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PITTORE LEONARDESCO DEL XV-XVI SECOLO
(Maestro di Rivolta d'Adda, attivo durante la prima metà del XVI Secolo)
Due apostoli
Olio su tela, cm 24X36,2
Due apostoli
Olio su tela, cm 24X36,2
ESTIMATE € 4,000 - 7,000
Provenienza:
Milano, collezione Giovanni Battista Monti (come scuola di Leonardo)
Milano, collezione Borromeo Monti (1830; come scuola di Leonardo)
Collezione privata
Reca sul verso l'etichetta della Collezione Borromeo Monti stampata dalla litografia Bertotti e apposta sui quadri del lascito Monti avvenuto nel 1830 sulla quale è inscritto scuola di Leonardo
Reca etichetta con scritto: scuola di Leonardo due apostoli
Inscritto sulla cornice: 168/66/ I Stanza
Le due tavole presentano caratteri prettamente lombardi e di un pittore attivo durante i primi anni del XVI secolo. Lo stile, infatti, consente il confronto con L'adorazione dei pastori conservata alla Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano (fig. 1, cfr. Natale 1997, I, pp. 184-186). Quest'opera, già riferita al Foppa e alla scuola del Bramantino, riflette certamente i modi dei due autori e si deve a Franco Moro l'intuizione di una sua prossimità stilistica alla fase iniziale di Albertino Piazza (Cfr. Moro 1997, pp. 69-184; Moro 1987, pp. 21-30; Natale 1989, pp. 99-111). Lo studioso ne ha altresì colto l'affinità con gli affreschi dell'Oratorio dell'Immacolata Concezione a Rivolta d'Adda che, già attribuiti a Bernardo Zenale da Maria Luisa Ferrari (Cfr. M. L. Ferrari, Ritorno a Bernardo Zenale, in Paragone 157, 1963, pp. 14-29) e alla prima attività di Martino Piazza da Giovanni Romano, si rivela una testimonianza degli esordi di Albertino. Tornando ai dipinti qui presentati, possiamo cogliere un lessico quanto mai somigliante alla tavola dello Sforzesco e agli affreschi di Rivolta d'Adda, ravvisabile guardando alla 'ruvida sintassi' stilistica, alla tipologia delle figure e dei volti. Caratteri che il Natale giudica di un maestro 'capace di registrare con tempestività sorprendente le invenzioni dello Zenale', con una scontrosità espressiva latamente bramantiniana e memore dei modelli di Foppa. I dipinti si rivelano pertanto una importante testimonianza per ricucire quella fioritura decentrata del rinascimento lombardo tra Lodi, Treviglio e Crema.
Bibliografia di riferimento:
F. Zeri, Una scheda per Albertino e Martino Piazza, in Antologia di belle arti, 1979
F. Moro, 1487 e oltre, in Pittura tra Adda e Serio. Lodi, Treviglio, Caravaggio, Crema, Milano 1987
S. Sicoli, Un problema di filologia: gli affreschi della chiesa dell'Immacolata Concezione a Rivolta d'Ada, in I Piazza da Lodi. Una tradizione di pittori nel Cinquecento, a cura di G.C. Sciolla, Milano 1989, pp. 152-159
M. Natale, Alberto e Martino Piazza: Problemi aperti, in I Piazza da Lodi. Una tradizione di pittori nel Cinquecento, a cura di G.C. Sciolla, Milano 1989, ad vocem
F. Moro, in I Piazza da Lodi. Una tradizione di pittori nel Cinquecento, a cura di G.C. Sciolla, Milano 1989, pp. 113-129, nn. 2-13
M. Natale, in Museo d'Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano, Milano 1997, ad vocem
F. Moro, Due fratelli, due differenti percorsi: Martino e Alberto Piazza, in Studi di Storia dell'Arte, 8, 1997, pp. 69-184
La Pinacoteca Borromeo-Monti, in Capolavori da scoprire. La collezione Borromeo, Catalogo della mostra a cura di A. Di Lorenzo, M. Natale, Milano 2006, pp. 40-56
Milano, collezione Giovanni Battista Monti (come scuola di Leonardo)
Milano, collezione Borromeo Monti (1830; come scuola di Leonardo)
Collezione privata
Reca sul verso l'etichetta della Collezione Borromeo Monti stampata dalla litografia Bertotti e apposta sui quadri del lascito Monti avvenuto nel 1830 sulla quale è inscritto scuola di Leonardo
Reca etichetta con scritto: scuola di Leonardo due apostoli
Inscritto sulla cornice: 168/66/ I Stanza
Le due tavole presentano caratteri prettamente lombardi e di un pittore attivo durante i primi anni del XVI secolo. Lo stile, infatti, consente il confronto con L'adorazione dei pastori conservata alla Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano (fig. 1, cfr. Natale 1997, I, pp. 184-186). Quest'opera, già riferita al Foppa e alla scuola del Bramantino, riflette certamente i modi dei due autori e si deve a Franco Moro l'intuizione di una sua prossimità stilistica alla fase iniziale di Albertino Piazza (Cfr. Moro 1997, pp. 69-184; Moro 1987, pp. 21-30; Natale 1989, pp. 99-111). Lo studioso ne ha altresì colto l'affinità con gli affreschi dell'Oratorio dell'Immacolata Concezione a Rivolta d'Adda che, già attribuiti a Bernardo Zenale da Maria Luisa Ferrari (Cfr. M. L. Ferrari, Ritorno a Bernardo Zenale, in Paragone 157, 1963, pp. 14-29) e alla prima attività di Martino Piazza da Giovanni Romano, si rivela una testimonianza degli esordi di Albertino. Tornando ai dipinti qui presentati, possiamo cogliere un lessico quanto mai somigliante alla tavola dello Sforzesco e agli affreschi di Rivolta d'Adda, ravvisabile guardando alla 'ruvida sintassi' stilistica, alla tipologia delle figure e dei volti. Caratteri che il Natale giudica di un maestro 'capace di registrare con tempestività sorprendente le invenzioni dello Zenale', con una scontrosità espressiva latamente bramantiniana e memore dei modelli di Foppa. I dipinti si rivelano pertanto una importante testimonianza per ricucire quella fioritura decentrata del rinascimento lombardo tra Lodi, Treviglio e Crema.
Bibliografia di riferimento:
F. Zeri, Una scheda per Albertino e Martino Piazza, in Antologia di belle arti, 1979
F. Moro, 1487 e oltre, in Pittura tra Adda e Serio. Lodi, Treviglio, Caravaggio, Crema, Milano 1987
S. Sicoli, Un problema di filologia: gli affreschi della chiesa dell'Immacolata Concezione a Rivolta d'Ada, in I Piazza da Lodi. Una tradizione di pittori nel Cinquecento, a cura di G.C. Sciolla, Milano 1989, pp. 152-159
M. Natale, Alberto e Martino Piazza: Problemi aperti, in I Piazza da Lodi. Una tradizione di pittori nel Cinquecento, a cura di G.C. Sciolla, Milano 1989, ad vocem
F. Moro, in I Piazza da Lodi. Una tradizione di pittori nel Cinquecento, a cura di G.C. Sciolla, Milano 1989, pp. 113-129, nn. 2-13
M. Natale, in Museo d'Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano, Milano 1997, ad vocem
F. Moro, Due fratelli, due differenti percorsi: Martino e Alberto Piazza, in Studi di Storia dell'Arte, 8, 1997, pp. 69-184
La Pinacoteca Borromeo-Monti, in Capolavori da scoprire. La collezione Borromeo, Catalogo della mostra a cura di A. Di Lorenzo, M. Natale, Milano 2006, pp. 40-56
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