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FELICE FORTUNATO BIGGI
(Parma, circa 1650 - Verona, ?)
Natura morta con fiori
Olio su tela, cm. 60,5X41,5
Natura morta con fiori
Olio su tela, cm. 60,5X41,5
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
Provenienza:
Vignola, collezione privata
Roma, Finarte, 10 maggio 1994, lotto 7
Vignola, collezioni Bizzini
Milano, Porro, 27 aprile 2004, lotto 304 (come Felice Fortunato Biggi)
Collezione privata
Bibliografia
A. Crispo, in La natura morta in Emilia e in Romagna, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2000, p. 183, fig. 188
Secondo il Guarienti, nell'Abecedario pittorico dell'Orlandi stampato nel 1753, il Biggi 'dipinse fiori con tale naturalezza che pochi l'hanno eguagliato, operò non solo per le case nobili di Verona, ma dalle più cospicue città straniere gli furono ordinate molte opere largamente pagate'. Nato a Parma intorno al 1650, il Biggi lasciò ben presto la città natale per dirigersi a Verona, dove è registrata la sua presenza a partire dal 1680, dopo una possibile formazione a Roma nella bottega di Mario de' Fiori, non documentata, ma attestata da alcuni dipinti che ne mostrano la forte influenza. Il trasferimento nella città scaligera, dove dipinse con successo fino alla morte, fu dovuto forse ad un omicidio commesso in patria o più probabilmente alla predilezione della corte e dei collezionisti parmensi per gli artisti oltremontani. Le due tele della pinacoteca di Siena, uno dei quali firmato 'Foelix Fortunatus de Biggi civis Parmensis aetatis 36 fecit Verone', costituiscono il più importante documento figurativo per costruire il catalogo e la biografia del pittore, che si dimostra uno dei migliori fioranti attivi nel nord Italia durante la seconda metà del XVII secolo.
Bibliografia di riferimento:
B. Dal Pozzo, Le vite de' Pittori, degli Scultori et Architetti Veronesi, Verona 1718, p. 299, appendice p. 40
PA Orlandi, P. Guarienti, Abecedario Pittorico, Venezia 1753, pp. 163-164
E. A. Safarik, F. Bottari, in La natura morta in Italia, a cura di F. Porzio, Milano 1989, I, pp. 334-339
G. Bocchi, U. Bocchi, Felice Fortunato Biggi detto Felice dei fiori (Parma verso la metà del XVII secolo-Verona dopo il 1680), in Naturaliter. Nuovi contributi alla natura morta in Italia settentrionale e Toscana fra XVII e XVIII secolo, Firenze 1998, pp. 411-416
A. Crispo, Qualche aggiunta per Felice Fortunato Biggi e la pittura di fiori in Emilia-Romagna fra Sei e Settecento, in Parma per l'arte, IX, 1-2, 2003, p. 90
Vignola, collezione privata
Roma, Finarte, 10 maggio 1994, lotto 7
Vignola, collezioni Bizzini
Milano, Porro, 27 aprile 2004, lotto 304 (come Felice Fortunato Biggi)
Collezione privata
Bibliografia
A. Crispo, in La natura morta in Emilia e in Romagna, a cura di D. Benati e L. Peruzzi, Milano 2000, p. 183, fig. 188
Secondo il Guarienti, nell'Abecedario pittorico dell'Orlandi stampato nel 1753, il Biggi 'dipinse fiori con tale naturalezza che pochi l'hanno eguagliato, operò non solo per le case nobili di Verona, ma dalle più cospicue città straniere gli furono ordinate molte opere largamente pagate'. Nato a Parma intorno al 1650, il Biggi lasciò ben presto la città natale per dirigersi a Verona, dove è registrata la sua presenza a partire dal 1680, dopo una possibile formazione a Roma nella bottega di Mario de' Fiori, non documentata, ma attestata da alcuni dipinti che ne mostrano la forte influenza. Il trasferimento nella città scaligera, dove dipinse con successo fino alla morte, fu dovuto forse ad un omicidio commesso in patria o più probabilmente alla predilezione della corte e dei collezionisti parmensi per gli artisti oltremontani. Le due tele della pinacoteca di Siena, uno dei quali firmato 'Foelix Fortunatus de Biggi civis Parmensis aetatis 36 fecit Verone', costituiscono il più importante documento figurativo per costruire il catalogo e la biografia del pittore, che si dimostra uno dei migliori fioranti attivi nel nord Italia durante la seconda metà del XVII secolo.
Bibliografia di riferimento:
B. Dal Pozzo, Le vite de' Pittori, degli Scultori et Architetti Veronesi, Verona 1718, p. 299, appendice p. 40
PA Orlandi, P. Guarienti, Abecedario Pittorico, Venezia 1753, pp. 163-164
E. A. Safarik, F. Bottari, in La natura morta in Italia, a cura di F. Porzio, Milano 1989, I, pp. 334-339
G. Bocchi, U. Bocchi, Felice Fortunato Biggi detto Felice dei fiori (Parma verso la metà del XVII secolo-Verona dopo il 1680), in Naturaliter. Nuovi contributi alla natura morta in Italia settentrionale e Toscana fra XVII e XVIII secolo, Firenze 1998, pp. 411-416
A. Crispo, Qualche aggiunta per Felice Fortunato Biggi e la pittura di fiori in Emilia-Romagna fra Sei e Settecento, in Parma per l'arte, IX, 1-2, 2003, p. 90
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