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RUBALDO MERELLO
Montespluga, 1872 - San Fruttuoso, 1922
San Fruttuoso dal mare
Firmato Merello R in basso a sinistra
Olio su tela, cm 60X60
San Fruttuoso dal mare
Firmato Merello R in basso a sinistra
Olio su tela, cm 60X60
ESTIMATE € 15,000 - 20,000
Provenienza:
Genova, collezione privata
Definito il Van Gogh italiano per la sua personale tecnica capace di rendere i suoi dipinti vibranti, Rubaldo Merello nasce in provincia di Sondrio nel 1872 ma ancora bambino, nel 1881, si trasferisce a Genova dove compirà gli studi all'Accademia Ligustica di Belle Arti, e aprirà poi uno studio dedicandosi alla scultura e al disegno. Non si conoscono opere precedenti al 1898, ad eccezione di un piccolo dipinto di paesaggio che mostra delle chiare influenze del tonalismo della 'Scuola grigia'. Tuttavia, inserito nell'ambiente culturale e artistico della città, ben presto farà conoscenza di Plinio Nomellini e del Divisionismo, rimanendo suggestionato da tutte quelle opere ammirate alle Promotrici genovesi di Giuseppe Pellizza e Gaetano Previati. Le pennellate a filamento delle opere fino al 1906 appaiono, infatti, come un vero e proprio rimando al maestro Segantini. Il 1906 rappresenterà per lui un anno di vera e propria svolta personale e artistica, in quest'anno esporrà per la prima volta alla Promotrice genovese e si trasferirà a San Fruttuoso, nell'antica torre dei Doria, confinandosi a una vita isolata e completamente dedita alla pittura, dove saranno pochi gli estimatori che andranno a fargli visita. Uno di questi é il critico De Gaufridy che lo introdurrà al celebre mercante dei maestri divisionisti Alberto Grubicy, il quale lo inviterà ad esporre nel 1907 sei dei suoi dipinti al Salon des Peintres Divisionnistes Italiens di Parigi. In questi anni vivrà una totale immersione nell'arte e nella natura che lo circondava, che poi ricompone nelle sue tele, facendo si che il paesaggio non fosse altro che lo specchio di un più profondo stato d'animo interiore, di cui la nostra tela ne è un perfetto esempio. Sebbene Merello non datasse quasi mai le sue opere, si suppone che sia stata realizzata proprio tra il 1907 e il 1909, come indicato da Franco Dioli. L'Abbazia di San Fruttuoso incorniciata dai pini d'Aleppo a strapiombo sul mare rappresenta emblematicamente la sua ricerca e visione introspettiva della natura, attraverso un gusto compositivo compiuto, che tradisce l'esperienza divisionista eseguita in modo naturale e istintivo.
Si ringrazia Franco Dioli, IDAL800900 Istituto Documentazione Arte Ligure dell'Ottocento e del Novecento ; Archivio Rubaldo Merello, per aver confermato l'autenticità e la datazione.
Bibliografia di riferimento:
Mostra di Rubaldo Merello: Genova, Palazzo dell'Accademia Ligustica, 19 settembre ; 9 novembre 1970, a cura di G. Bruno, F. Sborgi, Genova 1970, pp. 13-35
G. Bruno, Rubaldo Merello, Genova 1993, pp. 15-34
G. Bruno, Rubaldo Merello, Milano 2004, ad vocem
G. Bruno Rubaldo Merello, Genova 2019, ad vocem
Genova, collezione privata
Definito il Van Gogh italiano per la sua personale tecnica capace di rendere i suoi dipinti vibranti, Rubaldo Merello nasce in provincia di Sondrio nel 1872 ma ancora bambino, nel 1881, si trasferisce a Genova dove compirà gli studi all'Accademia Ligustica di Belle Arti, e aprirà poi uno studio dedicandosi alla scultura e al disegno. Non si conoscono opere precedenti al 1898, ad eccezione di un piccolo dipinto di paesaggio che mostra delle chiare influenze del tonalismo della 'Scuola grigia'. Tuttavia, inserito nell'ambiente culturale e artistico della città, ben presto farà conoscenza di Plinio Nomellini e del Divisionismo, rimanendo suggestionato da tutte quelle opere ammirate alle Promotrici genovesi di Giuseppe Pellizza e Gaetano Previati. Le pennellate a filamento delle opere fino al 1906 appaiono, infatti, come un vero e proprio rimando al maestro Segantini. Il 1906 rappresenterà per lui un anno di vera e propria svolta personale e artistica, in quest'anno esporrà per la prima volta alla Promotrice genovese e si trasferirà a San Fruttuoso, nell'antica torre dei Doria, confinandosi a una vita isolata e completamente dedita alla pittura, dove saranno pochi gli estimatori che andranno a fargli visita. Uno di questi é il critico De Gaufridy che lo introdurrà al celebre mercante dei maestri divisionisti Alberto Grubicy, il quale lo inviterà ad esporre nel 1907 sei dei suoi dipinti al Salon des Peintres Divisionnistes Italiens di Parigi. In questi anni vivrà una totale immersione nell'arte e nella natura che lo circondava, che poi ricompone nelle sue tele, facendo si che il paesaggio non fosse altro che lo specchio di un più profondo stato d'animo interiore, di cui la nostra tela ne è un perfetto esempio. Sebbene Merello non datasse quasi mai le sue opere, si suppone che sia stata realizzata proprio tra il 1907 e il 1909, come indicato da Franco Dioli. L'Abbazia di San Fruttuoso incorniciata dai pini d'Aleppo a strapiombo sul mare rappresenta emblematicamente la sua ricerca e visione introspettiva della natura, attraverso un gusto compositivo compiuto, che tradisce l'esperienza divisionista eseguita in modo naturale e istintivo.
Si ringrazia Franco Dioli, IDAL800900 Istituto Documentazione Arte Ligure dell'Ottocento e del Novecento ; Archivio Rubaldo Merello, per aver confermato l'autenticità e la datazione.
Bibliografia di riferimento:
Mostra di Rubaldo Merello: Genova, Palazzo dell'Accademia Ligustica, 19 settembre ; 9 novembre 1970, a cura di G. Bruno, F. Sborgi, Genova 1970, pp. 13-35
G. Bruno, Rubaldo Merello, Genova 1993, pp. 15-34
G. Bruno, Rubaldo Merello, Milano 2004, ad vocem
G. Bruno Rubaldo Merello, Genova 2019, ad vocem
LOTS