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MARTIN KNOLLER
(Steinach am Brenner, 1725 - Milano, 1804)
Ritratto d'uomo con lettera
Olio su tavola, cm 70X56
Ritratto d'uomo con lettera
Olio su tavola, cm 70X56
ESTIMATE € 2,000 - 3,000
Inscritto sul verso: Rafaele Mens dipinse l'anno 1766 suo più caro amico martino Knoller/inviato dalla corte di Sassonia presso sua Santità e in basso in maniera indistinta: KN...pinxit 1778
Provenienza:
Parigi, Artemisia Auctions, 19 ottobre 2012, lotto 37 (come Martin Knoller)
Bibliografia:
E. Busmanti, in Visages en pose, a cura di A. M. Amonaci, E. Busmanti, Bologna 2008, pp. 20-21 (come Martin Knoller)
L'iscrizione che attribuisce il dipinto a Raphael Mengs (Aussig, 1728 ; Roma, 1779) è da noi destituita di fondamento, tuttavia, trova riscontro il fatto che Martin Knoller fu realmente allievo e amico del celebre artista. L'altra scritta invece, riconoscibile nel monogramma e la data 1778, è credibilmente autografa, avvalorando l'analisi dello stile e il confronto con il Ritratto del Piermarini (Museo Teatro alla Scala di Milano), che mostra un identico disegno della bocca, a labbra serrate e tinte di un color ciliegia chiaro, e lo stesso sguardo franco e diretto a perpendicolo del riguardante malgrado la postura lievemente a tre quarti del volto. Quanto alla sua esistenza, il Knoller fu inizialmente allievo di Paul Troger (Monguelfo, 1698 ; Vienna, 1762), con il quale collaborò a Vienna e a Salisburgo, prima di trasferirsi a Roma nel 1755, frequentando appunto Anton Raphael Mengs e Johann Joachim Winckelmann (Stendal, 1717 ; Trieste, 1768). La sua attività autonoma fu determinata dal ministro austriaco in Italia il conte Firmian, che lo condusse a Milano dove divenne pittore di corte e docente di disegno presso l'Accademia di Brera dal 1792, dedicandosi prevalentemente al genere ritrattistico riscuotendo uno straordinario successo. La fama è d'altronde sostenuta dalla notevole coerenza qualitativa delle sue opere, caratterizzate da un tenore severo, illuministico e una eccellente conduzione pittorica, atta a cogliere le più minute impressioni del volto e dell'animo. Questi caratteri si riscontrano in maniera somma nel ritratto in esame, che spicca per l'immediatezza espressiva e il confronto con altri ritratti della sua epoca e produzione.
Provenienza:
Parigi, Artemisia Auctions, 19 ottobre 2012, lotto 37 (come Martin Knoller)
Bibliografia:
E. Busmanti, in Visages en pose, a cura di A. M. Amonaci, E. Busmanti, Bologna 2008, pp. 20-21 (come Martin Knoller)
L'iscrizione che attribuisce il dipinto a Raphael Mengs (Aussig, 1728 ; Roma, 1779) è da noi destituita di fondamento, tuttavia, trova riscontro il fatto che Martin Knoller fu realmente allievo e amico del celebre artista. L'altra scritta invece, riconoscibile nel monogramma e la data 1778, è credibilmente autografa, avvalorando l'analisi dello stile e il confronto con il Ritratto del Piermarini (Museo Teatro alla Scala di Milano), che mostra un identico disegno della bocca, a labbra serrate e tinte di un color ciliegia chiaro, e lo stesso sguardo franco e diretto a perpendicolo del riguardante malgrado la postura lievemente a tre quarti del volto. Quanto alla sua esistenza, il Knoller fu inizialmente allievo di Paul Troger (Monguelfo, 1698 ; Vienna, 1762), con il quale collaborò a Vienna e a Salisburgo, prima di trasferirsi a Roma nel 1755, frequentando appunto Anton Raphael Mengs e Johann Joachim Winckelmann (Stendal, 1717 ; Trieste, 1768). La sua attività autonoma fu determinata dal ministro austriaco in Italia il conte Firmian, che lo condusse a Milano dove divenne pittore di corte e docente di disegno presso l'Accademia di Brera dal 1792, dedicandosi prevalentemente al genere ritrattistico riscuotendo uno straordinario successo. La fama è d'altronde sostenuta dalla notevole coerenza qualitativa delle sue opere, caratterizzate da un tenore severo, illuministico e una eccellente conduzione pittorica, atta a cogliere le più minute impressioni del volto e dell'animo. Questi caratteri si riscontrano in maniera somma nel ritratto in esame, che spicca per l'immediatezza espressiva e il confronto con altri ritratti della sua epoca e produzione.
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