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AMBROGIO DA FOSSANO, detto IL BERGOGNONE (bottega di)
(Fossano, 1453 - Milano, 1523)
Santa Caterina d'Alessandria
Tempera grassa su tavola, cm 36,5X29,5
Santa Caterina d'Alessandria
Tempera grassa su tavola, cm 36,5X29,5
ESTIMATE € 4,000 - 6,000
Provenienza:
Collezione privata
Databile intorno al 1500, la tavola rivela analogie con le creazioni di Vincenzo Foppa (Brescia, 1427/30 ; 1515/16), ma il volto rivela una dolcezza e una tipologia espressiva che suggerirebbe il confronto con le opere di Ambrogio Bergognone. Nonostante alcune piccole lacune e un indebolimento della superficie pittorica, l'immagine vede similitudini con la Santa Maria Maddalena e la Santa Caterina che il pittore dipinse a fresco entro il 1498 nella chiesa di San Satiro (affreschi strappati ora custoditi nella Pinacoteca di Brera), a cui possiamo aggiungere la Santa Caterina presente nel Cristo in pietà anch'esso conservato nel medesimo museo (cfr. C. Fraccaro, in Ambrogio da Fossano detto il Bergognone. Un pittore per la Certosa, catalogo della mostra a cura di G. C. Sciolla, Milano 1998, pp. 332-335, nn. 56-59; pp. 336-337, n. 61). Simile alla nostra composizione è la Santa Lucia del Polittico di San Bartolomeo all'Accademia Carrara, che nel suo assetto originario era una grandiosa struttura a otto scomparti realizzata per la chiesa di Santo Spirito a Bergamo e commissionata tra il 1508 e il 1509 (fig. 1, cfr. G. Giacomelli Vedovello, in Ambrogio da Fossano...cit. pp. 354-359, n. 74). Accostando le due immagini, oltre alla vivacità cromatica del manto, si coglie la medesima impostazione della figura, con la testa lievemente inclinata e un simile ornato dei nimbi. Questi dati suggeriscono di conseguenza una datazione dopo il 1515, tenendo conto di trovarci al cospetto di un pittore di età avanzata e verosimilmente coadiuvato dalla bottega. Detto questo, è importante osservare il disegno sottostante alle stesure e, in modo particolare, guardando la mano della Santa che rivela una elaborata e sciolta conduzione grafica, che esclude l'uso di un cartone e quindi un segno di mero contorno che caratterizza invece le copie o i prodotti seriali.
Collezione privata
Databile intorno al 1500, la tavola rivela analogie con le creazioni di Vincenzo Foppa (Brescia, 1427/30 ; 1515/16), ma il volto rivela una dolcezza e una tipologia espressiva che suggerirebbe il confronto con le opere di Ambrogio Bergognone. Nonostante alcune piccole lacune e un indebolimento della superficie pittorica, l'immagine vede similitudini con la Santa Maria Maddalena e la Santa Caterina che il pittore dipinse a fresco entro il 1498 nella chiesa di San Satiro (affreschi strappati ora custoditi nella Pinacoteca di Brera), a cui possiamo aggiungere la Santa Caterina presente nel Cristo in pietà anch'esso conservato nel medesimo museo (cfr. C. Fraccaro, in Ambrogio da Fossano detto il Bergognone. Un pittore per la Certosa, catalogo della mostra a cura di G. C. Sciolla, Milano 1998, pp. 332-335, nn. 56-59; pp. 336-337, n. 61). Simile alla nostra composizione è la Santa Lucia del Polittico di San Bartolomeo all'Accademia Carrara, che nel suo assetto originario era una grandiosa struttura a otto scomparti realizzata per la chiesa di Santo Spirito a Bergamo e commissionata tra il 1508 e il 1509 (fig. 1, cfr. G. Giacomelli Vedovello, in Ambrogio da Fossano...cit. pp. 354-359, n. 74). Accostando le due immagini, oltre alla vivacità cromatica del manto, si coglie la medesima impostazione della figura, con la testa lievemente inclinata e un simile ornato dei nimbi. Questi dati suggeriscono di conseguenza una datazione dopo il 1515, tenendo conto di trovarci al cospetto di un pittore di età avanzata e verosimilmente coadiuvato dalla bottega. Detto questo, è importante osservare il disegno sottostante alle stesure e, in modo particolare, guardando la mano della Santa che rivela una elaborata e sciolta conduzione grafica, che esclude l'uso di un cartone e quindi un segno di mero contorno che caratterizza invece le copie o i prodotti seriali.
LOTS