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FRANZ JOSEF DOBIASCHOFSKY
(Vienna,1818 - 1867)
Eruzione del Vesuvio
Firmato Dobiaschofsky Franz e datato 1841 in basso al centro
Olio su tela, cm 58X71
Eruzione del Vesuvio
Firmato Dobiaschofsky Franz e datato 1841 in basso al centro
Olio su tela, cm 58X71
ESTIMATE € 1,500 - 2,500
Provenienza:
Vienna, Dorotheum, 16 ottobre 2013, lotto 1288
Italia, collezione privata
Il dipinto raffigura l'eruzione del Vesuvio e il punto di vista abbraccia tutto il Golfo di Napoli illuminato dai lapilli infuocati e dalla luce lunare. In primo piano l'artista descrive un gruppo di osservatori all'evento e la scansione prospettica vede subito dopo il faro portuale e la linea di costa verso Ercolano che prosegue fino al profilo di Monte Faito. Il carattere dell'immagine evoca uno scenario quasi irreale sull'esempio delle opere di Vernet, Bonavia e in particolare del viennese Michael Wutky (Krems, 1739 ; Vienna, 1822), quest'ultimo autore di una simile veduta realizzata nel 1794. (Cfr. W. Prohaska in aa.w., All'ombra del vesuvio, catalogo della mostra, Napoli 1990, pp. 438-439). L'opera in esame, quindi, ben si pone in quella tradizione pittorica tipica del Grand Tour attenta al dato emozionale e naturalistico che, oltre ai pittori citati, guarda altresì agli esempi di Pierre Jacques Volaire (1729-1799), agli inglesi Richard Wilson (1714-1782), Thomas Jones (1742-1803), Joseph Wright of Derby (1734-1797) e John Robert Cozens (1752-1797), i quali, benché esprimano personalità artistiche molto diverse tra loro, contribuiranno a far evolvere questo peculiare genere verso il romanticismo, come ben attesta la tela in esame.
Vienna, Dorotheum, 16 ottobre 2013, lotto 1288
Italia, collezione privata
Il dipinto raffigura l'eruzione del Vesuvio e il punto di vista abbraccia tutto il Golfo di Napoli illuminato dai lapilli infuocati e dalla luce lunare. In primo piano l'artista descrive un gruppo di osservatori all'evento e la scansione prospettica vede subito dopo il faro portuale e la linea di costa verso Ercolano che prosegue fino al profilo di Monte Faito. Il carattere dell'immagine evoca uno scenario quasi irreale sull'esempio delle opere di Vernet, Bonavia e in particolare del viennese Michael Wutky (Krems, 1739 ; Vienna, 1822), quest'ultimo autore di una simile veduta realizzata nel 1794. (Cfr. W. Prohaska in aa.w., All'ombra del vesuvio, catalogo della mostra, Napoli 1990, pp. 438-439). L'opera in esame, quindi, ben si pone in quella tradizione pittorica tipica del Grand Tour attenta al dato emozionale e naturalistico che, oltre ai pittori citati, guarda altresì agli esempi di Pierre Jacques Volaire (1729-1799), agli inglesi Richard Wilson (1714-1782), Thomas Jones (1742-1803), Joseph Wright of Derby (1734-1797) e John Robert Cozens (1752-1797), i quali, benché esprimano personalità artistiche molto diverse tra loro, contribuiranno a far evolvere questo peculiare genere verso il romanticismo, come ben attesta la tela in esame.
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