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PITTORE FIAMMINGO DEL XVI-XVII SECOLO
Interno di chiesa
Olio su tavola, cm 32X38
Olio su tavola, cm 32X38
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
Inscritto sul verso: Peeter Neefs.
Provenienza:
Milano, collezione privata
Attribuito a Peeter Neefs (Anversa, 1578 circa ; 1656/1661) secondo l'iscrizione sul verso, il dipinto trova maggiori spunti di confronto e analogie con le opere di Hendrik van Steenwijk II (Anversa, circa 1580 ; Leida. 1640/1649). Figlio e allievo di Hendrick van Steenwijck il Vecchio (c. 1550-1603) a cui dobbiamo l'invenzione della 'veduta' d'interni delle chiese fiamminghe, in similitudine con Pieter Neeffs il Vecchio (1578-1656). Attivo per alcuni anni ad Anversa, dove collaborò con Jan Brueghel il Vecchio (1568-1625) e Frans Francken il Giovane (1581-1642), nel 1617 lo sappiamo attivo a Londra, dove visse fino al 1632. In questi anni il pittore collaborò con Van Dyck dipingendo i brani architettonici delle sue creazioni, come si evince guardando l'effige di re Carlo I realizzata tra il 1625 e il 1627 ora conservata a Torino. Ma durante questa lunga permanenza realizzò innumerevoli opere raffiguranti interni di chiese, molto apprezzate dai collezionisti e dalla corte inglese. Tornando alla tavola qui presentata, se ne conoscono alcune versioni affini e riferite per lo più al primo decennio del Seicento, quando ancora viva era l'influenza paterna. Citiamo in questo caso quelle appartenenti al Kunsthistorisches Museum di Vienna, alla Gallinat Bank di Essen e alla Walker Art Gallery di Liverpool (con le figure di Cornelis van Poelenburch), datate dalla critica tra il 1605 e il 1607. In queste opere, tuttavia, si rileva la collaborazione di pittori specializzati a dipingere figure e ciò fa supporre che lungo la sua carriera Steenwijck affidasse una parte dei suoi dipinti a diversi colleghi e botteghe.
Bibliografia di riferimento:
J. Howarth, The Steenwyck Family as Masters of Perspective, Turnhout 2009, ad vocem
B. G. Maillet, Intérieurs d'Églises. La peinture architecturale des Écoles du Nord 1580-1720, Wijnegem 2012, ad vocem
Provenienza:
Milano, collezione privata
Attribuito a Peeter Neefs (Anversa, 1578 circa ; 1656/1661) secondo l'iscrizione sul verso, il dipinto trova maggiori spunti di confronto e analogie con le opere di Hendrik van Steenwijk II (Anversa, circa 1580 ; Leida. 1640/1649). Figlio e allievo di Hendrick van Steenwijck il Vecchio (c. 1550-1603) a cui dobbiamo l'invenzione della 'veduta' d'interni delle chiese fiamminghe, in similitudine con Pieter Neeffs il Vecchio (1578-1656). Attivo per alcuni anni ad Anversa, dove collaborò con Jan Brueghel il Vecchio (1568-1625) e Frans Francken il Giovane (1581-1642), nel 1617 lo sappiamo attivo a Londra, dove visse fino al 1632. In questi anni il pittore collaborò con Van Dyck dipingendo i brani architettonici delle sue creazioni, come si evince guardando l'effige di re Carlo I realizzata tra il 1625 e il 1627 ora conservata a Torino. Ma durante questa lunga permanenza realizzò innumerevoli opere raffiguranti interni di chiese, molto apprezzate dai collezionisti e dalla corte inglese. Tornando alla tavola qui presentata, se ne conoscono alcune versioni affini e riferite per lo più al primo decennio del Seicento, quando ancora viva era l'influenza paterna. Citiamo in questo caso quelle appartenenti al Kunsthistorisches Museum di Vienna, alla Gallinat Bank di Essen e alla Walker Art Gallery di Liverpool (con le figure di Cornelis van Poelenburch), datate dalla critica tra il 1605 e il 1607. In queste opere, tuttavia, si rileva la collaborazione di pittori specializzati a dipingere figure e ciò fa supporre che lungo la sua carriera Steenwijck affidasse una parte dei suoi dipinti a diversi colleghi e botteghe.
Bibliografia di riferimento:
J. Howarth, The Steenwyck Family as Masters of Perspective, Turnhout 2009, ad vocem
B. G. Maillet, Intérieurs d'Églises. La peinture architecturale des Écoles du Nord 1580-1720, Wijnegem 2012, ad vocem
LOTS