171
GAETANO GANDOLFI
(San Matteo della Decima, 1734 - Bologna, 1802)
Ritratto di giovane donna
Olio su tela, cm 40X29
Ritratto di giovane donna
Olio su tela, cm 40X29
ESTIMATE € 15,000 - 25,000
Provenienza:
Galleria Graziano Gallo
Firenze, XXIV Biennale dell'Antiquariato di Firenze
Italia, collezione privata
Il dipinto è un'aggiunta significativa al catalogo di Gaetano Gandolfi, in cui il pittore esibisce al meglio il proprio talento di ritrattista, la cui sprezzatura suggerisce una sua esecuzione dal vero, impressione altresì avvalorata dai caratteri tecnici, dalle pennellate e dall'immediatezza espressiva. Come sappiamo, l'esercizio di ritrarre volti al naturale fu una prassi ampiamente impiegata dai Carracci, che raggiunsero esiti straordinari sia attraverso la grafica, sia abbozzando effigi di carattere quanto mai attenti al dato naturalistico. Tale pratica proseguì in età barocca da parte dei più importanti artisti emiliani e assunse sempre più un'autonomia di genere apprezzata dagli amatori d'arte, pronti a cogliervi il manifestarsi di una genuina creatività. Durante il XVIII secolo eccelsero per l'appunto i Gandolfi e in particolare Gaetano, che sperimentò con spirito neo-carraccesco la volontà di cogliere le attitudini e il temperamento dei volti. Nel nostro caso, l'artista ritrae una giovane donna descritta con eccellente scioltezza pittorica, secondo una prassi tipica della sua arte. Basti qui osservare con quale maestria accenna ai lembi della veste, descrive i capelli che cadono sulla spalla e l'aria melanconica, la quale trova sintonia con il disegno conservato all'Art Institute di Chicago (cfr. https://www.artic.edu/artworks/82498/female-head), ma di cui è possibile rintracciarne il profilo in altre creazioni, come il Busto di fanciulla custodita all'ambasciata italiana di Londra (cfr. Maino 1995, n. 32, fig. 34), l'Allegoria della Giustizia del Louvre (cfr. Maino 1995, n. 34, fig. 45), nel Cristo e l'adultera e nel Giudizio di Salomone di collezione privata (cfr. Maino 1995, n. 78, fig. 92; n. 75, fig. 96). Per quanto riguarda la data d'esecuzione, si pensa pertinente collocarla tra l'ottavo e il nono decennio, in virtù dei colori cangianti e i contorni morbidi e sfumati densi di luce.
L'opera è corredata da una scheda critica di Francesca Baldassari.
Bibliografia di riferimento:
P. Bagni, I Gandolfi. Affreschi, dipinti, bozzetti, disegni, Bologna 1992, ad vocem
D. Biagi Maino, Gaetano Gandolfi, Torino 1995, ad vocem
Galleria Graziano Gallo
Firenze, XXIV Biennale dell'Antiquariato di Firenze
Italia, collezione privata
Il dipinto è un'aggiunta significativa al catalogo di Gaetano Gandolfi, in cui il pittore esibisce al meglio il proprio talento di ritrattista, la cui sprezzatura suggerisce una sua esecuzione dal vero, impressione altresì avvalorata dai caratteri tecnici, dalle pennellate e dall'immediatezza espressiva. Come sappiamo, l'esercizio di ritrarre volti al naturale fu una prassi ampiamente impiegata dai Carracci, che raggiunsero esiti straordinari sia attraverso la grafica, sia abbozzando effigi di carattere quanto mai attenti al dato naturalistico. Tale pratica proseguì in età barocca da parte dei più importanti artisti emiliani e assunse sempre più un'autonomia di genere apprezzata dagli amatori d'arte, pronti a cogliervi il manifestarsi di una genuina creatività. Durante il XVIII secolo eccelsero per l'appunto i Gandolfi e in particolare Gaetano, che sperimentò con spirito neo-carraccesco la volontà di cogliere le attitudini e il temperamento dei volti. Nel nostro caso, l'artista ritrae una giovane donna descritta con eccellente scioltezza pittorica, secondo una prassi tipica della sua arte. Basti qui osservare con quale maestria accenna ai lembi della veste, descrive i capelli che cadono sulla spalla e l'aria melanconica, la quale trova sintonia con il disegno conservato all'Art Institute di Chicago (cfr. https://www.artic.edu/artworks/82498/female-head), ma di cui è possibile rintracciarne il profilo in altre creazioni, come il Busto di fanciulla custodita all'ambasciata italiana di Londra (cfr. Maino 1995, n. 32, fig. 34), l'Allegoria della Giustizia del Louvre (cfr. Maino 1995, n. 34, fig. 45), nel Cristo e l'adultera e nel Giudizio di Salomone di collezione privata (cfr. Maino 1995, n. 78, fig. 92; n. 75, fig. 96). Per quanto riguarda la data d'esecuzione, si pensa pertinente collocarla tra l'ottavo e il nono decennio, in virtù dei colori cangianti e i contorni morbidi e sfumati densi di luce.
L'opera è corredata da una scheda critica di Francesca Baldassari.
Bibliografia di riferimento:
P. Bagni, I Gandolfi. Affreschi, dipinti, bozzetti, disegni, Bologna 1992, ad vocem
D. Biagi Maino, Gaetano Gandolfi, Torino 1995, ad vocem
LOTS
1
FRANCESCO GUARDI
FRANCESCO GUARDI
(Venezia, 1712 - 1793)
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
ESTIMATE € 3,000 - 5,000
2
AGOSTINO UGOLINI
AGOSTINO UGOLINI
(Verona, 1755 - 1824)
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
3
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
4
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
5
HENDRIK FRANS VAN LINT
HENDRIK FRANS VAN LINT
(Anversa, 1684 - Roma, 1763)
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
6
ERASMUS DE BIE
ERASMUS DE BIE
(Anversa, 1629 - 1675)
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
ESTIMATE € 500 - 800
7
THOMAS VAN APSHOVEN
THOMAS VAN APSHOVEN
(Anversa, 1622 - 1664)
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
ESTIMATE € 500 - 800
8
EGBERT VAN HEEMSKERCK
EGBERT VAN HEEMSKERCK
(Harleem, 1634 - Londra, 1704)
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
10
SIMON JOHANNES VAN DOUW
SIMON JOHANNES VAN DOUW
(Anversa, 1630 circa - dopo il 1677)
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
ESTIMATE € 500 - 800
11
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
(Amsterdam, 1566 - prima del 1616)
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
12
STEFANO POZZI
STEFANO POZZI
(Roma, 1699 - 1768)
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
ESTIMATE € 3,000 - 5,000