170
PAOLO DE MATTEIS
(Piano Vetrale, 1662 - Napoli, 1728)
La morte di Adone
Olio su tela, cm 79X168
La morte di Adone
Olio su tela, cm 79X168
ESTIMATE € 15,000 - 25,000
Provenienza:
Collezione Beinecke
New York, Christie's, 12 gennaio 1978, lotto 65 (come Paolo de Matteis)
New York, Christie's, 10 ottobre 1990, lotto 96 (come Paolo de Matteis)
Italia, collezione privata
Paolo de Matteis fu uno degli artisti più celebrati della sua epoca, interprete tra i più raffinati e brillanti della pittura europea tra Arcadia e Rococò. Allievo di Luca Giordano, il pittore lavorò per le maggiori committenze reali del continente e durante il primo decennio del Settecento si staccò dalla iniziale formazione elaborando uno stile ricco di suggestioni. Questo rinnovamento riuscì a imporlo affrancandosi dal giordanismo di maniera e anticipando Francesco Solimena già a partire dall'ultimo decennio del Seicento, concependo un nuovo lessico estetico e formale. Il contatto a Roma con Antonio Balestra e l'Amigoni, i sentimenti maratteschi e la frequentazione di ambienti culturali impegnati al superamento dell'enfasi barocca, lo condussero a uno schiarimento delle stesure e una innovativa metrica narrativa, esprimendo, pertanto, un ideale etico e una lucidità razionale che, parafrasando Oreste Ferrari, 'possedevano un tratto sia pur acerbo di una visione illuministica dell'arte' (cfr. O. Ferrari, Le arti figurative, in Storia di Napoli, Napoli 1970, VI. 2, p. 1326). Tutto ciò si avverte chiaramente scorrendo le sue opere mitologiche a iniziare da quelle realizzate durante il soggiorno a Parigi avvenuto su invito del duca d'Estrées. A questo momento si collocano il bellissimo Apollo e Galatea del Museo di Pavlovsk sul quale è posta la scritta 'Paulus de Matthei 1703 à Paris' e il Giove e Danae per il Duca d'Orleans, mentre Alfeo e Aretusa e Salmace e Ermafrodito attestano lo studio delle favole ovidiane, lette in chiave erotica o legate all'affermazione della volontà femminile. Sarà seguendo questo filone illustrativo che durante gli anni successivi De Matteis concepisce la tela qui presentata, in cui la dea Venere ritrova Adone feritosi durante la battuta di caccia. Dal punto di vista stilistico, l'opera si può confrontare con il Giudizio di Re Mida che, datato dalla critica all'inizio del secondo decennio, esibisce una simile conduzione pittorica e interpretativa delle cromie, connotate da toni rischiarati, freddi e modellati con raffinatezza, attestando quelle soluzioni d'apertura tra Arcadia marattesca e Rococò, necessarie per competere con Giacomo del Pò e alla diffusione di temi mitologici nell'ambito della decorazione privata (cfr. N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento dal Barocco al Rococò, Napoli, 1986, pp. 129, 132, figg. 132, 133- Lotoro 2017).
Bibliografia di riferimento:
M. Santucci, Pittura napoletana del Settecento. Dal Barocco al Rococò, a cura di N. Spinosa, Napoli 1986, I, pp. 31-35, 129-138
N. Spinosa, Paolo De Matteis, Quaderni del Barocco, 10, 2010
Paolo de Matteis. Un cilentano in Europa, catalogo della mostra a cura di don Gianni Citro, Napoli 2013, ad vocem
V. Lotoro, Le scelte del De Matteis in ambito profano e una considerazione iconografica in merito all'Apollo e Pan, in Ritorno al Cilento. Saggi di Storia dell'arte, a cura di F. Abbate, A. Ricco, Foggia 2017, pp. 98-103
Collezione Beinecke
New York, Christie's, 12 gennaio 1978, lotto 65 (come Paolo de Matteis)
New York, Christie's, 10 ottobre 1990, lotto 96 (come Paolo de Matteis)
Italia, collezione privata
Paolo de Matteis fu uno degli artisti più celebrati della sua epoca, interprete tra i più raffinati e brillanti della pittura europea tra Arcadia e Rococò. Allievo di Luca Giordano, il pittore lavorò per le maggiori committenze reali del continente e durante il primo decennio del Settecento si staccò dalla iniziale formazione elaborando uno stile ricco di suggestioni. Questo rinnovamento riuscì a imporlo affrancandosi dal giordanismo di maniera e anticipando Francesco Solimena già a partire dall'ultimo decennio del Seicento, concependo un nuovo lessico estetico e formale. Il contatto a Roma con Antonio Balestra e l'Amigoni, i sentimenti maratteschi e la frequentazione di ambienti culturali impegnati al superamento dell'enfasi barocca, lo condussero a uno schiarimento delle stesure e una innovativa metrica narrativa, esprimendo, pertanto, un ideale etico e una lucidità razionale che, parafrasando Oreste Ferrari, 'possedevano un tratto sia pur acerbo di una visione illuministica dell'arte' (cfr. O. Ferrari, Le arti figurative, in Storia di Napoli, Napoli 1970, VI. 2, p. 1326). Tutto ciò si avverte chiaramente scorrendo le sue opere mitologiche a iniziare da quelle realizzate durante il soggiorno a Parigi avvenuto su invito del duca d'Estrées. A questo momento si collocano il bellissimo Apollo e Galatea del Museo di Pavlovsk sul quale è posta la scritta 'Paulus de Matthei 1703 à Paris' e il Giove e Danae per il Duca d'Orleans, mentre Alfeo e Aretusa e Salmace e Ermafrodito attestano lo studio delle favole ovidiane, lette in chiave erotica o legate all'affermazione della volontà femminile. Sarà seguendo questo filone illustrativo che durante gli anni successivi De Matteis concepisce la tela qui presentata, in cui la dea Venere ritrova Adone feritosi durante la battuta di caccia. Dal punto di vista stilistico, l'opera si può confrontare con il Giudizio di Re Mida che, datato dalla critica all'inizio del secondo decennio, esibisce una simile conduzione pittorica e interpretativa delle cromie, connotate da toni rischiarati, freddi e modellati con raffinatezza, attestando quelle soluzioni d'apertura tra Arcadia marattesca e Rococò, necessarie per competere con Giacomo del Pò e alla diffusione di temi mitologici nell'ambito della decorazione privata (cfr. N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento dal Barocco al Rococò, Napoli, 1986, pp. 129, 132, figg. 132, 133- Lotoro 2017).
