167
GIUSEPPE BONITO
(Castellammare di Stabia, 1707 - Napoli, 1789)
La partita a carte
Olio su tela, cm 76X182
La partita a carte
Olio su tela, cm 76X182
ESTIMATE € 10,000 - 15,000
Provenienza:
Ohio, Stati Uniti d'America, collezione privata
New York, Christie's, 9 gennaio 1981, lotto 236
Bergamo, Galleria Previtali
Bergamo, collezione Previtali
Bibliografia:
Archivio Zeri, n. 63259 (come Giuseppe Bonito)
Non è ancor chiaro ai più il valore e l'importanza di Giuseppe Bonito nell'ambito della pittura napoletana settecentesca e, tanto meno, il suo ruolo di regista 'culturale' per la corte borbonica. Allievo di Francesco Solimena, Bonito fu un eccellente ritrattista ma altresì abile nell'affresco e nel concepire raffinate decorazioni. Alla sua mano si devono anche singolarissime scene di genere raffiguranti scuole di cucito, partite a carte, intrattenimenti galanti che, secondo il De Dominici, 'furono lodati da tutto il pubblico' e gli 'fecero acquistare gran nome'. La critica moderna, infatti, interpretò queste opere quali autentiche documentazioni della società partenopea (cfr. O. Ferrari, Le arti figurative, in La storia di Napoli, vol. VI, tomo II, Napoli 1970, pp. 1329-133- 1343_1344), dando origine a un genere illustrativo che caratterizzò la successiva produzione di Gaspare Traversi, artefice a cui spesso furono attribuite le sue creazioni (cfr. Roberto Longhi, Di Gaspare Traversi, in Vita artistica, II, 1927, pp. 145- 147). Detto ciò, il dipinto qui presentato si può considerare paradigmatico, in cui la sapienza ritrattistica e il gusto narrativo si intersecano raggiungendo eccellenti esiti espressivi. Possiamo notare come i protagonisti siano descritti con fervido realismo, evidenziando una vera e propria osservazione dal vero e una illuministica irriverenza, fatto da non sottovalutare se pensiamo che l'esecuzione di queste opere cade nel momento preponderante e trionfale della retorica tardo barocca solimenesca. Infine, nel nostro caso si deve tener conto delle dimensioni parietali del dipinto, facendo presente che questo genere di composizioni era generalmente di misure più contenute.
Bibliografia di riferimento:
B. De Dominici, Vite de' pittori, scultori ed architetti napolitani, III, Napoli 1763, pp. 712-714
N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento. Dal Barocco al Rococò. Napoli 1988, pp. 57-61
C. Gelao, La Pinacoteca provinciale di Bari, Roma 1998, pp. 197 199, nn. 51-54
Ohio, Stati Uniti d'America, collezione privata
New York, Christie's, 9 gennaio 1981, lotto 236
Bergamo, Galleria Previtali
Bergamo, collezione Previtali
Bibliografia:
Archivio Zeri, n. 63259 (come Giuseppe Bonito)
Non è ancor chiaro ai più il valore e l'importanza di Giuseppe Bonito nell'ambito della pittura napoletana settecentesca e, tanto meno, il suo ruolo di regista 'culturale' per la corte borbonica. Allievo di Francesco Solimena, Bonito fu un eccellente ritrattista ma altresì abile nell'affresco e nel concepire raffinate decorazioni. Alla sua mano si devono anche singolarissime scene di genere raffiguranti scuole di cucito, partite a carte, intrattenimenti galanti che, secondo il De Dominici, 'furono lodati da tutto il pubblico' e gli 'fecero acquistare gran nome'. La critica moderna, infatti, interpretò queste opere quali autentiche documentazioni della società partenopea (cfr. O. Ferrari, Le arti figurative, in La storia di Napoli, vol. VI, tomo II, Napoli 1970, pp. 1329-133- 1343_1344), dando origine a un genere illustrativo che caratterizzò la successiva produzione di Gaspare Traversi, artefice a cui spesso furono attribuite le sue creazioni (cfr. Roberto Longhi, Di Gaspare Traversi, in Vita artistica, II, 1927, pp. 145- 147). Detto ciò, il dipinto qui presentato si può considerare paradigmatico, in cui la sapienza ritrattistica e il gusto narrativo si intersecano raggiungendo eccellenti esiti espressivi. Possiamo notare come i protagonisti siano descritti con fervido realismo, evidenziando una vera e propria osservazione dal vero e una illuministica irriverenza, fatto da non sottovalutare se pensiamo che l'esecuzione di queste opere cade nel momento preponderante e trionfale della retorica tardo barocca solimenesca. Infine, nel nostro caso si deve tener conto delle dimensioni parietali del dipinto, facendo presente che questo genere di composizioni era generalmente di misure più contenute.
