585
GIOVANNI DEL BRINA (attr. a)
(Firenze, 1540 - 1586)
Madonna con Bambino e San Giovannino
Olio su tavola, cm 62X47,5
Madonna con Bambino e San Giovannino
Olio su tavola, cm 62X47,5
ESTIMATE € 5,000 - 8,000
Provenienza:
Collezione privata
I caratteri di stile rispondono a quelli del talentuoso seguace del Tosini, che certamente fornì all'autore se non un disegno preparatorio almeno un preciso modello illustrativo. L'artista in esame, con il Portelli e Maso da San Friano, partecipa a quella tendenza che sul finire del secolo si risolverà nel voluto arcaismo della pittura toscana della Controriforma. Tuttavia, non poche sono le creazioni del Brina che recano l'attribuzione al Tosini: solitamente si tratta di opere dal formato medio e raffiguranti soprattutto Madonne con il Bambino e Sacre Famiglie come è avvenuto per La Sacra Famiglia del Museo Bandini di Fiesole, La Sacra Famiglia nella Galleria Palatina, La Madonna e Santi proveniente dalla Chiesa dei SS. Iacopo e Lorenzo ed ora nei depositi delle Gallerie fiorentine e infine quella del Museo di Prato, assai prossima a questa in esame; alle quali possiamo aggiungere quelle conservate nel Museo di Glasgow, di Baltimora e di Faenza. Per un migliore confronto si citano le tre composizioni analoghe a questa in esame, custodite nelle collezioni Scheufelen di Stoccarda, Harrach in Austria e Nemere di Vienna. Il pittore, quindi, si rivela facilmente inquadrabile nell'ambito di quel gruppo di artisti cresciuti sotto l'ala del Tosini.
Bibliografia di riferimento:
A. Nesi, Ombre e luci su Francesco Brina, in Arte Cristiana, XCIV, 835, luglio-agosto 2005, pp. 261-276
C. Falciani, in Il Museo di Palazzo Pretorio a Prato, a cura di M. P. Mannini e C. Gnoni Mavarelli, Firenze 2015, p. 154, n. 39
Collezione privata
I caratteri di stile rispondono a quelli del talentuoso seguace del Tosini, che certamente fornì all'autore se non un disegno preparatorio almeno un preciso modello illustrativo. L'artista in esame, con il Portelli e Maso da San Friano, partecipa a quella tendenza che sul finire del secolo si risolverà nel voluto arcaismo della pittura toscana della Controriforma. Tuttavia, non poche sono le creazioni del Brina che recano l'attribuzione al Tosini: solitamente si tratta di opere dal formato medio e raffiguranti soprattutto Madonne con il Bambino e Sacre Famiglie come è avvenuto per La Sacra Famiglia del Museo Bandini di Fiesole, La Sacra Famiglia nella Galleria Palatina, La Madonna e Santi proveniente dalla Chiesa dei SS. Iacopo e Lorenzo ed ora nei depositi delle Gallerie fiorentine e infine quella del Museo di Prato, assai prossima a questa in esame; alle quali possiamo aggiungere quelle conservate nel Museo di Glasgow, di Baltimora e di Faenza. Per un migliore confronto si citano le tre composizioni analoghe a questa in esame, custodite nelle collezioni Scheufelen di Stoccarda, Harrach in Austria e Nemere di Vienna. Il pittore, quindi, si rivela facilmente inquadrabile nell'ambito di quel gruppo di artisti cresciuti sotto l'ala del Tosini.
Bibliografia di riferimento:
A. Nesi, Ombre e luci su Francesco Brina, in Arte Cristiana, XCIV, 835, luglio-agosto 2005, pp. 261-276
C. Falciani, in Il Museo di Palazzo Pretorio a Prato, a cura di M. P. Mannini e C. Gnoni Mavarelli, Firenze 2015, p. 154, n. 39
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