Bibliografia di riferimento:
M. Santucci, Pittura napoletana del Settecento. Dal Barocco al Rococò, a cura di N. Spinosa, Napoli 1986, I, pp. 31-35, 129-138
N. Spinosa, Paolo De Matteis, Quaderni del Barocco, 10, 2010
Paolo de Matteis. Un cilentano in Europa, catalogo della mostra a cura di don Gianni Citro, Napoli 2013, ad vocem
V. Lotoro, Le scelte del De Matteis in ambito profano e una considerazione iconografica in merito all'Apollo e Pan, in Ritorno al Cilento. Saggi di Storia dell'arte, a cura di F. Abbate, A. Ricco, Foggia 2017, pp. 98-103
LOTS
145
ALESSANDRO VAROTARI detto PADOVANINO (attr. a)
ALESSANDRO VAROTARI detto PADOVANINO (attr. a)
(Padova, 1588 - Venezia, 1649)
Lotta tra putti su ponte veneziano
Olio su tela, cm 104,5X144,5
Lotta tra putti su ponte veneziano
Olio su tela, cm 104,5X144,5
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
146
JACOPO NEGRETTI detto PALMA IL GIOVANE
JACOPO NEGRETTI detto PALMA IL GIOVANE
(Venezia, 1548 - 1628)
Resurrezione di Cristo
Olio su tela, cm 159X211
Resurrezione di Cristo
Olio su tela, cm 159X211
ESTIMATE € 4,000 - 7,000
147
PITTORE DEL XVIII-XIX SECOLO
PITTORE DEL XVIII-XIX SECOLO
Belisario
Penna, acquerello e biacca su carta, cm 30X47,5
Penna, acquerello e biacca su carta, cm 30X47,5
ESTIMATE € 500 - 800
148
ABRAHAM BLOEMAERT (attr. a)
ABRAHAM BLOEMAERT (attr. a)
(Gorinchem, 1564 - Utrecht, 1651)
I quattro elementi
Penna su carta, diam. cm 29
I quattro elementi
Penna su carta, diam. cm 29
ESTIMATE € 500 - 800
149
BARTOLOMEO BETTERA (attr. a)
BARTOLOMEO BETTERA (attr. a)
(Bergamo, 1639 - 1699 circa)
Natura morta con strumenti musicali
Olio su tela, cm 50X73,5
Natura morta con strumenti musicali
Olio su tela, cm 50X73,5
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
150
JEAN BAPTISTE LALLEMAND (attr. a)
JEAN BAPTISTE LALLEMAND (attr. a)
(Digione, 1716 - Parigi, 1803)
Veduta portuale di fantasia
Olio su tela, cm 160,5X153,9
Veduta portuale di fantasia
Olio su tela, cm 160,5X153,9
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
151
GASPARE REM
GASPARE REM
(Anversa 1542 - Venezia dopo 1616)
San Girolamo
Olio su tela, cm 84X73,5
San Girolamo
Olio su tela, cm 84X73,5
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
152
LUCA CAMBIASO
LUCA CAMBIASO
(Moneglia, 1527 - San Lorenzo de El Escorial, 1585)
Sacra Famiglia con San Giovannino
Olio su tela, cm 132X117
Sacra Famiglia con San Giovannino
Olio su tela, cm 132X117
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
153
PIETRO CIAFFIERI
PIETRO CIAFFIERI
(Pisa, 1600 - 1654)
Marina con vascelli dell'ordine di Malta
Olio su tela, cm 72,5X59
Marina con vascelli dell'ordine di Malta
Olio su tela, cm 72,5X59
ESTIMATE € 1,500 - 2,500
154
FRANÇOIS DE NOMÉ detto MONSÙ DESIDERIO (attr. a)
FRANÇOIS DE NOMÉ detto MONSÙ DESIDERIO (attr. a)
(Metz, 1593 circa - Napoli, 1624)
Veduta fantastica di città
Olio su tela applicata su tavola, cm 20X33
Veduta fantastica di città
Olio su tela applicata su tavola, cm 20X33
ESTIMATE € 1,500 - 2,500
155
AGOSTINO CARRACCI
AGOSTINO CARRACCI
(Bologna, 1557 – Parma, 1602)
Ritratto di ragazza
Olio su tela, cm 63,5X45
Ritratto di ragazza
Olio su tela, cm 63,5X45
ESTIMATE € 15,000 - 25,000
156
JACOPO AMIGONI (attr. a)
JACOPO AMIGONI (attr. a)
(Napoli o Venezia, 1682 - Madrid, 1752)
Ritratto di Maria Barbara di Braganza, regina di Spagna
Olio su tela, cm 122,4X103,3
Ritratto di Maria Barbara di Braganza, regina di Spagna
Olio su tela, cm 122,4X103,3
ESTIMATE € 3,000 - 5,000