193
MAXIMILIAN PFEILER
(attivo a Roma e documentato dal 1694 al 1721)
Natura morta con fiori, versatoio e bicchieri
Natura morta con frutti e fiori
Olio su tela, cm 64X48 (2)
Natura morta con fiori, versatoio e bicchieri
Natura morta con frutti e fiori
Olio su tela, cm 64X48 (2)
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
Provenienza:
Roma, collezione privata
Bibliografia:
Archivio Zeri, nn. 87978 e 8779
L'attribuzione di queste due nature morte a Maximilian Pfeiler si deve a Federico Zeri (archivio Zeri nn. 87978 e 8779), ricordando altresì il riferimento a Gabriele Salci espresso da Hans Herbst. Detto questo è comunque indubbia la loro genesi capitolina, quando il genere della natura morta a Roma attenua la sua salda esuberanza barocca in virtù di una sensibilità e una eleganza prettamente rocaille, in modo particolare grazie all'apporto di artisti dell'Europa settentrionale. A tal proposito e per il fatto di aver contribuito in maniera significativa all'innovazione illustrativa del genere, si deve ricordare Christian Berentz (Amburgo, 1658 - Roma, 1722), che con la sua nitidezza di visione, tipica degli artisti nordici (Cfr. L. Salerno, La natura morta in Italia, Milano 1984, p. 260), e le intensità cromatico-luminose di gusto settecentesco, condizionò ad esempio lo stile di Cristoforo Munari, mentre Pfeiler e Salci fanno proprie le sue complesse composizioni, in cui gli autori esibiscono la loro bravura nel descrivere bicchieri di cristallo, versatoi dalle elaborate decorazioni a sbalzo e stoviglie d'argento. Particolarmente suggestionato dal maestro di Amburgo fu appunto Pfeiler, autore ricordato dalle fonti storiche (Lione Pascoli e Giuseppe Ghezzi) quale miglior allievo di Christian Berentz, da cui apprese il gusto raffinatissimo. I documenti indicano che nel 1710 collaborò con Francesco Trevisani nella realizzazione di due grandi tele con fiori, frutti e puttini presenti fin dal 1719 nella raccolta del conte Schonborn a Pommersfelden e nel 1721 firmava e datava uno dei suoi dipinti conservati al Museo Nazionale di Budapest, ma null'altra traccia documentaria viene in nostro aiuto per scandire il catalogo della sua produzione che solo recentemente è stata affrontata da Ludovica Trezzani. Per questo motivo le tele qui presentate sono una importante aggiunta al catalogo dell'artista, la cui produzione meriterebbe uno studio monografico.
Bibliografia di riferimento:
L. Trezzani, in La Natura morta in Italia, II, a cura di Francesco Porzio e Federico Zeri, Milano 1989, pp. 830-835
G. Bocchi ; U. Bocchi, Pittori di natura morta a Roma. Artisti stranieri 1630-1750, Viadana 2010, p. 327
Roma, collezione privata
Bibliografia:
Archivio Zeri, nn. 87978 e 8779
L'attribuzione di queste due nature morte a Maximilian Pfeiler si deve a Federico Zeri (archivio Zeri nn. 87978 e 8779), ricordando altresì il riferimento a Gabriele Salci espresso da Hans Herbst. Detto questo è comunque indubbia la loro genesi capitolina, quando il genere della natura morta a Roma attenua la sua salda esuberanza barocca in virtù di una sensibilità e una eleganza prettamente rocaille, in modo particolare grazie all'apporto di artisti dell'Europa settentrionale. A tal proposito e per il fatto di aver contribuito in maniera significativa all'innovazione illustrativa del genere, si deve ricordare Christian Berentz (Amburgo, 1658 - Roma, 1722), che con la sua nitidezza di visione, tipica degli artisti nordici (Cfr. L. Salerno, La natura morta in Italia, Milano 1984, p. 260), e le intensità cromatico-luminose di gusto settecentesco, condizionò ad esempio lo stile di Cristoforo Munari, mentre Pfeiler e Salci fanno proprie le sue complesse composizioni, in cui gli autori esibiscono la loro bravura nel descrivere bicchieri di cristallo, versatoi dalle elaborate decorazioni a sbalzo e stoviglie d'argento. Particolarmente suggestionato dal maestro di Amburgo fu appunto Pfeiler, autore ricordato dalle fonti storiche (Lione Pascoli e Giuseppe Ghezzi) quale miglior allievo di Christian Berentz, da cui apprese il gusto raffinatissimo. I documenti indicano che nel 1710 collaborò con Francesco Trevisani nella realizzazione di due grandi tele con fiori, frutti e puttini presenti fin dal 1719 nella raccolta del conte Schonborn a Pommersfelden e nel 1721 firmava e datava uno dei suoi dipinti conservati al Museo Nazionale di Budapest, ma null'altra traccia documentaria viene in nostro aiuto per scandire il catalogo della sua produzione che solo recentemente è stata affrontata da Ludovica Trezzani. Per questo motivo le tele qui presentate sono una importante aggiunta al catalogo dell'artista, la cui produzione meriterebbe uno studio monografico.
Bibliografia di riferimento:
L. Trezzani, in La Natura morta in Italia, II, a cura di Francesco Porzio e Federico Zeri, Milano 1989, pp. 830-835
G. Bocchi ; U. Bocchi, Pittori di natura morta a Roma. Artisti stranieri 1630-1750, Viadana 2010, p. 327
LOTS
1
FRANCESCO GUARDI
FRANCESCO GUARDI
(Venezia, 1712 - 1793)
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
ESTIMATE € 3,000 - 5,000
2
AGOSTINO UGOLINI
AGOSTINO UGOLINI
(Verona, 1755 - 1824)
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
3
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
4
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
5
HENDRIK FRANS VAN LINT
HENDRIK FRANS VAN LINT
(Anversa, 1684 - Roma, 1763)
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
6
ERASMUS DE BIE
ERASMUS DE BIE
(Anversa, 1629 - 1675)
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
ESTIMATE € 500 - 800
7
THOMAS VAN APSHOVEN
THOMAS VAN APSHOVEN
(Anversa, 1622 - 1664)
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
ESTIMATE € 500 - 800
8
EGBERT VAN HEEMSKERCK
EGBERT VAN HEEMSKERCK
(Harleem, 1634 - Londra, 1704)
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
10
SIMON JOHANNES VAN DOUW
SIMON JOHANNES VAN DOUW
(Anversa, 1630 circa - dopo il 1677)
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
ESTIMATE € 500 - 800
11
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
(Amsterdam, 1566 - prima del 1616)
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
12
STEFANO POZZI
STEFANO POZZI
(Roma, 1699 - 1768)
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
ESTIMATE € 3,000 - 5,000