000 - 5,000