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CESARE SACCAGGI
Tortona, 1868 - 1934
Figura femminile in un interno di palazzo
Firmato C Saccaggi in basso a sinistra
Acquarello su carta, cm 72X38
Figura femminile in un interno di palazzo
Firmato C Saccaggi in basso a sinistra
Acquarello su carta, cm 72X38
ESTIMATE € 1,800 - 2,200
Provenienza:
Italia, collezione privata
Studia all'Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Gastaldi e Gilardi, dedicandosi alla pittura di genere e al ritratto. Cesare Saccaggi farà il suo esordio alla Promotrice di Torino e alla Permanente di Milano del 1895, da allora partecipa alle principali mostre italiane e ai Salon parigini dove otterrà grandi consensi tra l'alta società, al punto di convincerlo a trasferirsi in Faubourg Saint Honoré. Nonostante il più celebre mercante d'arte del tempo, Goupil, proverà più volte a legarlo definitivamente alla sua galleria, prevarrà in Saccaggi un sentimento di nostalgia verso la madrepatria che lo porterà a far ritorno in Italia. Dalla metà degli anni novanta, la sua pittura subirà una svolta superando dunque il realismo delle prime produzioni e avvicinandosi a tematiche e composizioni simboliste, temi mitologici che mostrano una chiara influenza di Giulio Aristide Sartorio e Francesco Paolo Michetti ma anche dei pittori preraffaelliti inglesi. É, infatti, in questa seconda fase che raggiungerà i maggiori esiti, divenendo un importante riferimento nella cultura simbolista ottocentesca. L'essenza della sua pittura, a volte misteriosa e popolata da immagini dalla complessa interpretazione, è sostenuta da una elaborazione letteraria lunga e paziente, che nasce da un temperamento metodico di assiduo lavoratore.
Bibliografia di riferimento:
Cesare Saccaggi (1868-1934), catalogo della mostra a cura di M. Galli, F. Sottomano, Canelli 1996, ad vocem
M. Galli, Artisti in prima linea. Anacleto Boccalatte, Pietro Dossola e Cesare Saccaggi, Voghera 2015, ad vocem
Italia, collezione privata
Studia all'Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Gastaldi e Gilardi, dedicandosi alla pittura di genere e al ritratto. Cesare Saccaggi farà il suo esordio alla Promotrice di Torino e alla Permanente di Milano del 1895, da allora partecipa alle principali mostre italiane e ai Salon parigini dove otterrà grandi consensi tra l'alta società, al punto di convincerlo a trasferirsi in Faubourg Saint Honoré. Nonostante il più celebre mercante d'arte del tempo, Goupil, proverà più volte a legarlo definitivamente alla sua galleria, prevarrà in Saccaggi un sentimento di nostalgia verso la madrepatria che lo porterà a far ritorno in Italia. Dalla metà degli anni novanta, la sua pittura subirà una svolta superando dunque il realismo delle prime produzioni e avvicinandosi a tematiche e composizioni simboliste, temi mitologici che mostrano una chiara influenza di Giulio Aristide Sartorio e Francesco Paolo Michetti ma anche dei pittori preraffaelliti inglesi. É, infatti, in questa seconda fase che raggiungerà i maggiori esiti, divenendo un importante riferimento nella cultura simbolista ottocentesca. L'essenza della sua pittura, a volte misteriosa e popolata da immagini dalla complessa interpretazione, è sostenuta da una elaborazione letteraria lunga e paziente, che nasce da un temperamento metodico di assiduo lavoratore.
Bibliografia di riferimento:
Cesare Saccaggi (1868-1934), catalogo della mostra a cura di M. Galli, F. Sottomano, Canelli 1996, ad vocem
M. Galli, Artisti in prima linea. Anacleto Boccalatte, Pietro Dossola e Cesare Saccaggi, Voghera 2015, ad vocem
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