Bibliografia di riferimento:
B. De Dominici, Vite de' pittori, scultori ed architetti napolitani, III, Napoli 1763, pp. 712-714
N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento. Dal Barocco al Rococò. Napoli 1988, pp. 57-61
C. Gelao, La Pinacoteca provinciale di Bari, Roma 1998, pp. 197 199, nn. 51-54
LOTS
1
FRANCESCO GUARDI
FRANCESCO GUARDI
(Venezia, 1712 - 1793)
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
Capriccio con torre e cascinali in riva al mare
Penna e inchiostro bruno, acquerellati in bistro, su carta vergellata con filigrana JM, mm 205X298
ESTIMATE € 3,000 - 5,000
2
AGOSTINO UGOLINI
AGOSTINO UGOLINI
(Verona, 1755 - 1824)
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
Sant'Ignazio di Loyola in contemplazione del monogramma del nome di Gesù
Olio su tela, cm 34X21
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
3
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, versatóio, scultura, orologio e alzata con dolci
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
4
ANTONIO TIBALDI
ANTONIO TIBALDI
(Roma, 1635 - documentato fino al 1675)
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
Natura morta con tessuti, strumenti musicali, spartito e libri
Olio su tela, cm 100X135
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
5
HENDRIK FRANS VAN LINT
HENDRIK FRANS VAN LINT
(Anversa, 1684 - Roma, 1763)
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
Paesaggio ideale
Firmato e datato sull'albero a destra: Studio. f. Roma 174...
Olio su tavola, cm 76X60
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
6
ERASMUS DE BIE
ERASMUS DE BIE
(Anversa, 1629 - 1675)
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
Paesaggio della campagna romana con viandanti e rovine
Firmato: E. D./BIE sulla botte in basso a sinistra
Olio su tela, cm 58,5X85
ESTIMATE € 500 - 800
7
THOMAS VAN APSHOVEN
THOMAS VAN APSHOVEN
(Anversa, 1622 - 1664)
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
Paesaggio con viandanti sullo sfondo di un villaggio
Olio su tela, cm 54,7,5X91
ESTIMATE € 500 - 800
8
EGBERT VAN HEEMSKERCK
EGBERT VAN HEEMSKERCK
(Harleem, 1634 - Londra, 1704)
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
Interno di osteria
Olio su tela, cm 35X41
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
10
SIMON JOHANNES VAN DOUW
SIMON JOHANNES VAN DOUW
(Anversa, 1630 circa - dopo il 1677)
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
Battaglia
Monogrammato SVD in basso a destra
Olio su tavola, cm 40X50,2
ESTIMATE € 500 - 800
11
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
GERRIT PIETERSZ SWEELINK (attr. a)
(Amsterdam, 1566 - prima del 1616)
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
Adorazione dei pastori
Olio su tavola, cm 46,7X38,5
ESTIMATE € 1,000 - 2,000
12
STEFANO POZZI
STEFANO POZZI
(Roma, 1699 - 1768)
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
Ascensione di un padre gesuita o San Filippo Benizi?
Olio su tela, cm 174,5X124
ESTIMATE € 3,000 - 5,000