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CHARLES PINET
Parigi, 1867 - 1932
Le tre Parche
Firmato Ch Pinet e datato 1895 in basso a destra
Olio su tela, cm 184X122
Le tre Parche
Firmato Ch Pinet e datato 1895 in basso a destra
Olio su tela, cm 184X122
ESTIMATE € 5,000 - 7,000
L'opera reca cartellino di esposizione n. 595 in basso a destra.
Provenienza:
Torino, collezione privata
Charles Pinet nasce in una famiglia di Cogny, nel Beaujolais, frequenta il collegio Thoissey, ad Ain, fino al conseguimento del diploma, per poi essere introdotto allo studio dell'acquaforte da Paul Taconnet. Successivamente, si stabilisce a Parigi, dove si dedica proprio alla realizzazione di acqueforti, opere molto significative e apprezzate, in particolare quelle raffiguranti la città la Ville Lumière. Partecipa attivamente ai salotti degli Artistes Français, di cui è membro dal 1905, ed espone le sue opere in diverse mostre. La grande tela qui illustrata è sicuramente di grande impatto e cattura l'attenzione di chi la guarda per l'affascinante atmosfera misteriosa che il pittore è riuscito a ricreare, attraverso gli sguardi e i gesti, apparentemente rallentati, delle tre figure femminili al centro della scena. Tre donne che si identificano con le tre Parche, tra le più antiche personificazioni della mitologia greca, che simboleggiano il destino umano e sovrintendono alla durata della vita. Cloto, la più giovane, tiene lo stame con il filo e sovrintende alla nascita, Lachesis, che tira il filo e sovrintende alla vita; e Atropos, colei che recide il filo con le forbici e simboleggia la morte. Il dipinto si contraddistingue per una pittura chiara e una composizione molto nitida, che trasmette un raffinato lirismo estetico e sembra richiamare la pittura antica nella sua struttura compositiva. Si potrebbe ipotizzare che il dipinto, per la particolare tematica e le grandi dimensioni, sia stato presentato dal pittore a un Salon de Paris, supposizione che è supportata anche dalla presenza di un cartellino con un numero di esposizione posto in basso a destra sulla tela.
Provenienza:
Torino, collezione privata
Charles Pinet nasce in una famiglia di Cogny, nel Beaujolais, frequenta il collegio Thoissey, ad Ain, fino al conseguimento del diploma, per poi essere introdotto allo studio dell'acquaforte da Paul Taconnet. Successivamente, si stabilisce a Parigi, dove si dedica proprio alla realizzazione di acqueforti, opere molto significative e apprezzate, in particolare quelle raffiguranti la città la Ville Lumière. Partecipa attivamente ai salotti degli Artistes Français, di cui è membro dal 1905, ed espone le sue opere in diverse mostre. La grande tela qui illustrata è sicuramente di grande impatto e cattura l'attenzione di chi la guarda per l'affascinante atmosfera misteriosa che il pittore è riuscito a ricreare, attraverso gli sguardi e i gesti, apparentemente rallentati, delle tre figure femminili al centro della scena. Tre donne che si identificano con le tre Parche, tra le più antiche personificazioni della mitologia greca, che simboleggiano il destino umano e sovrintendono alla durata della vita. Cloto, la più giovane, tiene lo stame con il filo e sovrintende alla nascita, Lachesis, che tira il filo e sovrintende alla vita; e Atropos, colei che recide il filo con le forbici e simboleggia la morte. Il dipinto si contraddistingue per una pittura chiara e una composizione molto nitida, che trasmette un raffinato lirismo estetico e sembra richiamare la pittura antica nella sua struttura compositiva. Si potrebbe ipotizzare che il dipinto, per la particolare tematica e le grandi dimensioni, sia stato presentato dal pittore a un Salon de Paris, supposizione che è supportata anche dalla presenza di un cartellino con un numero di esposizione posto in basso a destra sulla tela.
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